Ottobre sui generis

Consigli alla visione sui film di genere: ACTION

Molto interessante l'ultimo periodo action nel mondo del cinema, con numerosi titoli di grande o piccolo richiamo che ci portano dritti all'articolo "sui generis" di oggi.

Tralascieremo per dignità i soliti polpettoni pompati ad alto budget come l'ultimo "Fast & Furious 8" o l'ennesimo "Transformers" di Michael Bay, pellicola pseudo-fantascientifica arrivata pur non avendo nè trama nè personaggi al quinto capitolo della saga.

Più che dignitoso è invece "John Wick - Capitolo 2", atteso sequel della saga sul vendicatore urbano interpretato da Keanu Reeves, sul quale per maggiori lumi vi rimandiamo al nostro articolo di Maggio.

Il film mantiene e amplia le premesse del primo film del 2014, co-diretto dall'ex stuntman David Leitch che quest'anno è uscito nelle sale con il suo divertente "Atomica bionda".

Ambientato nei giorni imminenti alla caduta del muro di Berlino, il film vede la bella e tosta Charlize Theron scazzottare tutto quello che si muove sullo schermo assistita dal sempre ottimo James McAvoy.

Una film che è una spettacolare due ore non-stop di scene action, come al solito ben dirette e coreagrafate dal talentuoso coreagrafo che orchestrò le migliori scene action di film come "Il corvo", "Fight club" o "Blade"; soltanto per citarne alcuni.

Non male poi anche il versante "action" sui film super-eroistici, tralasciando ancora (seppur amati e premiati dal pubblico blockbuster) film mediocri come "Batman v Superman", "Suicide Squad" o "Wonder Woman".

Un periodo che per fortuna ha visto l'uscita di alcuni buoni film come "Deadpool", finalmente un film divertito e divertente che non si prende sul serio come altri pseudo-polpettoni pretenziosi sulla scia di "Man of steel" e simili.

Altrettanto ben diretto e sceneggiato e poi "Logan", altro capitolo delle gesta di Wolverine, che (sembra) aver messo fine alla lunga scia di spinoff dedicati all'indistruttibile superuomo interpretato da Hugh Jackman.

Un film a tratti commovente soprattutto per l'insolito ruolo di Patrick Stewart, al solito interprete del "Professor X", ex-leader e mentore degli X-Men qui invece come "spalla malandata" di Jackman, per l'ex professore ormai affetto da demenza senile in un personaggio finalmente più complesso, sia triste che divertente per la sua stanca e vecchia debolezza.

Infine da consigliare è anche il buon "Doctor Strange", interpretato da Benedict Cumberbatch, astro nascente e talento versatile esploso con la serie televisiva "Sherlock", attualizzazione delle opere di Conan Doyle ben più riuscita dei (seppur divertenti) film multimilionari di Guy Ritchie con protagonista Robert Downey Jr.

Un super-eroe dai mistici poteri orientali il cui mondo super-eroistico è ben rappresentato dal talento registico di Scott Derrickson, autore nel 2012 del ben più originale e apprezzabile "Sinister", misterioso e affascinante horror fanta-psicologico interpretato dal sempre bravo Ethan Hawke.

Ma veniamo adesso ai 3 film action di recente uscita al cinema che vi consigliamo oggi per il nostro "Ottobre sui generis".


WAR ON EVERYONE (2016 - John Michael McDonagh)
Ottima prova per il regista e sceneggiatore irlandese John Michael McDonagh, autore con un gusto per il melodramma intriso di ironia dalle sfumature poliziesche.

McDonagh che ricordiamo già nel 2011 con il suo divertente "The Guard", proposto in Italia col titolo idiota di "Un poliziotto da happy hour" (qualcuno tra voi lettori è pregato di spiegarlo) con protagonista uno straripante Brendan Gleeson nel ruolo di un irriverente sergente della polizia irlandese.

Non più ambientato nella sua madre patria ma invece nel New Mexico, il film è un "buddy movie" con il classico elemento di amicizia tra i due protagonisti, sulla scia dei vecchi "Arma Letale" o "48 ore" degli anni '80 e '90.

Sempre carico dell'onnipresente humour cinico e dissacrante del film precedente, abbiamo infatti come protagonisti
Alexander Skarsgård (figlio del famoso Stellan) e Michael Peña nel ruolo di una accoppiata di sbirri poco convenzionale.

Corrotti fino al midollo e fannulloni sul lavoro, la coppia decide di puntare i piedi quando incontra un pericoloso gangster inglese, dovendo proteggere un ragazzino rimasto senza famiglia dalla sua banda di assassini e spacciatori.

Un bel film divertente e spensierato con la giusta dose di dramma e azione come i film di una volta, in compagnia di simpatici protagonisti e villains ben caratterizzati e palesemente plasmati sopra i clichè dei film americani.


OPERATION MEKONG (2016 -  Dante Lam)
Altro autore orientale di lunga data e garanzia di ottimo cinema come i suoi colleghi più famosi John Woo o Tsui Hark.

Di lui ricordiamo negli anni soprattutto l'ottimo fantasy "Tiramisu" del 2002 e i polizieschi action "The Beast Stalker" del 2008 e "The Stool Pigeon" del 2010, mirabili esempio di thriller misto a ottime scene d'azione coreografate e dirette con lo stile solido e inimitabile dall'ultra-cinquantenne regista cinese.

Questa volta ci porta nel cosiddetto "Triangolo d'Oro" asiatico, ovvero il paradiso della droga diviso tra la Birmania, il Laos e la Thailandia.

Rifacendosi a un sanguinoso fatto di cronaca dell'Ottobre del 2011, il cosidetto "Massacro del fiume Mekong", Lam mette in scena un altro poliziesco al cardiopalma dove una squadra d'elite dichiara guerra al mondo dei trafficanti che da sempre operano impuniti nella indifferenza dei governi di quell'area.

Ottime scene cariche di tensione e suspance alternate a frenetici inseguimenti e sparatorie tra i quartieri poveri e malfamati dei sottoborghi asiatici, così come poi nelle fitte foreste dove si nascondono i campi dei più grandi coltivatori di oppio di tutto il globo.

Bravi e "dinamici" i protagonisti della storia, su tutti il celebre Zhang Hanyu nel ruolo del capo della squadra speciale.

Un film che vive per lo più di riprese in esterno con meravigliosi scorci di panorama e agglomerati urbani inquadrati con gran classe dal regista, così come effici e cinetiche tutte le godibilissime sequenze action che intervallano il genere "investigativo" del film in questione.

Per gli amanti del cinema orientale, sicuramente da non perdere.


THE VILLAINESS (2017 - Jeong Byeong-Gil)
Restiamo ancora in oriente spostandoci però nella Corea Del Sud per questo film di criminali e vendetta pieno zeppo di action dall'inizio alla fine, oltre che una storia e dei personaggi niente male che allestiscono un bel quadro di dramma e sentimenti tutto attorno alla bella e brava protagonista, l'attrice Kim Ok-bin.

Un film che si apre con una sequenza di trucido massacro da fare invidia all' "Old Boy" di Park Chan-wook e i "Kill Bill" di Tarantino; per mano di una spietata assassina cresciuta da dei rudi boss malavitosi e recuperata dallo "stato" come arma per la lotta contro il crimine.

Una novella "Nikita" che incontra una "Lady Vendetta" mista alla "sposa" della Uma Thurman che fu, in un mix di scene action che vanno dalla soggettiva in prima persona ai corridoi in laterale simile a un videogioco a scorrimento.

Da non sottovalutare comunque l'approfondimento psicologico e lo spessore drammatico del resto della storia, molto ben bilanciato e alternato all'anima di azione violenta e sanguinaria del resto delle scene più frenetiche.

Ottimo il lavoro del regista nel delineare le motivazioni di questa anti-eroina, madre e moglie e amante e fatale vendicatrice.

Un bigliettino d'amore al cinema di genere con tutti i clichè del caso sul genere di donna e vendetta, amalgamati però in modo gustoso e originale da sembrare nuovi anche se palesemente di derivazione dai classici.

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Articolo pubblicato il 05/10/2017