La cultura diffusa in Torino: il bar Elliè, non solo specialità dolciarie , ma anche esclusive chicche culturali offerte agli avventori

sgssdssLa notizia buona è che, a  Torino, stanno sorgendo numerosi locali in cui è possibile accrescere e diffondere la Cultura, oltre ad acquistare i prodotti che giustificano la presenza  di esercizi commerciali  sul territorio. Viene data così  vita a centri di aggregazione in cui si ha la possibilità di confrontarsi  con altre persone in luoghi fino ad ora adattati solo a fugaci frequentazioni, per meri scopi commerciali. È il caso, fra gli altri,  di bar- pasticcerie fino ad ora utilizzati per rapide colazioni e veloci acquisti di prelibate specialità dolciarie. Giovedì 19 ottobre è stato inaugurato il caffè-pasticceria " Elliè" in cui sarà possibile incontrare appassionati, non solo golosi di dolciumi, ma anche desiderosi di poter incontrare autori di libri che presentano il loro ultimo lavoro fresco di stampa o altri artisti la cui intenzione è quella di mostrare al pubblico il frutto della loro fatica  e discuterne con loro.

In corso Casale 96 incontro la simpatica proprietaria del bar pasticceria in cui mi trovo.  Elena Serra mi illustra nel dettaglio, con grande entusiasmo, i suoi progetti.  " Ho voluto dare vita a Ellié café per ricominciare  dalle vette di un passato che ha fatto grande la nostra città, con l'intento di rilanciare la sfida in un presente assai complesso, con la certezza di ridare lustro, piacere e vitalità a Torino. Per il mio locale ho desiderato  una nuova impronta caratteristica, ho voluto cambiare formula, cercando di rappresentare un punto di passaggio fra quello che è stato il nostro passato, trattenendo una caratteristica, un legame con il tempo che lo ha preceduto. Per quanto mi riguarda, i valori gastronomici del passato torinese sono fondamentali e rappresentano il punto fermo da cui partire. Tutto il mondo, un tempo, celebrava la maestria dei pasticceri torinesi e della pasticceria mignon, dolce e salata, ed è per questo i nostri dolci hanno dimensioni ridotte, proprio come usava un tempo.Inoltre voglio lasciare  spazio ai clienti che avranno modo di "fare Cultura", offrendo, a chi lo desidera, uno spazio per tenere conferenze o quant'altro possa interessare il pubblico, superando in tale modo la difficoltà di reperire un luogo in cui trovarsi".

"Abbiamo già disponibile la signora con la passione della letteratura: mi ha promesso che,wgww alla sera, verrà a leggere brani tratti da libri famosi. Ne sono felicissima anche perché le persone autorevoli e personaggi famosi, già ben conosciute dalla proprietaria, nota per aver gestito una pasticceria di fronte al nuovo locale, non mancano. Fra i presenti Massimo Tallone, promette di venire nel locale a scrivere nuovi racconti; da solo, o con altri scrittori che avranno a loro disposizione uno spazio per presentare i loro libri. Alcuni studenti dopo aver individuato un angoletto tranquillo dove poter studiare il pomeriggio, hanno promesso che porteranno il loro materiale di studio, senza lasciarsi distrarre dagli invitanti dolciumi che fanno bella mostra dalle vetrine".

"Non mancheranno un appassionato di whisky ed uno di champagne che terranno conferenze a tema, continua la signora Serra. Gli avventori potranno anche incontrare un appassionato di fitness che illustrerà,a quanti interverranno, gli esercizi migliori per perfezionare l'estetica e lo  stato di salute del proprio fisico, insegnando i segreti per la preparazione di una sana  colazione proteica, fornendo precisazioni sulle sostanze più indicate da utilizzare. Ho intenzione di servire gli aperitivi non secondo lo stile attualmente diffuso del cosiddetto " apericena ", ma con avventori seduti, comodamente rilassati per gustarsi un momento che vuole essere di stacco dalla monotonia e dallo stress della vita quotidiana, dopo una giornata di lavoro".

dzgjj"Specialmente per i torinesi l'aperitivo è un vero e proprio momento in cui è doveroso scambiarsi "coccole", gentilezze capaci di regalare serenità agli avventori. So che a Massimo Tallone la parola "coccola", non piace, afferma con un sorriso la signora Serra.   Però intendo realizzare quella che per me sarà una "coccolateria", un luogo in cui  gustare prodotti eccellenti, nella massima serenità e gioia. Non per niente ho chiesto gli architetti responsabili della realizzazione del locale, di mettere all'ingresso due porte, di non creare barriere,  per meglio entrare ed uscire offrendo la sensazione  della massima libertà. Questo perché l’apertura di un nuovo locale non è solo un fatto privato, ma pubblico.  E' un elemento nuovo nella fisionomia cittadina. Insomma, Ellié café ha quell’obiettivo in più, o meglio una serie di obiettivi in più, che estendono il concetto di caffetteria torinese. Non per niente il laboratorio è a vista, così le persone che mi cercano, a differenza della pasticceria che avevo di fronte a questo locale, e che continuerà la normale attività, mi rintracciano  facilmente e non devono chiedere al personale di chiamarmi".

"Ho infatti voluto chiamare il locale "Elliè perché significa letteralmente: Elena-li-è , a voler significare la mia presenza all'interno del locale.Voglio continuare la tradizione sabauda di lavorare per il mantenimento della tradizione. Torino ha radici molto profonde, complesse e tipiche, nel campo della pasticceria dolce e salata, nel settore del cioccolato, nel modo di interpretare la pausa al tavolino del caffè. Il naturale e inevitabile mutamento dei tempi e dei costumi ha in molti casi spodestato la torinesità per lasciare spazio a svariate usanze o a mode sempre diverse".

Elena Serra sarà affiancata nella gestione della caffetteria dal marito, Luca Mongewewww,  cheabbandonato le precedenti attività per dedicarsi a questo nuovo lavoro. Ha voluto che i locali venissero valutati da due architetti, Silvia Scalia e Silvia Somma dello studio "Artellier Progetti",  che sono state molto brave nell'elaborare e dare corpo alle idee suggerite loro dei due proprietari. Il risultato è ottimale; le due giovani professioniste sono state molto abili nell'esprimere in maniera oggettiva i desideri dei proprietari.

"Volevamo che il locale riflettesse noi"  aggiunge  il marito , e volevamo anche uno studio di architetti professionisti che non si fosse mai dedicato a questo di lavoro. In effetti  si è trattato di una doppia sfida; le professioniste sono state molto abili nel realizzare un lavoro inedito in Torino.

Il risultato è stato ottimale sia nella disposizione dei locali di lavoro che in quello dell'accoglienza al pubblico,  che può disporre di una buona visuale sia del bancone del bar che del laboratorio in cui vengono elaborati i dolci. È importante segnalare le ampie dimensioni del bagno in cui le neomamme avranno a disposizione un comodo fasciatoio, elemento questo non rintracciabile in tutti i locali cittadini".

Inaugurare un nuovo locale vuol dire presentare un luogo nuovo alla città, un luogo che prima non c’era e che da adesso c’è e che vale pena visitare.Ma se tutto si limitasse a questo, allora l’inaugurazione avrebbe esclusivamente una funzione commerciale, promozionale, certamente lodevole, ma circoscritta a segnalare il nuovo arrivato. Insomma, ellié café ha quell’obiettivo in più, o meglio una serie di obiettivi in più, che estendono il concetto di caffetteria torinese, dotando il nuovo bar caffetterie di una marcia in più che lo renderà vincente. 

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Articolo pubblicato il 25/10/2017