E se il Rinascimento italiano iniziasse dalla montagna? La provocazione di Sgarbi e Tremonti

Il rilancio di “Rinascimento Italiano”

Vittorio Sgarbi rilancia il suo progetto di movimento politico “Rinascimento Italiano” e annuncia un accordo con l’ex ministro Giulio Tremonti. Lo fa in montagna, sull’altopiano trentino di Pine’, invitato da Vox Populi e Nodo di Gordio, due centri studi di Pergine Valsugana.

E forse non è casuale la scelta della località da cui far ripartire il progetto di un partito politico che abbia come fine ultimo il Rinascimento dell’Italia attraverso la riscoperta della bellezza. Perché è sempre più difficile ritrovare il bello nelle città alle prese con l’inquinamento dell’aria e delle coscienze.

In attesa che Fiano completi il disastro abbattendo gli edifici di architettura razionalista perché fanno sfigurare l’architettura democratica delle archistar strapagate e sopravvalutate.

Meglio la montagna, dunque? Sì, a patto che non si rassegni ad un futuro legato esclusivamente ad un turismo sempre più pretenzioso ed insostenibile. 

Nella valle dei Mocheni, sempre in Trentino, si è aperto un confronto – organizzato dai due centri studi- sulle prospettive dell’intero arco alpino italiano. 

Con la presenza di un rappresentante occitano, Mariano Allocco, e del presidente emerito dell’Osce, Riccardo Migliori. 

Oltre ad una esperta locale come Sara Toller.

Minoranze alpine che si riconoscono e concordano sulle strategie per rilanciare le Terre Alte non solo rispettando l’ambiente, ma valorizzandolo ulteriormente e facendolo diventare un elemento vincente nella competizione. 

Approfittando anche delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Con la fibra, con la banda larga, con sistemi di connessione sempre più veloci ed efficienti diventa irrilevante se si lavora in una grande città o in un piccolo borgo alpino.

E diventa fondamentale la qualità della vita che il borgo può offrire. Ovviamente non è tutto facile.

Non tutti gli amministratori locali riescono a capire che la bellezza del paesaggio è fondamentale ma non è sufficiente.

Sono indispensabili servizi adeguati e proposte culturali in grado di convincere ed attirare professionalità di alto livello.

In Trentino lo hanno capito e, su proposta dell’occitano Allocco, intendono ospitare un incontro annuale per un confronto sui temi della montagna.

Per arrivare rapidamente a risultati concreti, utilizzando anche i fondi europei ed applicando la disattesa legge Carlotta, lasciando alle città il privilegio delle chiacchiere senza costrutto.

Augusto Grandi

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Articolo pubblicato il 20/07/2017