Diana Spencer – La principessa del popolo

L’inghilterra commemora i 20 anni dalla scomparsa di Lady D

Sono già trascorsi 19 anni da quella notte del 31 agosto del 1997 a Parigi, notte in cui Lady Diana e Dodi Al-Fayed, morirono sotto il ponte dell'Alma. Diana apparteneva a una delle più importanti famiglie britanniche, quella dei visconti Spenser, una delle più antiche e importanti famiglie britanniche, molto vicina alla famiglia reale. 

A sette anni, la madre abbandonava la casa e lei crebbe con il padre e poi in un collegio svizzero.

Durante l'infanzia era molto timida ma questo non le impedì di appassionarsi alla musica e alla danza, oltre che allo sport, soprattutto il nuoto. Aveva anche un grande amore per i bambini, infatti, dopo aver frequentato l’Institut Alpin Videmanette, una scuola di perfezionamento svizzera, si trasferì a Londra e iniziò a lavorare come bambinaia e poi come assistente presso l'asilo nido Young England.

Nel 1968, dopo aver frequentato la scuola pubblica, Diana venne iscritta al collegio Riddlesworth Hall. Non era particolarmente brillante negli studi, così si trasferì alla West Heath Girls' School, dove rimase una studentessa mediocre, che tentò e fallì, per ben due volte, i suoi esami di maturità.

Dimostrò, invece, un talento particolare per la musica, soprattutto per il pianoforte e il suo spirito generoso venne riconosciuto e premiato dalla scuola. Lady Diana incontrò il principe Carlo nell'estate del 1980, ad una festa organizzata nella tenuta di campagna dall'amico Philip de Pass. Diana era tra il pubblico alla partita di polo di Carlo e, durante il barbecue che seguì, cercò di consolarlo per la recente perdita dello zio, Lord Mountbatten, ucciso nell'agosto del 1979 dal gruppo terroristico dell'IRA. La schietta compassione di Diana, colpì molto il principe che, qualche settimana più tardi, la invitò alla Royal Albert Hall per assistere al Requiem di Giuseppe Verdi.

La nonna di Diana, Lady Fermoy, la accompagnò come chaperon. A soli 19 anni, si fidanzò ufficialmente con il principe Carlo che ne aveva 12 di più ma i caratteri si riveleranno presto molto diversi, mettendo a dura prova la loro unione. Pochi mesi dopo, ci fu il matrimonio, il 19 luglio 1981, nella Chiesa di Saint Paol.

Il loro, fu il matrimonio del secolo. Nacquero William ed Henry a distanza di due anni.

Anche i critici più accaniti concordano sul fatto che la principessa del Galles fu una madre esemplare, devota ed affettuosa. Raramente chiedeva l'approvazione del principe o della Famiglia Reale ed era spesso intransigente quando si trattava dei figli.

Nonostante i rudimenti di protocollo che le vennero impartiti, Diana diede subito prova, seppur involontariamente, del suo anticonformismo. Il 9 marzo 1981, presenziò con Carlo ad un ricevimento alla Goldsmiths Hall di Londra, indossando un provocante abito in chiffon nero di due taglie più piccolo e scelto come ripiego. Il vestito, oltre che per il colore funesto, scandalizzò per il taglio, più maturo rispetto alle precedenti mise della ragazza ma, soprattutto, per la profonda e vertiginosa scollatura. La principessa Grace di Monaco, ospite d'onore all'evento e alla cena che seguì a Buckingham Palace, prese da parte Lady Diana e la accompagnò alla toilette, dove la confortò per quel primo, banale errore. 

Le diede anche alcuni consigli su come affrontare e sopportare l'enorme pressione mediatica, perché “sarebbe andata sempre peggio”. La crisi cominciò già dopo un anno dal matrimonio e i tentativi di suicidio di Diana e gli scandali a corte, ossessionarono i media. Il 28 agosto 1996 venne ufficializzato il divorzio.

Dopo una relazione con il cardio-chirurgo di origine pachistana, nel 97, frequentò Dody. Tra loro sbocciò un amore profondo e riservato che ebbe fine con il tragico incidente. Finì anche la tormentata esistenza di Lady D, tra ruolo pubblico e privato.

C’è una mostra di abiti, attualmente allestita per ricordare Diana a Kensington Palace. Ci sono bellissimi abiti da lei indossati ma, solo quelli degli stilisti inglesi. Forse, presentare solo quegli abiti, è un modo riduttivo per rappresentarla.

Dispiace che non ci siano anche gli abiti italiani, come quello famoso di Versace che indossò 24 anni fa, per il magazine Harper’s Bazaar e, le cui foto, furono scattate dal grande fotografo Patrick Demarchelier. Il servizio fu fatto nel 1991 ma fu pubblicato solo 6 anni dopo, nel novembre 1997, tre mesi dopo la scomparsa di Lady D. In quell’abito, tempestato di pietre e di applicazioni preziose, realizzato da Gianni Versace, la Principessa Diana era meravigliosa, raggiante.

Oggi, quel capolavoro sartoriale, è stato venduto all’asta da Julien's Auctions, a Beverly Hills. Il prezzo di partenza? 30.000 dollari. Ancora oggi Lady D, sembra una presenza pesante, scomoda per la famiglia reale. Lei sovrasta tutte le figure della famiglia reale. L’affetto della gente per lei non si è avuto neppure con Kate Middletton.

Il ricordo della suocera è più forte della sua favola. Forse il più vicino alla gente e che più le somiglia è Henry.

La vita tormentata, la morte precoce di Diana, ha concorso a farne un mito come Marilyn. Ricordiamo che lei aveva rilasciato un’intervista televisiva in cui raccontava le sue fragilità, emozioni, tradimenti, come forse non era mai accaduto prima. E’ rimasta la principessa del popolo, perché la più vicina ad esso.

Era più addolorata perché non aveva l’amore di Carlo, oppure perché non si abituava alle regole di corte che le stavano strette? Si chiedono le opinioniste di RAI1?

Forse se ci fosse stato l’amore, le regole sarebbero state più sopportabili. Ricordiamo che si è sposata con il sogno di diventare moglie di un principe e, subito dopo, ha capito di non essere amata. Non si può dimenticare il suo racconto sulla telefonata da lei intercettata tra Carlo e Camilla, a poche ore dalle nozze.

L'intervista di Martin Bashir alla principessa del Galles, rivelò, dalle parole della stessa principessa, il rapporto passionale di lei per Hewitt: “Si, lo adoravo” – disse senza esitazioni -  Riguardo a Camilla, ribadì la sua posizione con la ormai storica frase: “Eravamo in tre in questo matrimonio, un po' troppo affollato”.

Pensando al suo futuro, invece, la principessa disse: “Mi piacerebbe essere la regina nei cuori delle persone”. E riguardo al futuro del principe di Galles come re, ammise: “Conoscendo il suo carattere, penso che la massima carica, come la chiamo io, gli porterebbe enormi limitazioni e non so se saprebbe adattarsi”.

‘ Il tempo rende tutto più facile ma so come ti senti. Mia madre mi manca ogni singolo giorno. E sono passati vent’anni da quando è morta. L’importante è parlarne con i tuoi familiari. E’ normale sentirsi triste, è normale che tu ne senta la mancanza’. Queste le parole del principe William che ricorda la tragica scomparsa di mamma Diana, mentre tenta di consolare un bambino appena rimasto orfano.

Fu un'instancabile operatrice benefica, visitando malati in tutto il mondo, appoggiando campagne per la difesa degli animali, sulla prevenzione dall'AIDS e contro l'uso di armi contro l'umanità. Ricoprì il ruolo di madrina e portavoce per numerose associazioni benefiche che lavoravano con i senza tetto, i giovani, i tossicodipendenti e gli anziani, nonché Presidente, dal 1989, del Great Ormond

Street Hospital for Children di Londra.

Il mondo intero ha pianto la Principessa dei cuori della gente e non ha mai dimenticato quella donna indipendente, almeno dal rigore delle regole di Corte ma con un cuore grande e il sogno di aiutare i meno fortunati.

Per il 20esimo anniversario della sua morte che avverrà il 31 agosto 2017, l’isola in cui è sepolta, ad Althorp e il lago che la circonda, saranno completamente restaurati e rinnovati, fa sapere Charles Conte Spenser, fratello della principessa Diana, attraverso le pagine del Daily Mail. Il progetto sarà guidato proprio da Charles, criticato spesso per avere trascurato il luogo di sepoltura della principessa, al centro della tenuta di 13 mila acri, nel Northamptonshire, che appartiene agli Spencer da più di 500 anni.

Il lago ovale   in  cui   Diana,   principessa   del Galles,   è stata sepolta,   subendo   una   vasta riprogettazione, per onorarne la sua memoria, sarà completato   in   tempo  per   il   ventesimo anniversario della sua morte. Dopo la morte di Lady D,  ad   Altrorp,   sono   state piantate 36 querce, ad indicare  la  sua   età   al   momento   della   scomparsa. Nel    2017,   il lago verrà interamente ricoperto di ninfee bianche, i fiori preferiti dalla principessa.

sc

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 17/06/2017