Sardegna. Doddore Meloni, l’indipendentista sardo è morto per fame in un carcere italiano

Sconcerto e rabbia per una giustizia sempre più cinica e lacunosa

Il nome di Doddore Meloni dirà poco alla maggior parte degli italiani. Eppure è una sorta di Bobby Sands italiano, anzi sardo. Un indipendentista che non voleva la libertà per l’Irlanda del Nord ma per la sua isola, per la sua piccola patria.

Doddore, in galera, ha scelto di seguire la strada di Sands e ha iniziato uno sciopero della fame che lo ha portato alla morte. Nella totale indifferenza dei media italiani.

Nessuno ha seguito il suo calvario, a differenza di quanto era avvenuto per il patriota Nord irlandese. Nessuno si è preoccupato per le sue condizioni di salute. Una sorta di censura di una notizia scomoda.


E non ha alcuna importanza se si è d’accordo o meno con le posizioni di Doddore Meloni.

Non ha neppure importanza che la sua fosse una battaglia con poco seguito reale. Era la lotta, disarmata, di un uomo contro uno Stato che non fa nulla per la sua terra.

Uno Stato che lo aveva spedito in carcere, nonostante l’età avanzata, per motivi fiscali. Uno Stato vendicativo che non difende i sudditi dall’invasione e dalle violenze degli invasori, ma che non tollera il benché minimo grido di libertà. Si è lasciato morire un uomo per cercare di seppellirei suoi ideali.

Uno Stato canaglia che prevede interventi per il sostegno ed il reinserimento dei detenuti e se li lascia pure scappare, applicando con zelo la famigerata legge Gozzini, ma che si accanisce contro un anziano che sognava la libertà per la sua terra.

Ma se lo Stato, in fondo, si difende con questi atteggiamenti e questi soprusi, ancora più squallido ed inaccettabile è il comportamento dei media di regime, sempre ossequienti con il potente di turno.

Sempre pronti a raccontare, per distrarre i creduloni dalle miserie dei nostri politicanti, le nuove storie d’amore e di corna di qualche stellina in disarmo, sempre attenti al menù proposto alle grandi risorse ospitate negli hotel pluristellati della Sardegna.

Ma così distratti di fronte allo sciopero della fame ed alla morte di un uomo che lottava per la libertà.

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Articolo pubblicato il 11/07/2017