L'Europa delle Autonomie per lo sviluppo dell'impresa (e del lavoro)

La via obbligata, nell’ambito dello Spazio Europeo

Un’Europa delle Autonomie, leggendo le ricerche demoscopiche e provando a combinarle tra loro, questo sembra essere l’auspicio degli imprenditori italiani, specie quelli del Nord.

Partiamo dal dichiarare le fonti, non recentissime ma nemmeno vetuste: un’indagine commissionata da Cna a Ipsos (alla vigilia del semestre italiano di presidenza del Consiglio Europeo, 2014) e i sondaggi nel mondo imprenditoriale (tra cui l’Opionion Panel della Fondazione Nord Est) in vista dei referendum in Lombardia e Veneto.

Sull’Unione Europea: non suscita entusiasmo, e meno della metà degli imprenditori italiani (44%) ne davano un giudizio positivo, però… senza sarebbe peggio.

Gli imprenditori non utilizzano la Ue come capro espiatorio per i nostri mali secolari. Per due terzi degli imprenditori - tre anni fa ma non c’è ragione di pensare a cambi di opinione - all'Italia conviene rimanere nell'Euro, nonostante il 43% non giudichi positivamente la moneta unica. Appena il 10 per cento è (era) per abbandonare l'Unione europea.

Sull’autonomia e il federalismo fiscale: per la gran parte degli imprenditori veneti – ma altre indagini nel Nord non danno risultati dissimili – una maggiore autonomia regionale rappresenta un percorso giusto. È il federalismo fiscale a raccogliere, però, una più evidente maggioranza di consensi: oltre sei imprenditori su dieci credono che il federalismo fiscale mantenga la propria pertinenza e attualità (così la pensa il 62,5% di loro, convinto che quello federalista sia “un progetto da perseguire ancora”).

Incrociando i dati, convinti che l’operazione non sia peregrina o arbitraria, ricaviamo l’impressione con cui aprivamo l’articolo: gli imprenditori italiani – o almeno chi intraprende al Nord – vedono nella sintesi tra uno spazio europeo libero (e unitario) e livelli di governo più prossimi (e verificabili) la condizione istituzionale più favorevole allo sviluppo.

Difficile dar loro torto, troppo facile (e sbagliato) parlare di un paradosso irrealizzabile.

Marco Margrita

@mc_margrita

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Articolo pubblicato il 13/10/2017