MIRO’ sogno e colore a Palazzo Chiablese.

A Torino la mostra dal 4 ottobre al 14 gennaio 2018.

Mirò sogno e colore è la mostra dedicata al grande artista catalano, che propone un lungo viaggio attraverso un particolare periodo della vita del maestro spagnolo, quello degli ultimi trenta anni di attività.

Mirò, artista insieme trasgressivo per i suoi tempi e poetico, ha rivoluzionato i codici pittorici dell’arte contemporanea, è da sempre caro al pubblico, che qui può ammirare cento opere  che provengono dalla collezione della Fundaciò Pilar i Ioan Mirò di Maiorca, seguendo un attento percorso curatoriale che va dalla genesi del suo cammino artistico sino alla produzione matura.

Questa mostra itinerante, ospitata a Bologna e ora a Torino, offre una serie di chiavi di lettura che permettono di accostarsi allo spirito e al pensiero dell’artista. In questo contesto, non è possibile parlare del maestro catalano senza evidenziare quanto fosse legato alle proprie radici e alla propria identità.

Nell’evoluzione dei suoi metodi di lavoro è evidente l’influenza delle principali avanguardie del Novecento e dell’indole Antiartistica dei movimenti dadaista e surrealista, prodromo del suo eccessivo avvicinamento all’espressionismo astratto americano e all’arte orientale.

Questa mostra consente di esplorare gli spazi creativi di Mirò nell’isola di Maiorca, un rifugio di estrema importanza per l’artista, da sempre cercato, quale contesto perfetto per lavorare, un vero giardino fertile per le sue ispirazioni dell’ultima fase della carriera a Maiorca dal 1956 al 1981.

Lo spazio espositivo  è diviso in 5 grandi sezioni diverse ma complementari: sono qui riuniti i pezzi realizzati a Maiorca negli anni della piena maturità dell’autore, il periodo meno noto ma più innovativo della sua vita.

Prima sezione : Radici. L’artista scelse di vivere a Maiorca, quale sfondo perfetto per la sua creatività e fonte di ispirazione.

Seconda sezione: principali influenze artistiche di Mirò. Per Mirò la poesia fu un costante impulso emotivo, di primaria importanza. Al pari della pittura e della poesia, l’estetica e la filosofia orientali attirano il maestro che ne fa fonte di ispirazione.

Terza sezione: Maiorca. L’isola è l’ambiente creativo. Agli inizi degli anni cinquanta Mirò vuole coronare il suo sogno: avere un laboratorio dove poter esercitare il suo lavoro e nel 1956 stabilisce la sua residenza permanente a Maiorca. Qui l’artista trova un mondo lontano e primitivo che lo porta a creare fantastici dipinti ibridi.

Quarta sezione: la metamorfosi plastica. Dal 1955 al 1959 Mirò accantona la pittura per dedicarsi esclusivamente alla ceramica, all’incisione e alla litografia, con un rinnovamento del linguaggio e la ricerca di nuove forme di scrittura.

Quinta sezione: Vocabolario di forme. Siamo alla fase finale della produzione del grande artista, che ci racconta dell’universo delle stelle, di nude linee femminili e di figure falliche e di personaggi ibridi.

I visitatori potranno visitare la mostra  usufruendo della Video Guida Sart che contiene audio, immagini e video che permetteranno di immergersi nella magica atmosfera di Palma de Maiorca; sono state scelte trenta opere che nel racconto si alternano ad approfondimenti tematici sulla vita dell’artista che lui stesso narra.

Percorso adulti 45 minuti noleggio € 5

Percorso bambini 30 minuti noleggio €5

ORARI: lu 14,30 – 19,30, ma, me, ve, sa, do 9,30 19,30 , gio 9, 30 -22,30

Biglietti: intero €14, ridotto €12

Info e prenotazioni gruppi 011 024301, www.mostramirotorino.it

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Articolo pubblicato il 04/10/2017