Dedicato ai bambini (6) - Dal libro “Momo” di Michael Ende

In collaborazione con Marina Dejoma.

«A Beppo piaceva quell'ora prima dell'alba, quando la città dormiva ancora.

Faceva il suo dovere volentieri e a fondo.

Quando spazzava le strade andava piano ma con ritmo costante:

a ogni passo un respiro

e a ogni respiro un colpo di ramazza.

Passo - respiro - colpo di scopa.

Passo - respiro - colpo di scopa.

Di tanto in tanto si fermava un momento e guardava, pensieroso, davanti a sé.

E poi riprendeva. Passo - respiro - colpo di scopa.

certe volte si ha davanti una strada lunghissima.

Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, si pensa.

E allora si comincia a fare in fretta.

E sempre più in fretta.

E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la fatica non è diventata di meno.

E ti sforzi ancora di più

e ti viene la paura

e alla fine resti senza fiato ...

e non ce la fai più ...

e la strada sta sempre lì davanti.

Non è così che si deve fare.

Non si deve mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera.

Si deve soltanto pensare

al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa.

Sempre soltanto al gesto che viene dopo.

E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha percorso tutta la strada.

Non si sa come ...

ma non si è senza respiro. »

 

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Articolo pubblicato il 02/07/2017