L’imperatore Giuliano noto come l’“apostata” esempio di vero cristianesimo universale.

Flavius Claudius Julianus -  Nascita330 dopo Cristo, Costantinopoli - Decesso26 giugno 363 dopo Cristo, Ctesifonte, Iraq

 

La  persona dell’imperatore Giuliano conosciuto come l’“apostata”, è una figura controversa. Cresciuto sotto una educazione prettamente cattolica, ad un certo punto della sua vita, ad una svolta importante dell’esistenza, rinnega questa formazione religiosa che già incominciava a dare segni di decadenza, per tornare al culto “pagano” dei sui padri.

Questa conversione secondo noi, denota una presa di coscienza dell’imperatore importantissima: Giuliano si rese conto che il cosiddetto cristianesimo dei suoi tempi non rispecchiava il suo spirito più interiore, quindi nell’essenza, tale forma di culto rappresentava una forma moderna di vero “paganesimo”, lontano mille miglia dalla divinità che in lui cominciava a dare segni di risveglio.

Fece quindi un dietro-front, rivalutando l’originale religione degli antichi greci che, ricordiamolo, era essenzialmente una religione dei misteri, con culti solari  o dedicati alla dea madre.

Questa conversione rappresenta un vero atto di fede verso il Cristianesimo Universale, che considera, ad esempio, il sole fisico simbolo tangibile della divinità più alta. Quindi l’apostasia dell’imperatore Giuliano in realtà fu un rinnegamento di una forma deteriorata di religione che, anche se usava la simbologia cristiana, in realtà perseguiva solo scopi terreni.

Qui si ribaltano in modo magnifico i termini: tornando al culto antico Giuliano diviene un vero cristiano, e rinnegando il nascente cattolicesimo, fa atto di apostasia verso una forma di religione pagana nel senso peggiorativo del termine.

Invitiamo il gentil lettore ad andare oltre il significato corrente delle parole: in senso prettamente spirituale, un genuino “pagano“ può esser più profondamente cristiano di un sedicente cristiano tale solo di nome, così come quest’ultimo sovente ai nostri giorni è sicuramente essenzialmente un pagano in confronto ad un antico iniziato ai misteri di Eleusi.

Esiste una sola religione universale e non ne esistono due in contrapposizione tra di loro. Coloro che si attaccano ai dogmi e alla lettera morta, sovente sono intolleranti ad altre espressioni spirituali magari nate in epoche diverse. Questi ultimi saranno sempre dei pagani fanatici e non veramente iniziati all’unica religione dell’Amore universale che è e sempre sarà patrimonio del genere umano in tutte le epoche e in tutti i luoghi.

La nostra tesi che forse potrebbe dare fastidio agli eruditi intellettuali persi nelle controversie cervellotiche della mente, è ben sostenuta dall’analisi delle opere scritte dall’imperatore Giuliano, prima fra tutte  “A Helios re”.

Ricordiamo che Helios è una denominazione del disco solare, e ricordiamo che anche i primi cristiani consideravano il sole come il corpo del Cristo. Se la base di un culto è veramente solare, e se questo astro centrale dell’universo lo chiamiamo Helios, Cristo, Surya o Aton, il culto fondamentale al principio unico che regge l’universo non cambia, pur cambiando la terminologia con cui tale culto si presenta esteriormente.

In questo senso  anche il faraone eretico Akhenaton fu un perfetto sacerdote Cristiano, un vero pontefice che fece da “ponte” tra il sole e l’umanità.

Troppo spesso lungo la storia umana gli uomini hanno guerreggiato tra loro in nome della religione e del dio unico, un paradosso quantico ancora ben vivo ai giorni nostri!

Bisogna quindi prendere atto del gesto fondamentalmente interiore di Giuliano l’apostata, e seguirne l’esempio: dobbiamo rinnegare qualsiasi culto dogmatico a cui siamo legati, per abbracciare  con tale apostasia l’unica religione solare dell’Amore universale.

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Articolo pubblicato il 04/07/2017