Torino, aghi sparati contro i passanti: presi i primi responsabili

Sono tutti maggiorenni. Due sono stati fermati, ricercati gli altri. La "Noia" come movente alla base del folle gesto

La vicenda degli aghi sparati da alcuni ignoti da una macchina in corsa ai danni di ignari passanti ha destato non poco scalpore, suscitando anche la preoccupazione dell'opinione pubblica per il diffondersi di una nuova e scellerata follia metropolitana.

Lo scorso 25 settembre alcuni passanti sono stati raggiunti da alcuni aghi, sparati loro contro da due autovetture in corsa per mezzo di una cerbottana artigianale. Il bilancio di questo insano raptus di follia è stato di cinque feriti (uno dei quali alla nuca), tutti ricoverati in ospedale in condizioni non gravi.

In un primo momento si è temuto che gli aghi che hanno colpito le vittime fossero infette, magari usate da qualche tossico autore di un perverso piano di "unzione". Poi però, con il passare dei giorni e con il prosieguo delle indagini da parte della Squadra Mobile di Torino, la strana vicenda ha assunto i connotati di una vera e propria "bravata".

Gli inquirenti sono così riusciti a risalire ai quattro autori del gesto. I primi due, un ventottenne e un venticinquenne, sono stati rintracciati e denunciati.

I reati a loro contestati sono quelli di lesioni gravi per il ferimento di cinque persone. Gli altri due complici sono ancora ricercati, ma sono stati denunciati a piede libero.

Una volta interrogati, i due ragazzi rintracciati e denunciati hanno affermato di aver agito in preda alla noia. A casa di uno dei quattro giovani denunciati gli investigatori hanno rinvenuto alcuni darti che combaciano con quelli utilizzati per ferire i cinque passanti, oltre ad una sagoma utilizzata molto probabilmente per allenarsi a prendere la mira dalle auto in corsa.

Una sorta di Arancia Meccanica moderna che ha sconvolto non poco la già precaria tranquillità della città, già minata da diversi episodi di violenza urbana.

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Articolo pubblicato il 12/10/2017