Torino, a rischio l'acqua dei Toret a causa della siccità?

Se il mese di agosto dovesse rivelarsi particolarmente rovente e scarso di precipitazioni, la Regione potrebbe disporre la chiusura delle iconiche fontane torinesi per razionare le risorse idriche nelle zone colpite

I Toret sono uno dei simboli iconici della nostra città, al pari della Mole Antonelliana e dei Gianduiotti. Queste fontane, dal caratteristico colore verde e dalla testa di toro da cui esce un getto d'acqua continuo, hanno abbeveretato generazioni di torinesi e di turisti che, immancabilmente, ne rimangono affascinati.

D'estate sono una vera e propria fonte di refrigerio, specialmente in questo periodo dove la canicola estiva sembra non voler dare segni di tregua. E proprio il grande caldo di giugno e luglio ha portato ad un vertiginoso aumento delle temperature e a poche precipitazioni, che si sono manifestate perlopiù in brevi ma violente bombe d'acqua dagli effetti devastanti.

Le previsioni non fanno ben sperare: infatti gli esperti prevedono un agosto decisamente più rovente rispetto agli anni passati, caratterizzato dall'asfissiante presenza dell'anticiclone africano che fa impennare il termometro e non da via di scampo.

Proprio per tale evenienza la Regione Piemonte sta prendendo in seria considerazione l'idea di chiudere i Toret, per permettere alle zone agricole piemontesi di far fronte all'emergenza siccità, che non è ai livelli del sud Italia, ma desta seria preoccupazione.

Attualmente questa non è una decisione definitiva, ma un'ipotesi che potrebbe essere presa in considerazione. Le zone che maggiormente risentono di questa crisi idrica sono quelle del Verbano Cusio Ossola e dell'Alessandrino, dove la maggior parte delle aziende devono far fronte ad un aumento dei costi di produzione.

Tale ipotesi (che ricordiamo rimane tale, al momento) ha già visto formarsi fazioni di persone favorevoli e contrarie alla decisione, che già da tempo fa discutere i torinesi. Tra chi lo considera uno spreco d'acqua a causa del getto continuo che scende dalla testa del Toret e chi invece ritiene che le fontane siano un patrimonio della città e che debbano rimanere tali.

La chiusura delle caratteristiche fontane però non avverrebbe nello stesso momento. Come ha già fatto sapere la Smat, la Società Metropolitana Acque Torino, si penserebbe ad un blocco temporaneo dei vari punti di distribuzione dell'acqua con turni di rotazione e di poter tranquillamente gestire l'eventualità, qualora si presentasse.

Non resta fare altro che sperare in precipitazioni che possano scongiurare questa ipotesi, che potrebbe lasciare la città e i torinesi letteralmente a bocca asciutta.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 29/07/2017