Ryanair, i piloti rifiutano il bonus.

L'azienda annulla l'incontro convocato dall'Enac domani. Antitrust apre istruttoria.

 

I piloti di Ryanair respingono la proposta del bonus in cambio della rinuncia a 10 giorni di ferie e danno all’azienda un ultimatum a venerdì mattina per accettare le loro richieste. Queste includono contratti di assunzione locali e non più irlandesi dal primo gennaio 2018 e un miglioramento delle condizioni di lavoro.

E’ quanto preannuncia la stampa belga che ha preso visione di una lettera dei rappresentanti dei piloti delle 17 basi europee della compagnia aerea, incluse quelle di Zaventem e Charleroi. Intanto l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha appena ricevuto da Ryanair la comunicazione sull’impossibilità del vettore a partecipare alla riunione convocata domani dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, a “causa degli impegni correlati alla gestione delle recenti cancellazioni e alla tutela dei diritti dei passeggeri”.

Ryanair ha confermato disponibilità all’incontro per i primi giorni di ottobre e ha assicurato che adempirà a tutti gli obblighi previsti dal Regolamento Comunitario a tutela dei passeggeri.

L’Autorità Antitrust ha aperto oggi un procedimento istruttorio nei confronti del vettore aereo irlandese Ryanair per presunte pratiche commerciali scorrette in violazione del Codice del Consumo. 

In particolare, l’Antitrust contesta che “le numerose cancellazioni dei voli effettuate o da effettuarsi nelle prossime settimane, secondo quanto riportato da notizie stampa, potrebbero configurare una violazione dei doveri di diligenza di cui all’art. 20 del Codice del consumo, nella misura in cui sarebbero in larga misura riconducibili a ragioni organizzative e gestionali già note al professionista, quindi non a cause occasionali ed esogene al di fuori del suo controllo, causando notevoli disagi ai consumatori che avevano da tempo programmato i propri spostamenti e già prenotato e pagato il relativo biglietto aereo”.

A ciò si aggiunge “un secondo profilo di contestazione, riguardante il tenore e le modalità delle informazioni con le quali Ryanair ha informato i passeggeri della cancellazione dei voli e ha loro prospettato le possibili soluzioni (rimborso o modifica biglietto), che potrebbero essere idonei a indurre in errore i consumatori circa l’esistenza e quindi l’esercizio del loro diritto alla compensazione pecuniaria previsto dal Reg. CE 261/04 proprio in caso di cancellazione dei voli”.

 

ANSA

 

 

 

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Articolo pubblicato il 20/09/2017