“Waterloo” di Bondarchuk, una pellicola eterna

Alessandro Mella considera il monumentale film “Waterloo” del regista russo Sergej Bondarchuk

Sottopongo ai Lettori di “Civico20News” le considerazioni formulate dall’amico Alessandro Mella sul monumentale film “Waterloo” del regista russo Sergej Bondarchuk (m.j.).


 

Pochi momenti della storia sono rimasti fissati nella memoria collettiva popolare. O per la loro valenza o per le leggende fiorite attorno ad essi.


Senz’altro la battaglia di Waterloo rientra tra questi casi. Sancì il tramonto definitivo del sole napoleonico sorto ad Austerlitz dieci anni prima, un tramonto giocato fino all’ultimo minuto.


Una battaglia, anche tecnicamente, degna del massimo interesse per la sua evoluzione e le circostanze che ne causarono l’esito lungamente incerto fino alla fine. Tanto che, nei due secoli trascorsi, tutti hanno ciecamente cercato la causa della sconfitta dell’imperatore spesso trascurando come numerosi e molteplici furono i fattori che concorsero a causare il tracollo della Grande Armata.


La pioggia che aveva reso il terreno fangoso ed inadatto al tiro dell’artiglieria posticipando di due ore fatali l’inizio dello scontro (impedendo a Grouchy di anticipare il suo arrivo prima dei prussiani di Blücher), gli assalti incoscienti della cavalleria di Ney ai quadrati britannici, la cattiva salute di Napoleone e via discorrendo.


Una panoramica efficace fu offerta, nel 1970, dal regista russo Sergej Bondarchuk con il suo monumentale “Waterloo”.

Un film magnifico, con riprese aeree degli scontri, migliaia e migliaia di comparse in divisa rese disponibili dall’armata rossa che concesse l’impiego, insolito, dei suoi soldati.


Una concessione che fece risparmiare molti rubli alla produzione ma che ebbe un prezzo. Bondarchuk sapeva che le due “guerre patriottiche”, come venivano chiamate in Unione Sovietica le invasioni del 1812 e 1941, erano un potente strumento di propaganda e quindi la valenza del personaggio di Napoleone era notevole.


In molte scene, quindi, il protagonista Rod Steiger calcò la mano e diede spesso all’imperatore i toni e le movenze da dittatore novecentesco.


Atteggiamenti che riprendevano gli stereotipi dei Mussolini ed Hitler visionari ed invasati andando a produrre un effetto di sottile paragone, un parallelismo che mai era dispiaciuto alla propaganda rossa.


Ma al netto di questi dettagli l’interpretazione assunse toni epici nella seconda parte del film, quando la battaglia fu ricostruita magnificamente anche con scene di massa riprese in elicottero grazie alla lungimiranza del produttore Dino De Laurentis.


Il Waterloo del 1970, della durate d’oltre due ore, rimane un capolavoro del cinema di guerra, un kolossal di rare proporzioni anche per merito del cast letteralmente stellare!


Dedicare un pomeriggio a questa pellicola eterna non è evitabile per chi si interessa di storia militare. A tratti parrà, anche grazie alle musiche di Nino Rota, di marciare con i reggimenti sul campo di battaglia fin sotto le mura di Hougoumont.

 

Titolo originale: Waterloo - Paese di produzione: Italia, Unione Sovietica – Anno: 1970 – Durata: 134 min – Colore: colore – Audio: sonoro – Rapporto: 2.20:1 – Genere: epico – Regia: Sergej Bondarchuk – Soggetto: H.A.L. Craig - Sceneggiatura: H.A.L. Craig, Sergej Bondarchuk, Vittorio Bonicelli, Mario Soldati - Produttore: Dino De Laurentiis - Produttore esecutivo: Dino De Laurentiis - Distribuzione (Italia): Euro International Film - Fotografia: Armando Nannuzzi - Montaggio: Richard C. Meyer - Effetti speciali: Vladimir Likhachyov, Giulio Molinari - Musiche: Nino Rota - Scenografia: Mario Garbuglia – Costumi: Maria De Matteis – Trucco: Mikhail Chikiryov.


Interpreti e personaggi: Rod Steiger (Napoleone Bonaparte) - Christopher Plummer (Duca di Wellington) - Orson Welles (Luigi XVIII di Francia) - Virginia McKenna (Duchessa di Richmond) - Gianni Garko (Generale Antoine Drouot) - Dan O’Herlihy (Maresciallo Michel Ney) - Ivo Garrani (Maresciallo Soult) - Philippe Forquet (Generale de la Bedoyère) - Yevgeni Samojlov (Generale Pierre Cambronne) - Charles Millot (Maresciallo Grouchy) - Vladimir Druzhnikov (Generale Gerard) - Jack Hawkins (Generale Thomas Picton) - Ian Ogilvy (Generale DeLancey) - Terence Alexander (Lord Uxbridge) - Michael Wilding (Generale William Ponsonby) - Vasili Plaksin (Generale Peregrine Maitland) -Sergo Zaqariadze (Feldmaresciallo Blücher) - Karl Lyepinsk (Feldmaresciallo Gneisenau) - John Savident (Generale Muffing) - Orso Maria Guerrini (Soldato) - Orazio Orlando (Attendente di Napoleone) - Andrea Checchi (Soldato della Vecchia Guardia) - Veronica De Laurentiis (damigella al gran ballo)

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Articolo pubblicato il 05/09/2017