Fossano (CN) - “Un Cronista sopra le nuvole“

Per ricordare Gian Franco Bianco

Ad un anno della scomparsa del giornalista Gian Franco Bianco la Tec Editrice di Fossano presenta un libro riccamente illustrato “UN CRONISTA SOPRA LE NUVOLE” per ricordare questo giornalista che ha sempre dato  lustro  con servizi televisivi al Piemonte, rivolgendo una particolare attenzione alla Provincia Granda, di cui lui era nativo (Borgo San Dalmazzo)-

Fossanese di adozione, sono testimonianza le innumerevoli dirette televisive  del Palio di Asti, del concerto di Ferragosto (nato sulle montagne cuneesi nel 1981); la sua passione era tale nel trasmettere la bellezza delle montagne, coinvolgendo lo spettatore che stava seguendo davanti allo schermo, il concerto ad immergerlo come fosse presente all’evento.

Nella presentazione del libro Carlo Morra spiega come nacque l’idea di questo volume:

”Dario Panero, pensò giustamente, che il miglior modo per ricordare Gian Franco Bianco e tramandarne la memoria fosse quello di raccogliere per quanto possibile in una o più pubblicazioni i suoi numerosi scritti sparsi un po’ ovunque ….”    

Il volume (276 pagine € 30.00) ripropone i suoi editoriali e i suoi amarcord, sempre originali e mai banali anche se vertevano da pretesti di quotidianità assoluta. Nella loro descrizione, si può riscontrare che il narrato da Gian Franco sono uguali a quello che ogni persona ha vissuto nel proprio luogo paese frazione. Un libro, carico di emozioni, ogni pagina se la rivive come fosse lui presente a raccontarcela.

Nella prima parte si riportano  74 editoriali pubblicati su “Fossano in Mostra” eseguiti  dal 1996 al 2012; una seconda parte  è composta da fotografie inedite che lo ritraggono in vari  momenti della sua vita, per poi passare all’ultima parte nella quale viene dato spazio a tutta una serie di ricordi di chi gli è stato vicino in diversi momenti della sua vita, dagli amici del liceo a quelli in cui ha iniziato il suo cammino da cronista nelle varie testate locali e politiche-

Fino ad arrivare alle sue diverse passioni che lo hanno visto spingersi dalle montagne piemontesi da lui tanto amate per portare nelle case di tutti l’Iron Bike come il concerto ferragostano ed ancora agli anni della Rai, delle Olimpiadi Invernali  di Torino 2006, dove lo hanno visto in prima fila come cronista discreto  raccontare ogni particolare con precisione e velocità.  

 L’ascoltatore in un minuto dal suo raccontare sintetico veniva a sapere tutto quello che il fatto conteneva. Gian Franco Bianco ha portato a conoscenza anche  la vita dell’Argentina attraverso i numerosi viaggi, uno di questi fu quella volta a Buenos Aires quando venne  eletto Papa Francesco, fu uno dei pochi giornalisti italiani  presenti, in quanto era in vacanza, dette subito la sua disponibilità laboriosità  di sempre, eseguì subito  servizi  televisivi raccontandoci a caldo le emozioni degli argentini per l’elezione del cardinale Bergoglio al soglio pontificio.

Altri  servizi furono i  racconti della Taurinense e degli Alpini  impegnati nelle missioni di Pace  in  Mozambico. Scrive nel prologo del volume Dario Panero e Marco Bertolino:

Il bagaglio di esperienze e di capacità narrativa gli ha consentito di diventare uno dei più amabili e seguiti cronisti della Rai piemontese, commentatore critico e attento che ha saputo dare forza e professionalità  al giornalismo del e dal territorio”. In un editoriale  “A futura memoria”( pagina 186 del libro)il racconto terminava con queste frasi:”Un bel giorno anche questa generazione si estinguerà insieme a quanti, tolleranti per quieto vivere, li hanno educati chiamandosi abusivamente genitori. La comunità inevitabilmente risorgerà poggiando su forze più nuove e sui valori perenni. Sarà bandita la volgarità. Si tornerà al merito. Si parlerà di autorità e rispetto. E’ un futuro vecchio come il mondo. Auguriamocelo”.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 07/11/2017