Viù (To) - Giovanni Maria Ferraris: «Europei di Speed Down formidabile volano per la crescita del territorio»

«Viù e la sua valle al centro dell’attenzione continentale dal 28 al 30 luglio. Sarà un’occasione da non perdere non solo a livello locale, ma per tutto il Piemonte», secondo l’assessore allo Sport della Regione Piemonte

Prenderanno il via venerdì 28 luglio i 35esimi Campionati Europei di Speed Down a Viù (Torino), Perla delle Valli di Lanzo. I più forti talenti di questa disciplina si sfideranno, dal 28 al 30 luglio, con l’obiettivo di aggiudicarsi il più prestigioso titolo continentale nelle diverse categorie. Ai Campionati sono iscritti driver provenienti da Belgio, Francia, Germania, Lettonia, Repubblica Ceca, Spagna e Svizzera nonché, naturalmente, dall’Italia.


Lo Speed Down è uno sport che trova nella velocità la sua stessa essenza: è una disciplina adrenalinica, competitiva, sana ed ecologica.


I mezzi utilizzati non inquinano, né dal punto di vista atmosferico né dal punto di vista acustico. I piloti si lanciano a grande velocità lungo strade asfaltate alla guida di mezzi ad energia gravitazionale (cioè privi di motore) e devono impiegare il minor tempo possibile (se si tratta di discesa cronometrata) oppure sopravanzare gli altri concorrenti (in caso di discesa a sfida diretta) per completare il percorso di gara.


Serve abilità, coraggio, precisione di guida, capacità di messa a punto del mezzo, tenuta fisica e psicologica. Le gare si svolgono in ambienti naturali spesso di grande bellezza: come, per esempio, appunto, Viù e le Valli di Lanzo.


L'ufficio stampa ha intervistato l'assessore allo Sport della Regione Piemonte Giovanni Maria Ferraris

 

Giovanni Maria Ferraris ha sempre creduto nelle potenzialità – sportive, ma anche turistiche e promozionali – del grande evento sportivo dell’estate piemontese, i 35esimi Campionati Europei di Speed Down: «L’idea di ospitare a Viù, comune della Comunità delle Alpi Graie, questa competizione sportiva mi ha convinto dal primo momento. Sono infatti convinto che non ci sia opportunità più ghiotta per far conoscere a livello nazionale e internazionale quanto noi piemontesi già conosciamo bene, e cioè la straordinaria bellezza e unicità del nostro territorio montano».

 

«Per questo», continua Ferraris, «i 35esimi Campionati Europei di Speed Down non sono un semplice evento sportivo, ma ancora di più: si parte dai kart a energia gravitazionale per parlare e far parlare di bellezza, natura, storia e cultura». Lo Speed Down, autentica tradizione viucese, assegnerà il suo massimo titolo continentale il prossimo weekend lungo i 1.864 metri di pista tra le località Pianlento e Pavaglione. L’evento potrà e dovrà rivelarsi, secondo Ferraris, chance di crescita anche ad altri livelli rispetto alla semplice dimensione sportiva: «Per le imprese e per il tessuto economico delle Valli di Lanzo, per gli imprenditori giovani e meno giovani, saranno tre giorni storici. Il tessuto imprenditoriale della valle potrà beneficiare di questo evento e pensare a come investire sul futuro».

Gli Europei di Speed Down, ne è convinto Ferraris, sono un punto di partenza e non di arrivo: «Mi auguro che il territorio sfrutti l’abbrivio dell’evento per dotarsi di quelle infrastrutture che ancora mancano e che potranno, in un futuro spero non remoto, permettere un ulteriore salto di qualità. È verosimile, oltre che auspicabile, che gli Europei portino in dote un aumento in termini di visibilità e di presenze per Viù e per i Comuni limitrofi. Al momento Viù ha ancora una ricettività limitata e questo può essere oggettivamente un limite. La soluzione non è, evidentemente, la sola realizzazione nuovi edifici, ma, ancora una volta, la sostenibilità dal punto di vista ambientale ed economico. Penso agli alberghi diffusi e alla valorizzazione delle seconde case, anche tramite l’utilizzo di strumenti digitali, per esempio».

«Il territorio - conclude Ferraris - ha una vocazione precisa che non può essere il turismo di massa, ma un turismo di qualità. Un turismo in grado di apprezzare la bellezza dei luoghi e la ricchezza dell’offerta culturale, paesaggistica, enogastronomica. Un tipo di turismo dove chi apprezza un soggiorno, poi lo va a raccontare ad altri e ne diffonde il gradimento. Non vi è pubblicità più efficace della soddisfazione di chi ha potuto vivere momenti unici».

 

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Articolo pubblicato il 27/07/2017