Siamo ormai abituati all’ingordigia e all’immoralità dei nostri politicanti, sempre protesi a coprire le poltrone del sottogoverno con incompetenti da sfamare o furbi il cui unico impegno consiste, a loro volta, nel lottizzare assunzioni di personale e lucrosi appalti, da assegnare a cooperative inaffidabili, ma targate, che poi, come da indecorosa consuetudine, il più delle volte lasciano i lavori a metà o non rispettano i capitolati, per lucrare sul materiale.

L’elenco si perde nei tempi ed è vergognosamente lungo.

Dalla serie di sindacalisti promossi presidenti e amministratori delegati della vecchia ATM, oggi GTT, nominati da Castellani, Chiamparino e Fassino (Panero, Guiati, Gariglio) alla nomine d’incompetenti elevati a ruoli apicali all’assessorato della Sanità regionale e nelle ASL ed all’Agenzia Territoriale per la Casa, da Roberto Cota quand’era presidente della Regione.

Oggi con il nuovo che avanza, pare che il peggio del peggio si stia per raggiungere. E’ in ballo la nomina dell’amministratore delegato e dei consiglieri della SMAT, l’azienda che gestisce acquedotto e rete idrica nell’area dell’ex provincia.

Con una lettera inviata alla sindaca Appendino, gran parte dei sindaci della Città Metropolitana, lamentano che non c’ é stato il loro coinvolgimento previsto dallo Statuto per la designazione delle candidature e minacciano di disertare il voto di convalida, nell’assemblea dei sindaci prevista in settimana. “Questa modalità, rischia a nostro avviso di consegnarci a un'assemblea in cui potrebbe non raggiungersi il quorum per eleggere il consiglio di Amministrazione e segnare nuovamente una pesante sconfitta per la governance di una società che per rilevanza e riconoscimenti rappresenta un'eccellenza nazionale per il territorio.”

Ma il peggio riguarda la sostanza, cioé la professionalità indispensabile e le esperienze richieste al candidato prescelto per ricoprire il ruolo di amministratore delegato, totalmente assenti dal curriculume di Paolo Pagella.

Dove ci sta portando la sindaca Appendino? Dopo un anno di disastri sotto il profilo delle realizzazioni mancate o inutili, si cimenta nel superare il poco lusinghiero primato delle lotizzazioni più selvagge e vergognose?

A chi deve rispondere per le scelte operate, all’infuori del consiglio comunale?

Da una ex bocconiana ci saremo almeno aspettati una maggior conoscenza del diritto societario ed una distinzione sui ruoli da ricoprire.

Pubblichiamo integralmente il testo della lettera che il dottor Alberto Morano, capogruppo dell’omonima Lista civica, ha inviato alla sindaca sull’argomento.

Consiglio di Amministrazione SMAT: Una strana partita

“Questa modalità, rischia a nostro avviso di consegnarci a un'assemblea in cui potrebbe non raggiungersi il quorum per eleggere il consiglio di Amministrazione e segnare nuovamente una pesante sconfitta per la governance di una società che per rilevanza e riconoscimenti rappresenta un'eccellenza nazionale per il territorio.

Mancano pochi giorni all’assemblea di Smat chiamata a nominare il consiglio di amministrazione di una delle più importanti partecipate della Città di Torino e la situazione non è ancora chiara.

Il profilo dei candidati al Consiglio di Amministrazione di Smat proposti dal Comune di Torino desta più di una perplessità.

Innanzitutto il candidato Amministratore Delegato Paolo Pagella che nel suo profilo Linkedin si presenta come Chairman e Chief Executive Officer di ApriAmbiente è in realtà liquidatore di detta società che è detenuta da una società oggi in fallimento e da una società il cui fatturato complessivo è inferiore a Euro 100.000.

Ma anche le esperienze pregresse di Paolo Pagella lasciano perplessi: partner di una management company di un piccolo fondo di investimento privato per meno di due anni e prima, “program director” sempre per meno di due anni di una società di investimenti e consulenza finanziaria.

Gli altri candidati proposti dalla Citta di Torino appaiono ancora più deboli, privi di esperienza nel settore e soprattutto con nessuna esperienza in società con dimensioni e complessità paragonabili a quelle di Smat

Viene quindi spontaneo chiedersi: chi ha suggerito al Sindaco Appendino questi nomi?

Non esistevano sul mercato profili più adeguati?

Non era possibile rivolgersi ad una società di cacciatori di teste?

Se il Sindaco Appendino non ne conosce, gliene posso segnalare tra Torino e Milano più di una che per professione si occupano di trovare figure apicali nelle società per azioni di medie grandi dimensioni.

Ma ancor più strano in questa partita il comportamento del PD.

A tre giorni dalla assemblea di Smat, in palese violazione delle norme statutarie (che prevedono che le liste con i nomi dei candidati debbano essere presentate quindici giorni prima della data dell’assemblea) non sono ancora stati designati dagli enti territoriali diversi dal Comune di Torino (prevalentemente guidati da giunte targate PD) i due componenti del consiglio di amministrazione di loro spettanza.

Si parla di Romano ex amministratore delegato, su cui pende però una possibile causa di ineleggibilità per contrasto con le norme della legge Madia, mentre l’indicazione del secondo candidato appare in alto mare.

Se gli enti territoriali non dovessero presentare due candidati, l’assemblea dovrà essere rinviata, fermo restando che il deposito tardivo delle liste dei candidati renderebbe impugnabile l’eventuale delibera della assemblea.

Sarebbe una grave sconfitta per la politica tutta, un serio problema per Smat e si aprirebbero scenari inquietanti.

Se non fosse una situazione seria e preoccupante verrebbe da dire: ma di che cosa ti preoccupi, questa è la politica. Ecco appunto questo è il problema: la politica (senza distinzioni tra PD e 5Stelle) sta offrendo l’ennesima prova di incapacità a gestire il bene pubblico”.

Alberto Morano