Migranti, sociologo Koopmans: “Non sono poveri e deboli, ma giovani forti senza voglia di lavorare”.

L’esperto distrugge anni di balle dei moralizzatori sulla migrazione.

Ruud Koopmans, olandese professore di Sociologia presso l' Università Humboldt di Berlino e direttore del dipartimento "Migrazione, integrazione e transnazionalizzazione" della Wissenschaft Zentrum Berlin für Sozialforschung (WZB).

Il professore Koopmans spiega al Basler Zeitung: “Attualmente l’immigrazione è incontrollata. Nella maggior parte dei casi non arrivano i più poveri e i più deboli bensì giovani che sono riusciti a mettere insieme la cifra necessaria per pagare scafisti e passatori ma che non dispongono dei requisiti per potersi integrare lavorativamente.

 

Una politica di asilo efficiente dovrebbe essere in grado di aiutare chi ha davvero bisogno di aiuto, come famiglie con bambini piccoli e le minoranze perseguitate in Siria. Inoltre si potrebbero introdurre dei contingenti di lavoro per chi arriva da questi Paesi.

 

Quello che facciamo adesso è la cosa peggiore: facciamo entrare in Europa chi non ha veramente bisogno e chi non ha i requisiti per integrarsi nel mercato del lavoro”.

Persone che spesso non hanno alcuna intenzione di lavorare. La maggior parte di chi arriva alle nostre frontiere sono giovani in salute. E a loro non conviene questo tipo di integrazione: i salari che percepirebbero durante la formazione sono inferiori agli aiuti sociali.

 

E non dimentichiamo che le loro famiglie hanno risparmiato per pagare loro il viaggio fino in Europa. È un investimento che vogliono recuperare.

degrado.net

 

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Articolo pubblicato il 13/10/2017