21-22 settembre 1864: la strage di Torino - La speranza del Piemonte è nella nostra memoria

Domenica 24 settembre, alle ore 16:00, l’associazione piemontesista “Gioventura Piemontèisa” ricorderà le vittime innocenti sotto la lapide di piazza San Carlo

Secondo una ormai consolidata tradizione, l’associazione piemontesista “Gioventura Piemontèisa”, nel mese di settembre, coordina una commemorazione delle vittime delle “giornate di sangue” di Torino del 21 e 22 settembre 1864, con iniziative che si svolgono in piazza San Carlo, dove una lapide commemorativa dal testo non corretto concentra tutte le vittime, e dove il monumento a Emanuele Filiberto porta ancora i segni dei proiettili sparati sulla folla inerme.



Quest’anno, “Gioventura Piemontèisa” comunica che la commemorazione delle vittime delle giornate di sangue di Torino del 1864 si terrà alle ore 16:00 di domenica 24 Settembre, sotto la lapide in Piazza San Carlo.


Il comunicato prosegue ricordando che i luttuosi avvenimenti delle giornate di sangue di Torino del 21-22 Settembre 1864, conseguenti all’annuncio del trasferimento della capitale a Firenze sono ancora oggi minimizzati o distorti.


Citiamo testualmente:


«All’epoca accadde che, alle civili proteste dei cittadini, i carabinieri, la polizia e l’esercito risposero sparando sulla folla, uccidendo 52 persone - fra le quali due donne e 34 ragazzi sotto i venticinque anni - e ferendone quasi duecento.


I testimoni che rivelarono la realtà dei fatti vennero eliminati e diversi dimostranti arrestati furono successivamente deportati in Sudamerica e arruolati a forza per combattere e morire in Paraguay.


Si trattò del culmine dell’attività antipiemontese del neonato stato italiano, che mirava a ridimensionare il Piemonte e a relegarlo a provincia periferica.


Ormai da un trentennio i cittadini e le associazioni commemorano ogni anno quel raccapricciante eccidio di piazza, in risposta al tentativo di cancellarlo dalla memoria e per esigerne il ricordo e il rispetto. Da alcuni anni l’iniziativa è coordinata da Gioventura Piemontèisa.


Nell’occasione, per ovviare in parte alla “damnatio memoriae” di questi anni, verrà chiesto il ripristino della stele commemorativa al Cimitero - misteriosamente scomparsa - e l’individuazione del luogo di sepoltura di quelle vittime dimenticate, non senza rinnovare la richiesta alle forze dell’ordine e all’esercito, che furono esecutori materiali di quella carneficina, di presentare le scuse ufficiali alla Città di Torino e ai Piemontesi.


Tutta la popolazione, di qualsiasi idea politica, è invitata a partecipare e a non dimenticare».


Mi associo con forza a quest’ultima frase: da anni intervengo a queste commemorazioni e mi ha sempre colpito il disinteresse ormai inveterato dei torinesi per questo episodio, anche quando ne vengono a conoscenza dai volantini distribuiti oppure dialogando con qualche partecipante. Per questo motivo mi pare da sottolineare la frase che conclude il volantino di “Gioventura Piemontèisa”: La speranza del Piemonte è nella nostra memoria.


Appuntamento quindi domenica 24 Settembre, in Piazza San Carlo, alle ore 16:00, sotto la lapide commemorativa!

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Articolo pubblicato il 19/09/2017