Il ponte sospeso che attraversava il Po a Torino

Imbattendosi per caso in una piccola, romantica, ingegneristica storia di quando ancora l'Italia aspettava di essere unita.

Dopo una fiammata del governo che dava per imminenti i lavori per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, in attesa di novità, scartabellando sul Web tra il fascino dei ponti sospesi si scopre che, ormai quasi 200 anni fa, Torino ha avuto per un certo periodo un ponte sospeso su cavi metallici, costruito ben prima di quello di Brooklyn.


Si tratta del vecchio Ponte Maria Teresa che, fino al 1907 si trovava nei pressi di Viale del Re (oggi Corso Vittorio Emanuele II),  anche se fonti parlano di alcune, lievi discordanze. Dopo l’abbattimento, il bridge nostrano fu sostituito dall’attuale Ponte Umberto I, seconda opera a rendere la città finalmente a doppia sponda.

 

In effetti, l'attraversamento del Po aveva sempre rappresentato un problema per la Torino in progressiva espansione. Si hanno notizie di quello noto come “L'antico ponte sul Po” risalente al 1400, più volte danneggiato dalle piene del grande fiume, come l'unico a servire per anni da passaggio per la via verso Genova.

 

Fu Napoleone Bonaparte, durante la prosperosa invasione imperiale della città a decretare l'edificazione del "Ponte di pietra", grandiosa opera che collegava piazza Vittorio Emanuele I con la Basilica della Gran Madre e che con grande onore, la collega tuttora, ma quella dell'avveniristico ponte sospeso è tutta un'altra storia.

 

Il progetto del "Ponte Maria Teresa", così battezzato in onore di Maria Teresa d’Asburgo-Lorena, moglie del re Carlo Alberto, fu presentato al sovrano nel 1840 dalla Compagnie Bonnard & C. di Lione, che già aveva realizzato il ponte Carlo Alberto a Casale Monferrato.

 

Fu costruito su progetto dell’ingegnere francese Paul Lehaitre, specializzato in queste strutture, Lungo in totale 184 m, con una campata di 127 m, era largo 6 (compresi due marciapiedi laterali rialzati). La struttura, sorretta da cavi in acciaio ancorati a quattro torri di 15 m,  fu realizzata quasi completamente in ferro. Da qui il soprannome di “Ponte di Ferro”.

 

L'agenzia avrebbe mantenuto la proprietà privata dell'opera che, anticipando i balzelli autostradali, veniva attraversata pagando un biglietto per il pedaggio.

 

Nel periodo iniziale il ponte sembrò funzionare abbastanza bene, ma a partire dal 1879, iniziarono a manifestarsi alcuni problemi legati alla rottura dei cavi di acciaio portando a un costo particolarmente elevato le riparazioni necessarie. Acquistato dal comune di Torino nel 1881, che ne abolì il pedaggio, le condizioni del ponte non ebbero alcun giovamento dalla scesa in campo dell'intervento pubblico, a causa della scarsa manutenzione.

 

La struttura fu quindi definitivamente chiusa al pubblico nel 1897 e poi smantellata per essere sostituita dal nuovo ponte in muratura, il Ponte Umberto I intitolato al re ucciso pochi anni prima nell’attentato di Monza.

 

Il ponte sospeso però piaceva parecchio alla cittadinanza e dopo lo smantellamento vi furono proposte per ovviare ai difetti di manutenzione e rimetterlo in opera in un luogo meno trafficato.

 

Sfortunatamente la scelta di smantellarlo rimase definitiva e fu un peccato perché opere simili sono tuttora adoperate in molti percorsi secondari della Francia. La città perse quindi il suo leggendario ponte sospeso, così come tante altre opere avveniristiche legate al centenario dell'unità d'Italia, vanto dell'Esposizione Universale del 1961, quando il fiume Po lo si poteva attraversare addirittura con una panoramica ovovia, ma questa è un'altra e più recente storia.

 

Oggi è persino difficile reperire immagini del ponte in ferro sospeso sul Po, ma le poche in circolazione ci restituiscono dei volti di Torino che devono essere conservati e destinati alla memoria, mentre per chi ama certi angoli della Francia, consiglio vivamente di inoltrarsi tra le pittoresche Cevennes, Dipartimento 34 in gita turistica e attraversare il ''pont de Tarassac'' che oltrepassa la valle del fiume Orb. Data di progettazione 1854, caratteristiche simili al ponte in ferro di Torino. È perfettamente agibile. Non può che generare un po' di immaginazione e nostalgia.

 

 

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Articolo pubblicato il 10/06/2017