Europa. Il buonismo è l’ultimo rifugio delle canaglie!

L’uomo comune che non trae vantaggio dai sofismi della politica, invoca la tolleranza zero.

E’ appena successo a Barcellona con il cinico rituale che ormai è divenuto una consuetudine. Al momento di scrivere le fonti governative spagnole annunciano il tragico bilancio di 13 morti accertati, oltre 80 feriti, di cui 15 in gravi condizioni, tra cui molti bambini.

Il panico è visibile dalle riprese televisive, oltre che dalle testimonianze rese dai presenti all’eccidio.

Ma prima di Barcellona è successo più volte in estate a Parigi e prima ancor sempre a Parigi, Berlino, Londra, Stoccolma e Nizza e in casi solati, apparentemente meno eclatanti.

Che emerga una rivendicazione ufficiale da parte del  mondo islamico, o no, le origini sono comuni. Gli autori delle stragi o degli attentati isolati, sono mussulmani, di ogni latitudine o provenienza geografica, più o meno disturbati mentali, che in ogni situazione erano già stati segnalati o denunciati dai loro stessi congiunti o, come nel caso di Barcellona, già arrestati, ma poi prontamente rilasciati.

Sono persone che la pingue Europa , accoglie, mantiene e tollera in tutto quel che fanno e dicono, a differenza dei cittadini natii che se non pagano il biglietto del tram, o peggio ancora una tassa, vendono additati al pubblico disprezzo.

L’Europa dei burocrati e dei parlamentari, senza potere che bivaccano tra Bruxelles e Strasburgo senza produrre legislazioni positive  in materie essenziali, come il lavoro e la sicurezza sociale che tante cure meriterebbero, non si comportano così per caso.

Si è riscontrato nei giorni scorsi, nonostante le reiterate denunce di alcuni, come l’Italia abbia per anni, costruito un buonismo aggrovigliato per incrementare il sordido mercato della solidarietà pelosa ove mafia, malavita ed eversione hanno prosperato per anni.

I francesi, alfieri delle primavera araba con il disinvolto Sarko, hanno scatenato il putiferio in Libia per poi cercare di accaparrarsi il petrolio. Politica oggi seguita da Macron.

Ma tutto ciò potrebbe  passare in secondo piano, se il cittadino indifeso che si trova in balia di giochi ad altissimo livello o a colpevoli omissioni dei governi, non rischiasse la vita, in momenti che avrebbe voluto spensierati.

Il buonista di turno o il vescovo neghittoso che presenzia accorato alla fine dei ridicoli digiuni di chi poi ordisce morte ed attentati, ci risponderanno che le migliaia di mussulmani che continuano ad essere lautamente ospitati nel vecchio continente sono persone per bene.

Per molti sarà vero, ne siamo convinti. Ma purtroppo la zizzania va estirpata, senza che chi ci governa continui a nascondersi dietro la foglia di fico del rispetto religioso e della tolleranza. Foglia dietro la quale si compiono i più luridi intrallazzi a danno delle potenziali vittime sacrificali.

Prima che sia troppo tardi, i governi europei dovrebbero intervenire, non solo con azioni di pronto intervento, ma cercando di evitare che il bubbone islamico germogli e si espandi. Con espulsioni mirate e preventive, ad esempio.

Tolleranza zero è la voce univoca che ascoltiamo parlando con la gente comune, la più esposta.

Quella che cammina nei viali, che usa i mezzi pubblici per  recarsi al lavoro, che sosta nei caffè, con il rischio effettivo di essere squartata dalla auto killer di islamici disturbati mentali o terroristi che siano.

Domani dovremo assistere ai soliti piagnistei di capi di stato onanisti o di politicanti stomachevoli?

Ne abbiamo ormai abbastanza!

 

 

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Articolo pubblicato il 18/08/2017