Venaria Reale (TO) - “In cammino per il mondo per sconfiggere la malattia”

All'inQubatore Qulturale la mostra fotografica di Mauro Beccaria

Mauro Beccaria ha sempre voluto viaggiare: fin da piccolo si nutriva di storia e geografia per conoscere il mondo all’esterno delle mura scolastiche. Dopo la scoperta della malattia, questa voglia diventa inarrestabile e si trasforma in un’essenziale fonte di vita. Il nemico, un emangiotelioma, non è stato capace di fermarlo e, poco dopo la prima terapia, Mauro e la moglie Angelica si regalano un breve cammino in Trentino.

Ed è lì che tutto ha inizio: tra l’incredulità dei medici e l’ansia di Angelica, Mauro continua a viaggiare. Prima le nostre belle Alpi, la Liguria e la Costiera Amalfitana.

Poi arriva il momento di lanciare il cuore oltre l’ostacolo: Budapest. L’Ungheria è il primo di una lunga serie di viaggi che lo porta a toccare 25 paesi in 5 anni. Dopo l’ultima chemioterapia parte alla scoperta dell’India, poi va in cerca di ossigeno ad alta quota: prima il campo base Everest, poi la vetta del Kilimangiaro, il monte Fuji, la Kore del Kailash, l’Alta Via n. 1 e 2, le Alpi marittime, la cima del Licancabur in Bolivia e infine, ultima fatica, l’Aconcagua a 7.000 m nella Ande.

I medici dell’Istituto di Candiolo lo sostengono nelle terapie e anche nella sua voglia di conoscere il mondo: ad ogni controllo con buon esito, la domanda di rito è «dove andiamo questa volta?».

Questi viaggi a piedi, molto spesso in solitaria, fanno salire la qualità della vita e con essa anche l’umore; dopo ogni rientro, si sente meglio, fino al giorno in cui anche i medici confermano le sue sensazioni: “remissione della malattia“. Una frase che fa allargare un grande sorriso sul suo viso.

Ed ecco che oggi questo eterno viaggiatore nutre il bisogno e il dovere di condividere con gli altri la sua esperienza e i suoi viaggi attraverso una mostra fotografica che l’inQubatore Qulturale ha voluto fortemente ospitare.

L'esposizione racconta i suoi lunghi viaggi a piedi nel mondo, la sua voglia di vivere e il suo desiderio di continuare a lottare contro la malattia, dimostrando tutta la sua gratitudine all’Istituto di Candiolo, capace di restituirgli la speranza. Un inno alla vita, che sia di aiuto e stimolo a chi, come lui, ha attraversato o sta attraversando la malattia.

Attraverso la mostra si sosterrà la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: i fondi ricavati dalla vendita delle fotografie saranno devoluti proprio all'Istituto di Candiolo. Qui l’intervista che la nostra redazione gli ha dedicato: http://www.inqubatorequlturalecoronaverde.it/mauro-beccaria-cura-del-cammino/

 La mostra sarà ospitata dall’inQubatore di piazza Don Tommaso Alberione da oggi 3 settembre, con inaugurazione alle ore 17, fino  24 e potrà essere visitata giovedì e venerdì ore 15/19 e sabato e domenica ore 10/13 e 15/19.

L’ingresso alla mostra sarà libero.

 

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Articolo pubblicato il 03/09/2017