Macroléon, Empereur des Banquiers (Involution Française)

In virtù del sistema ultramaggioritario transalpino, la vittoria elettorale di En-Marche incorona il neo-presidente finanziere, quasi senza opposizioni (Parola di CiNico Venti)

Finalmente i banchieri-finanzieri globali han deciso di assumersi direttamente la responsabilità, cioè scocciatura, di governare il mondo, anziché concedere tale trascurabile onore/onere ai loro lacchè politici, spesso inaffidabili, non completamente ossequiosi ai dictat dei padroni, poiché sovente affetti da assurde manie d'indipendenza o puerili personalismi, e magari, seppur raramente, contagiati - peggio che mai! - dall'ammorbante virus secolare di inusitate velleitarie tendenze "simil-democratiche".

Dopo aver condotto il Pianeta sull'ennesimo orlo-del-baratro, essi si sono così risoluti a compiere l'inevitabile passo-avanti: En marche, citoyens!...

Come sempre all'apice nella révolution, nell'involuzione attuale i cugini Francesi - cuochi ineguagliabili - non si sono dimostrati da meno, sfornando un eccellente manicaretto ammanicato, manufatto industriale preconfezionato di discreto livello. Hanno preso il primo mediocre funzionario che transitava di lì, ad esempio negli uffici della Rothschild & Cie., un giovanotto elitario, elegante, ambizioso e determinato, colto, beneducato e di bell'aspetto - kaloskagathòs, ellenicamente parlando -, liberista e trasformista, sicuramente apprezzato dai notabili massoni; e, con una piccola (mica tanto...) "farcitura" d'immagine e di soldi (pardòn, risorse!), con contorno di fasullo movimento "trasversale non ideologico" e di squisita, accattivante storiella sentimental-coniugale - ghiotta delizia per sollazzare i palati delle agiate carampane, fameliche fan dei rotocalchi-rosa d'anticamera di coiffouse, aggiornati sui social-network -, nonché un cursus honoris fulminante, culminato nel dicastero economico sotto Valls-Hollande, l'hanno offerto in pasto ai mass-media e all'opinione-pubblica quale stuzzicante spuntino riempitivo del vuoto del voto. Si scusi la ridondanza.

Non vi ricorda il film-tormentone natalizio Una poltrona per due (Trading Places, 1983) di John Landis, con la bieca scommessa dei fratelli Duke, beffardi broker intrallazzatori di Wall Street?

La bravagente gallica, che nei brutti-tempi-andati gli avrebbe allegramente ghigliot/tinato la te/sta impomatata, a lui e ai suoi creatori e committenti, c'è cascata a piè pari, in pieno, o almeno - sembrerebbe - abbastanza (considerando l'insignificante det/taglio dell'astensione record); insomma, gli orgogliosi abitanti dell'Esagono, forse ferrati in geometria ma non in statistica, né abili nel contrastare le sofisticherie della schopenaueriana arte della persuasione, o per semplice faute de mieux, se la sono bevuta e pappata, 'sta pietanza stomachevole. E mo' si sorbiranno anche l'intero menu, ove troneggia il piatto-forte speciale per i cari amici lavoratoriii!?! - con tanto di perrrrrrnacchia e gestombrello di Sordi (ne I vitelloni, 1953, di Fellini) -, ossia Loi Travail servita cruda in salsa "insindacabile".

Et voilà! Il nuovo vetusto ha ottenuto il previsto, sperato successo: in virtù del sistema ultramaggioritario transalpino, poco più del trenta-per-cento dei consensi di quel magro 43% che si è sforzato di recarsi al banchetto delle urne per il secondo turno delle legislative 2017 (quindi una quota inferiore al 15% degli iscritti nelle liste) ha fruttato alla compagine presidenziale e ai suoi alleati centristi 350 seggi sui 577 totali dell'Assemblée Nationale. Stravittoria schiacciante. Austerlitz (*).

Vive l'Empereur Macroléon!

Bonaparte o Malaparte?


Parol(acci)a di

CiNico Venti

(gufante civettuolo barbagianni non allocco

latore di pessime nuove)


CiNico Venti © CIVICO20NEWS / grafica Èlater

 

 

(*) P.S.: Waterloo in agguato dietro l'angolo?


 

Nell'iconomontaggio a corredo dell'articolo, sotto il titolo

il neo-eletto Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron

con in testa l'inconfondibile cappello a bicorno (quello della sfortunata Campagna di Russia)

a confronto con Bonaparte, "Napoléon Ier sur le trône impérial" ("Napoleone I sul soglio imperiale", 1806)

dipinto di Jean-Auguste-Dominique Ingres, Musée de l'Armée, Parigi

foto © aut. / NBCNews / Musée de l'Armée

(elaborazione grafica èlater)

 

 

 

link all'articolo Vive la Banque! (Basse-cuisine ploutocratique)

(Parola di CiNico Venti)

pubblicato su Civico20News dell'8 maggio 2017 :

www.bdtorino.eu/sito/articolo.vivelabanque!


 

 

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Articolo pubblicato il 20/06/2017