L'anoressia ed un regista : intervista con Patrice Makabu

edfhhhhIn Italia l’anoressia ha avuto un notevole incremento fin dagli anni 90; oggi si manifestano circa 8500 nuovi casi all’anno con una percentuale bassa di maschi, che si aggira intorno al 10% ed è causa di morte per circa 3200 persone all’anno.

E’ un disturbo molto subdolo, poiché il paziente, nella maggior parte dei casi non ha consapevolezza della sua malattia, almeno nelle fasi iniziali e non ritiene di dover chiedere aiuto anzi, sovente, lo rifiuta. Questo rallenta la possibilità di poter disporre di una diagnosi precoce, ritardando la guarigione e creando grandi disagi non solo al paziente, ma anche alle persone che gli sono vicine, in particolare la famiglia coinvolta dalla sofferenza del proprio congiunto, con risvolti sociali non indifferenti. Un ruolo fondamentale, nel difficile  compito di giungere a una diagnosi precoce è dei medici “sentinella”, ovvero quelli di base, i pediatri e i ginecologi che, per primi hanno la possibilità di rendersi conto del disagio, sovente ben occultato, del loro paziente.

L’utilizzo dei social, ormai diffuso in ogni fascia d’età, e la progressiva perdita di rapporti interpersonali  con particolare rilievo dell’allentarsi dei legami familiari, sono  fra i principali responsabili del  dilagare del fenomeno.

Ne parliamo con Patrice Makabu, giovane regista torinese che ha dedicato un “corto” a tale malattia con l’intento di sensibilizzare quante più persone possibile alla tematica del disagio giovanile nei confronti del cibo, con tutto quel che ne consegue.

"Come ha cominciato ad interessarsi al mondo cinematografico?"

"La mia attività artistica è cominciata nel 1999 come web designer ed internet advertising developer, ed ho contribuito alla creazione dei primi w-space su commessa per affermate realtà aziendali italiane ed estere, soprattutto in Spagna, curando oltre al design, il posizionamento e la creatività pubblicitaria coordinata. Per quel che riguarda la regia, ho esordito aiutando un regista teatrale a Firenze. Un bravo professionista, una persona comunque che disponeva di una compagnia capace di allestire spettacoli molto interessanti. Purtroppo doveva assentarsi sovente lasciando a me il compito di aiutarlo a sbrigare numerose incombenze importanti, che mi prendevo in carico volentieri”.

egggee“Ero rimasto subito affascinato da quel mondo, ero molto giovane ed ho avuto modo di coltivare una discreta esperienza, dovendomi occupare di lavori differenti. In numerosi spettacoli il compito più importante, il più pesante specie all’inizio, ovvero la coordinazione dell’allestimento globale del lavoro, toccava a me, comunque ero entusiasta di svolgerlo. Poi sono stato costretto ad abbandonarla temporaneamente, ed ho riscoperto quest'attività in un secondo tempo nei video, nei cortometraggi e nelle produzioni audiovisive. Contemporaneamente  mi sono trovato nel dover rappresentare una condizione drammatica dell'essere umano: quella della disabilità".

"Si tratta di un problema che è sempre esistito ed io, avendo una certa propensione per la fotografia e la cinematografia, ho voluto analizzare e rappresentare. È stato di aiuto un mio conoscente che, a seguito di un incidente d'auto, purtroppo, è rimasto disabile. Dapprima avevo intenzione di intervistarlo, ma ho trovato la semplice intervista molto limitante, allora gli ho proposto un lavoro diverso e così, da questa ispirazione, è nato un corto”.

Un altro corto è dedicato all'anoressia, un filmato dal titolo:" A letto senza cena", il cui successo dimostra la buona realizzazione e il grande interesse del pubblico con 300-400 costanti visualizzazioni quotidiane: me lo può descrivere?

"E' un lavoro in cui si narra in estrema sintesi, ma con grande efficacia, la storia di una ragazzina sulla strada dell’anoressia; viene mostrato l’iter che questa percorre, sotto gli occhi sgomenti di una famiglia che tarda a comprendere, come in effetti avviene nella realtà, la tragedia cui costei va incontro. E' un filmato breve, ma dal ritmo incalzante in cui ho cercato di concentrare, mostrandole al pubblico cosa possa succedere in una famiglia in cui una figlia scivola lungo la china dell'anoressia,tratteggiando le emozioni sia di colei che si ammala e quelle dei familiari. Il corto è visibile su youtube al seguente link:  https://www.youtube.com/watch?v=1TNOyKeriS0&t=4s ". 

Patrice Makabu é un artista conosciuto in ambito nazionale, oltre che per le creazioni di design, anche grazie alle interessanti campagne di sensibilizzazione su temi sociali e ad alcuni flash mob apprezzati per originalità, ricerca e creatività che hanno avuto larga diffusione attraverso il web.

Ha una grande personalità che, unita ad uno stile unico e riconoscibile per eleganza e linearità, lo hanno portato ad occuparsi non solo di fotografia, ma anche di pittura e scultura. Ha realizzato installazioni, allestimenti speciali sino alla creazione di accessori moda rivolti al collezionismo privato, fino ad approdare alla regia di cortometraggi e spot, che, come detto, lo vedono impegnato nel sociale con idee che trovano rapidamente grande accoglimento diventando attualmente tra le più cliccate sul web.

I suoi scatti fotografici sono richiesti in ambito pubblicitario e, dal 2009 Patrice Makabu ha riorganizzato le proprie attività abbandonando quasi completamente il web design, spostandosi nell' advertising production e design creations, collaborando con agenzie operanti nel settore in qualità di supervisor e, in seguito, diventando personalmente un punto di riferimento per un' élite che non vuole rinunciare all' esclusività. Patrice Makabu si vede protagonista nella creazione di contest e studio di progetti che arricchiscono il panorama della creatività pubblicitaria dal design di accessori e gadget sino agli eventi specifici per il product launching, partendo dallo sviluppo del marchio.

Grazie ad una formazione in materie umanistiche è considerato  un artista a trecentosessanta gradi ed unRGHBTT abile comunicatore, seguito da un folto pubblico  che può seguire i suoi lavori grazie alla collaborazione con importanti testate giornalistiche, attraverso le quali propone i suoi interventi che nel tempo sono stati presentati e condivisi attraverso i social network più conosciuti ed alcuni blog internazionali.

Patrice Makabu insieme ad alcuni tra gli stilisti dei più famosi brand italiani della moda e del design, partecipa con le sue originali proposte ad alcune iniziative come "Il Natale dei cento alberi d' autore" ed altri eventi a scopo benefico di rilievo nazionale, che lo vedono impegnato in esercizi di stile senza precedenti.

Un artista in ascesa, dunque, meritevole di attenzione, in particolare il suo blog in cui denuncia il pericoloso uso strumentale della rete, dove vengono immesse pericolose informazioni sui metodi per dimagrire in maniera patologica e divenire anoressici. Una meritevole azione di denuncia e contrasto che può essere di aiuto, non solo per le persone tentate dal digiuno patologico, ma anche per le famiglie che debbono aiutare le persone afflitte da tale patologia. 

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Articolo pubblicato il 11/08/2017