Festival dei Saraceni. Domenica 20 agosto ore 21.00

Bastia Mondovì – Chiesa di San Fiorenzo

Il festival dei Saraceni prosegue il suo prestigioso cammino con una serata interamente dedicata al Jazz


a taste of duke


Things Ain’t What They Use To Be

Just Squeeze Me

In A Sentimental Mood

Smada / Night Time / Caravan

Love You Madly

Don’t You Miss You at All (Melancholia)

I Ain’t Got Nothing but the Blues

Cotton Tail

Heaven

Tap Dancer Blues

Satin Doll

Come Sunday

I’m Beginning to See the Light

Stefano Goia Jazz Trio

Stefano Goia, chitarra

Enrico Ciampini, contrabbasso

Nicholas Remondino, batteria


guest star: Silvia Bocca

A TASTE OF DUKE




La presentazione di Stefano Gioia

Duke Ellington è certamente una delle personalità più autorevoli di tutta la storia del jazz. La sua influenza, tuttavia, è stata così forte da superare i confini del semplice genere musicale; è più corretto, dunque, parlare di Ellington come di un pilastro della musica del XX secolo. Compositore estremamente prolifico, arrangiatore, pianista, bandleader e uomo dalle spiccate doti manageriali, ha saputo raggiungere livelli di ricercatezza prima sconosciuti in ambito jazzistico, nell’arco di una lunga e intensa carriera all’insegna del continuo rinnovamento. Parte del merito va riconosciuta alla sua strabiliante orchestra, nonché al sodalizio artistico con un altro arrangiatore/compositore di grande rilievo: Billy Strayhorn.

Il tanto sapiente quanto innovativo utilizzo dei timbri strumentali rende la musica orchestrale di Ellington solenne e raffinata al tempo stesso, un modello per tutti gli arrangiatori delle generazioni successive.

La stessa eleganza che permea queste pagine si riscontra anche in quello che potremmo definire il repertorio “cameristico” del compositore: la sua discografia come pianista in piccole e medie formazioni è infatti molto ricca; basti pensare alle numerose incisioni al pianoforte solo, al celebre disco Money Jungle, registrato in trio insieme a Charles Mingus e Max Roach, o alle collaborazioni con altre grandi icone del jazz, come Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, John Coltrane, Coleman Hawkins e molti altri.

Il trio di Stefano Goia prende ispirazione, sia nella scelta del repertorio sia nell’arrangiamento dei brani, proprio da questa dimensione più intima del compositore e della sua musica, che viene così valorizzata dal suono morbido della chitarra semiacustica e da una sezione ritmica molto attenta alla dinamica.

Sarà ospite della serata la cantante Silvia Bocca, che interpreterà insieme al trio o accompagnata dalla chitarra di Goia alcuni dei brani vocali più ispirati di Ellington.


Le biografie


Stefano Goia inizia lo studio della chitarra classica con il M° Ignazio Viola presso il Civico Istituto musicale di Alba. Nel 2011 viene ammesso al Conservatorio Statale Ghedini di Cuneo, dove consegue i diplomi accademici di I (110/110) e II livello (110/110 e lode) sotto la guida del M° Davide Ficco.

Nel corso degli anni di studio, frequenta corsi e master tenuti da artisti internazionali, quali Giulio Tampalini, Matteo Mela, Lorenzo Micheli, Andrew Zohn, Jeffrey McFadden e Fabrizio Giudice.

Parallelamente al percorso classico coltiva la propria passione per il jazz, studiando con chitarristi di rilievo nel panorama nazionale (Paolo Milano, Alessandro Chiappetta, Bebo Ferra, Garrison Fewell) e suonando nelle più svariate formazioni.

Sia in veste di solista classico, sia come membro di ensemble jazz, si esibisce in numerose rassegne musicali e festival: Six Ways (Torino), Aperitivi in Jazz del Teatro Carlo Felice (Genova), Intorno alla Chitarra (Alba), Concerti in San Secondo (Asti), Mondovì Musica, Barolo in Jazz e Novara Jazz.

Nel 2013 apre il concerto di Enrico Rava al Festival jazz Confusioni al Buio (Alba). Da considerare anche la sua esperienza come chitarrista ritmico e solista di diverse big band. Dal 2011 collabora con l’associazione Macramè, compagnia teatrale cuneese, per la quale scrive ed esegue musiche inedite in occasione delle loro rappresentazioni. Nel 2016 lo spettacolo 9.04 vince il premio per il miglior allestimento musicale e visivo in occasione del concorso nazionale Premio Folle d’Argento. Dal 2009 svolge attività didattica in scuole private e dal 2014 ricopre il ruolo di docente di chitarra classica e jazz presso la Scuola Comunale di Musica di Mondovì e la Scuola Intercomunale di Musica Luigi Vizio.

Enrico Ciampini inizia con il basso elettrico e, dopo varie esperienze musicali, la passione per il jazz lo conduce al contrabbasso. Dopo i primi studi da autodidatti si perfeziona a Torino sotto la guida di Furio Di Castri e successivamente frequentando i seminari di Genova con Ray Brown. A partire dagli anni Ottanta è attivo sulla scena torinese e in particolare al club Capolinea n. 8, dove suona nella ritmica fissa del locale dal 1985 al 1990, accompagnando vari solisti come Andrea Pozza, Antonio Faraò, Gianni Basso, Flavio Boltro, Dave Pike, Larry Nocella. Altre esperienze successive lo portano a collaborare con Bob Mover, Franco Cerri, Sergio Fanni, Renato Sellani, Lars Moller, Massimo Faraò, Carlo Atti, Emanuele Cisi, Walter Bishop jr., Jimmy Cobb, Bobby Durham, Pascal Michaux e a rappresentare l’Italia al festival di Lubiana con il pianista Gianni Negro.

Nel 1994 partecipa all’EuroJazzFestival di Ivrea con la pianista Cinzia Gizzi e il batterista Giuliano Pescaglini. Nel 2004 con il sassofonista Fulvio Albano effettua una tournée in Vietnam, esibendosi al Teatro dell’Opera di Hanoi e di Hue. Attualmente è impegnato in diverse formazioni collaborando con il trombettista Ken Sharf, con i sassofonisti Fulvio Albano e Claudio Chiara, il clarinettista Alfredo Ferrario, con i pianisti Marcello Picchioni, Paolo Alderighi, Fabio Gorlier, con le cantanti Elisabetta Prodon e Barbara Riamondi, con i batteristi Alessandro Minetto, Marco Breglia, Massimo Caracca e con i chitarristi Max Gallo e Stefano Goia.

Nicholas Remondino inizia gli studi musicali presso l’Istituto Civico di Musica “Giuseppe Verdi” di Asti e successivamente si iscrive all’Accademia di Musica Moderna di Torino (2009-2015), dove frequenta il corso accademico di batteria pop/rock/jazz del Maestro Furio Chirico e i corsi complementari di armonia e ear training.

A partire dal 2014 segue il corso complementare di canto e tecnica vocale come allievo di Liliana Di Marco, con la quale svolgerà anche il Laboratorio di kinesiologia legato all’apprendimento e alla performance artistica.

Negli stessi anni frequenta le lezioni di musica d’insieme e partecipa a master di strumento e concerti organizzati dall’accademia. In parallelo agli studi è elemento stabile nel progetto Carillon, band alternative rock con la quale nel 2014 si aggiudica il premio del concorso “Una canzone per il ragazzo Invisibile” indetto dalla Indigo Films per il lungometraggio Il Ragazzo Invisibile regia del Premio Oscar Gabriele Salvatores. Sempre nel 2014 si iscrive al corso di Big Band alla Casa della Musica di Portacomaro diretto dal sassofonista Gianni Virone, partecipa al workshop Jazz on the rocks organizzato dal Fabio Giachino Trio e frequenta il workshop REKA a opera del compositore Yuval Avital nell’ambito della manifestazione MITO Festival. Dal 2015 frequenta i corsi del Siena Jazz, prima come corso pre-accademico (2015) e successivamente come corso AFAM del Siena Jazz University (2016), corso di Laurea triennale di musica jazz. In parallelo svolge suona con diverse formazioni, spaziando, nei generi e nelle forme musicali, dal jazz tradizionale alla musica improvvisata e sperimentale, dalla musica elettronica all’alternative rock, in progetti che vedono la realizzazione in sessioni in studio di registrazioni e varie produzioni discografiche.

Silvia Bocca ha iniziato la sua carriera artistica in tenera età, partecipando nel 2000 al Chorusmile, coro di voci bianche diretto dal Professor Enrico Miolano, con cui ha inciso diversi dischi per bambini, con la collaborazione del Maestro Mattia Sismonda. Il vero percorso di studi musicali è iniziato nel 2009, quando Silvia si è iscritta alla scuola APM (Alto Perfezionamento Musicale) di Saluzzo, per seguire lezioni private in canto moderno e un laboratorio jazz con Chiara Rosso e Sergio Di Gennaro.

Nel 2014, al fine di migliorare la propria dizione e la presenza scenica prende parte alla Compagnia del Marchesato di Saluzzo, una compagnia teatrale del Saluzzese. Nello stesso anno Silvia collabora come corista alla registrazione del disco Window Shop of Love. Nel corso degli anni ha partecipato a numerosi concorsi locali e nazionali, tra cui il festival di Moncalvo in canto e il Goldendisc di Livorno.

Collaborazioni musicali: I The Jaser, i The Crossroads, numeri duo di cantautori italiani e nel 2015 con i Kite of the Peace con cui ha svolto un tour in Brasile. Nel maggio del 2016, ha partecipato all’incisione del disco Moods insieme a musicisti del calibro di Tiziana Ghiglioni, Luigi Martinale, Flavio Boltro, Tino Tracanna, Mauro Battisti e Paolo Franciscone.

Nell’ottobre del 2016 Silvia ha ottenuto la laurea di I livello in Canto Jazz al Conservatorio Ghedini di Cuneo, seguita da insegnanti di fama nazionale come Danila Satragno, Tiziana Ghiglioni, Barbara Raimondi, Luigi Bonafede, Luigi Martinale, Bruno Mosso, Riccardo Zenia, Riccardo Fioravanti e molti altri. Attualmente Silvia frequenta il primo anno di Biennio in Canto Jazz al Conservatorio Ghedini di Cuneo e il secondo anno della Triennale in Musicoterapia di Torino.

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Articolo pubblicato il 17/08/2017