Mostra d’arte & amicizia “D’AartAmis”.

A Pollenzo Cn un importante Evento Artistico


Il 1° Luglio 2017, a Pollenzo CN nella sala “Spazio Eventi” di Via Regina Margherita 28, sarà inaugurata la mostra d’arte & amicizia “D’AartAmis”.

Si tratta di un evento di notevole interesse che due Amici, Ezio Gribaudo, artista di fama internazionale, e l'architetto Carlo Mariano Sartoris, entrambi esploratori delle “Dimensioni Altre”, hanno voluto regalare al proprio pubblico, per dimostrare che le forme più autentiche di Arte contemporanea possono e devono dialogare tra loro.



Durante le vacanze estive, trascorse in quella splendida località che è Bergeggi, mi trovavo spesso alla sera a parlare con Carlo ed altri amici di “bizzarre cose”.

Lentamente il terrazzo di casa si spopolava e rimanevamo da soli con due bicchieri di buona birra in mano a tentare di comprendere ciò che per definizione comprensibile non è.

Ricordo lunghi discorsi sull’Infinito, sull’Universo, sul significato della Vita e su quello della Morte, discorsi complicati che inesorabilmente planavano su quelle che erano le nostre visioni del Mondo e dell’Universo.

La ricerca di un perché che riguardasse la sofferenza o gli attimi di inafferrabile gioia; la ricerca di noi stessi che si palesava come necessità di vita, come duro lavoro da compiere quotidianamente.

Carlo Mariano Sartoris già allora manifestava una insopprimibile necessità di esprimersi attraverso l’arte, intuendo che l’Arte stessa fosse una necessaria via di conoscenza e di esplorazione del nostro Sé più profondo.

Dopo l’incidente stradale il processo di autoanalisi sembrava essersi assopito, nascosto nelle pieghe di un dolore inenarrabile che rendeva muti. Eppure, riproponendo forse il mito dell’Araba Fenice, da quella brace rinacque una nuova e più ostinata necessità espressiva che si manifestò come esigenza di vita.

L’arte assurse ad un nuovo ruolo: cambiando spesso linguaggio e forma di espressione si proponeva con sempre maggiore energia urlando al mondo la propria esistenza, la propria forza e i propri contenuti semantici.

Ora, come si è detto, Carlo si propone per una mostra realizzata con Ezio Gribaudo, Maestro e grande artista con il quale condivide una collaudata amicizia.

Riportiamo più sotto una interessantissima intervista di Victoria Surliunga, Ph.D. della Texas Tech University che descrive l’evoluzione artistica di Carlo e l’importanza dell’incontro con Ezio Gribaudo:




Victoria Surliuga, Ph.D.

Texas Tech University 


Ezio Gribaudo e Carlo Mariano Sartoris, due amici artisti

In questi giorni ho avuto modo di conversare con Carlo Mariano Sartoris, che si autodefinisce soggetto decisamente originale. Mi racconta di quando,  designer alla fine degli anni 80, fu vittima di un incidente stradale che lo costrinse alla severa scuola della paralisi, per poi riproporsi nel corso degli anni nel panorama artistico.

        La conversazione si è subito sviluppata intorno al suo incontro con l’artista Ezio Gribaudo, il cui lavoro e personalità hanno avuto su di lui un notevole impatto. La frequentazione di Sartoris con Gribaudo comincia nel 2011, quando Sartoris viene invitato al teatro di Chivasso per un evento sull’arte come terapia. Avviene così il primo di molti scambi con Gribaudo, che daranno nuovo slancio alla rivitalizzata vita artistica di Sartoris negli anni a venire. In quell'occasione, Gribaudo lo invita nel suo studio-bunker e inizia così un’amicizia, con la quale Sartoris trova in Gribaudo una figura guida che arricchisce la sua vita e la portata della sua produzione artistica. Gradualmente, Sartoris rimane sempre più ammirato dalla forza espressiva di Gribaudo, nonché dalla portata del suo lavoro, a partire dai primi anni trascorsi nell’industria tipografica. Ne apprezza l’opera intera e la sua evoluzione, con una predilezione per i dinosauri, in modo particolare per le gabbie, che interpreta come simboliche memorie in cui sono racchiuse le invariate peculiarità dell’umanità, ma anche metafore della nostra consuetudine, per la quale siamo spesso chiusi in noi stessi, nelle nostre difficoltà e lotte quotidiane.

        Nel corso degli anni, Sartoris ha percepito la vastità della personalità di Gribaudo, la sua cultura artistica che include riflessioni su situazioni storiche, politiche ed economiche, con un’erudizione umanistica a tutto tondo. Per documentare in parte questa amicizia, Sartoris ha scritto un libricino dal titolo Di un pomeriggio con Ezio Gribaudo. Farinata e dinosauri, stampato il 16 marzo 2012 e festeggiato con una cena a base di farinata e champagne. Sartoris coglie la magia di Gribaudo di emanare un’influenza positiva in chi lo segue nel suo percorso professionale. Ne ammira le tecniche, a partire dai flani, che costituiscono una serie di lavori di notevole impatto, realizzati in modalità espressive sempre attuali. In queste opere vengono portate alla luce notizie giornalistiche di trenta/quarant’anni fa attraverso frammenti testuali all’interno delle opere. Nei logogrifi, invece, Sartoris percepisce il significato della parola che viene affidato ai richiami tipografici dei rilievi bianchi.

        L’intenzione autoriale di Gribaudo, secondo Sartoris, resta la comunicazione, come una matrioska che contiene le proprie “figlie” all’interno del corpo principale. Sartoris ama rapportare a se stesso l’aspetto di ricerca presente nell’arte di Gribaudo, la sensibilità e l’entusiasmo per quello che le sue tecniche riescono a trasmettere. Già prima dell’incontro con Gribaudo, Sartoris adoperava materie plastiche rimodellate a caldo, come ad esempio fanali di auto danneggiate, restituendo loro un significato artistico e una nuova dignità, riciclando aspetti della loro “storia” . Questi pezzi di scarto tornano così a riflettere la luce e indicare quasi una possibilità di sopravvivenza dell’esistenza tutta. Sartoris spiega come l'incontro con Gribaudo e l'universo delle sue metafore lo abbia spinto verso una inedita ricerca espressiva, ma soprattutto lo abbia caricato di una nuova forza, una vitalità che lo ha aiutato nel suo difficile percorso di vita e aggiunge come di questo gliene sia immensamente grato.

        Concludendo la conversazione, Sartoris menziona come ogni artista abbia una visione che va oltre al visibile. Il lavoro creativo si pone come obiettivo di dare origine attraverso la materia a certe forme che si creano con il sentire interiore. Su tali basi può avvenire l’incontro di due artisti che in modi diversi hanno avuto intuizioni parallele, come le combustioni di Sartoris, evocanti, per me, un gruppo di lavori fondamentali di Gribaudo, ovvero i metallogrifi.

        Sartoris è un creativo la cui ispirazione ha dato vita a dodici romanzi e si è anche dato al teatro. Ama ricordare quanto Gribaudo gli ha ripetuto frequentemente, ovvero che quando una persona ha una spiccata creatività, riesce ad esprimersi in tutto e attraverso ogni mezzo artistico e comunicativo.


Victoria Surliuga, Ph.D. 

Associate Professor of Italian 

Italian Program Coordinator 

World Cinema Coordinator, CMLL 

Affiliated Faculty: Comparative Literature | Women's Studies | Medieval and Renaissance Studies 


Department of Classical and Modern Languages and Literatures
Texas Tech University |

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Articolo pubblicato il 24/06/2017