Comune di Torino - Progetto Speciale Regolamento Campi Rom
Foto di repertorio (OsservAzione)

Si parla dell'istituzione della figura di rappresentante dell'area attrezzata

"Come avevamo anticipato. la presentazione di questo "Progetto Speciale Regolamento Campi Rom" del Comune di Torino, non è altro che l'ennesimo palliativo nel tentativo di prendere tempo su di una situazione ormai al limite di sopportazione da parte dei cittadini, cittadini che sono costretti a vivere in un clima di illegalità e, soprattutto, costretti a respirare gli olezzi e le sostanze nocive dei roghi tossici dei va

ri campi rom".

Ce lo ha detto Luigi Cortese, Coordinatore regionale di Forza Nuova, che ha espresso

critiche eperplessità su un  fantomatico progetto che si articola in due diverse sezioni, la prima denominata "OBIETTIVO PERSONE" che si pone come fine ultimo l'inclusione dei rom ed il cui coordinamento è affidato alla Direzione dei Servizi Sociali, la seconda sezione è denominata "OBIETTIVO TERRITORIO" che si pone come fine ultimo la legalità, il coordinamento è affidato alla Polizia Municipale.

"La spiegazione del progetto, oltre a riversare responsabilità sulle precedente amministrazioni - spiega Cortese -  ha reso l'idea di quale vuoto amministrativo ed organizzativo ci sia dietro: si parla dell'istituzione della figura di rappresentante dell'area attrezzata, quindi in poche parole riconosciamo un ruolo di spicco nel capo del campo rom".

Ruolo che verrebbe riconosciuto dal comune e che quindi diventerebbe l'unico deputato per legge a poter parlare con le istituzioni, ruolo che si occuperebbe della gestione e del mantenimento dell'area compresa la sua pulizia, parole che ad oggi suonano, insiste il Coordinatore FN, come una presa in giro visto come sono tenute le varie area attrezzate e come smaltiscono i loro rifiuti.

Sempre nel progetto è previsto il rilascio di un autorizzazione annuale, rinnovabile, alla sosta:

"Quindi, in poche parole, di sgombrarli manco per idea; da quello che si è capito in questa riunione, alquanto inutile, si tende all'integrazione dei rom, cosa che, come ripetiamo da sempre, i rom non vogliono proprio fare".

Cortese punta il dito sul problema delle soluzioni abitative, messe in atto dimenticando "volontariamente" i molti cittadini italiani in situazioni abitative precarie, inclusione lavorativa

"anche qui dimenticando i disoccupati italiani costretti a mendicare per poter mangiare. Queste soluzioni dimostrano come non ci sia la consapevolezza di quanto sia esplosiva la tensione tra torinesi e rom, siamo davanti all'ennesimo atto discriminatorio della politica, non pensiamo che questa soluzione porti niente di buono anche perché non sarà di certo un regolamento a fermare i roghi, a smettere di usare i bambini per mendicare o fare furti, di guidare senza patente, e ricordiamo a questo ultimo proposito, il povero Oreste Giagnotto ammazzato il 12/05 proprio da una rom senza patente in strada Aeroporto: non sarà certo un pezzo di carta a rendere i rom civili e rispettosi della legalità".

In conclusione, Luigi Cortese ha ribadito il basta ai campi rom:

"Vengano espulsi e bonificate le aree: queste sono richieste che ripetiamo da sempre e che non smetteremo mai di urlare. Lavoro e casa prima agli italiani, ad un popolo che non conosce la legalità non può essere dato nulla". 


 

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Articolo pubblicato il 26/07/2017