Torino - Inizia la sostituzione etnica nel mondo del lavoro
Foto di repertorio (ilgiornale.it)

Assunzione di immigrati al posto degli Italiani: permessi di soggiorno con la complicità del Prefetto di Torino?

Su richiesta di alcune aziende e cooperative Piemontesi, il Prefetto di Torino ha chiesto alla commissione territoriale di esaminare le nuove domande di protezione avanzate dai profughi alla luce della loro situazione lavorativa attuale. Pertanto, gli extracomunitari, che si erano visti respingere le domande d’asilo non avendone i requisiti richiesti, hanno ottenuto in un secondo momento i documenti necessari per rimanere in Italia. 

Per tutti la formula scelta è stata quella della protezione umanitaria della durata di due anni, una forma residuale per quanti non hanno diritto allo status di rifugiato. Questo apre un nuovo procedimento che potrebbe essere adottato anche da altre città Italiane per facilitare la concessione dei permessi di soggiorno per “percorsi di integrazione sociale attraverso gli inserimenti lavorativa” a persone che altrimenti non l’avrebbero ottenuto. 

"Un atto che riteniamo scellerato e pericoloso - ci hanno detto Luigi Cortese di Forza Nuova Piemonte e Valerio Arenare del Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani (SINLAI) - che porterà a regalare il permesso di soggiorno ad un numero consistente di extracomunitari nelle varie città Italiane, dando il via ad una vera e propria sostituzione etnica nel mondo del lavoro ed, inoltre, si rischierà di concedere permessi di soggiorno anche a “falsi” lavoratori che, come la storia recente ci insegna, in Italia non sarebbe una novità". 

Si ricordano, a tal proposito, le numerose indagini nei confronti di aziende, in particolar modo coop, che rilasciavano falsi contratti di lavoro per far ottenere permessi di soggiorno ad extracomunitari; molte di queste indagini hanno portato all’arresto di diversi "pseudo imprenditori". Nonostante questo, il fenomeno che, in modo particolare al sud Italia, registra centinaia di nuovi contratti di lavoro falsi anche negli ultimi mesi, è ancora presente.

"In un paese in cui il livello di disoccupazione è altissimo, e la crisi economica sta letteralmente soffocando le famiglie Italiane - insistono i nostri due interlocutori -  questo escamotage della Prefettura di Torino, che di fatto favorirà l’inserimento lavorativo degli extracomunitari a danno dei cittadini Italiani, rappresenta l’ennesimo colpo basso da parte delle Istituzioni nei confronti di tutti i disoccupati Italiani, disperati perché non riescono a trovare lavoro e per tutti i giovani in attesa di prima occupazione che perdono, giorno dopo giorno, fiducia nel futuro che li attende". 

Cortese e Arenare hanno manifestato ferma decisione contro un provvedimento che rischia di introdurre ulteriori tensioni sociali introducendo la sostituzione etnica nel lavoro:

"Nei prossimi giorni invieremo una lettera di protesta a tutte le Prefetture delle principali città Italiane nonché al Ministro del Lavoro e al Ministro degli Interni per chiedere l’annullamento di questa disposizione del Prefetto di Torino". 

In chiusura Forza Nuova e SINLAI hanno ribadito come non sia possibile

"tollerare che in questo paese pieno di falsi buonisti e di benpensanti per convenienza, ci sia un impegno costante, anche a costo di stravolgere norme e regolamenti, per riconoscere i diritti degli extracomunitari senza accorgersi che chi sta perdendo ogni diritto è solo ed esclusivamente il popolo Italiano. Il lavoro è un diritto e in Italia deve essere un diritto per gli Italiani!".

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 11/08/2017