Un ulteriore passo in avanti per l'imaging: l'olografia applicata alla Medicina

wsdfeLa dottoressa Judy Yee è una ricercatrice di alto livello, dedicata alla diagnosi dei tumori in particolare del colon retto. E' attualmente presidente del dipartimento di radiologia presso il Montefiore Medical Center e l'Albert Einstein Medical College di New York. In precedenza è stata insegnante e vicepresidente del dipartimento di radiologia e imaging biomedico presso l'Università della California, San Francisco (UCSF),nonché primario di radiologia presso il San Francisco VA Health Care System. La passione per quel che riguarda le applicazioni delle immagini tridimensionali applicate agli studi radiologici,l'aveva condotta in precedenza alla direzione del 3D Imaging Laboratory presso l'University California San Francisco.

E' nota per essere stata una pioniera della colonscopia virtuale per lo screening e la diagnosi del cancro del colon-retto. È autrice di testi e di oltre 150 pubblicazioni sulle tecniche per l'imaging del fegato, del pancreas e del tratto gastrointestinale. Forte di queste esperienze, la dottoressa Judy Yee, ha presentato il software True 3D di EchoPixel, innovativa tecnologia che acquisisce i dati dalle scansioni ottenuti dalla TAC o dalla Risonanza magnetica e li trasforma in immagini olografiche 3D.

Il software EchoPixel True 3D è in grado di consentire a radiologi, cardiologi, cardiologi pediatrici e neuroradiologi interventisti di esaminare l'anatomia specifica del paziente in una finestra tridimensionale. Il sistema funziona mediante l'uso di quattro telecamere che tracciano i movimenti della testa dell'esaminatore, ed utilizza occhiali per trasformare le immagini in modo tale da consentirne l'osservazione in 3D. L'osservatore, tramite una penna dedicata alla metodica, può muoversi e interagire con gli oggetti, in questo caso componenti  anatomiche,  in tempo reale.

Questo offre la possibilità non solo di esaminare visivamente una parte del corpo umano, masghnhhgh anche quella di  interagire con le immagini mediche come se fossero oggetti reali, rendendo più facile ai medici esaminare l'anatomia dell'organo in esame, estrapolandolo dal da quanto lo circonda eliminando ogni informazione superflua all'indagine.

Viene così consentito ai medici di comprendere, analizzare e dimensionare in modo intuitivo le caratteristiche cliniche principali di eventuali patologie riscontrate, facilitando la pianificazione di interventi chirurgici complessi potendo, come nelle precedenti metodiche utilizzate, effettuare ogni sorta di misurazione necessaria degli organi, quali lunghezza, profondità, volume densità ecc., allo scopo di darne una definizione assai precisa.

Il software consente ai medici di disporre di un modello dell’organo esaminato in 3D, consentendo loro di selezionare le aree di interesse e offerendo loro la possibilità, come avviene per ogni programma dedicato, attualmente in uso, salvare e trasferire altrove i dati, permettendo a postazioni mediche situate altrove, di disporre delle informazioni ottenute, per un rapido consulto. 

779797E’ allo studio un’applicazione da Microsoft HoloLens, un'applicazione di imaging, che potrà essere utilizzata sui primi computer olografici, che consentirà agli utenti di interagire con i contenuti digitali e interagire con gli ologrammi che saranno visibili nel mondo reale circostante gli esaminatori. L'applicazione software, denominata "RadHA" o Radiology with Holographic Augmentation, consente ai radiologi di visualizzare immagini mediche 3D sovrapposte a uno sfondo reale, utilizzando occhiali 3D, una penna laser e uno schermo speciale. Attraverso questo software di realtà virtuale, i medici potranno esaminare virtualmente gli organi interni di un paziente in modo più dettagliato e osservarlo da qualsiasi angolazione. Con tale tecnologia i medici, ed in particolare i radiologi, avranno la possibilità di visualizzare ancora meglio di quanto sia stato possibile fino ad ora, l'anatomia umana in strati e colori distinti. Sarà possibile inoltre applicare falsi colori agli organi, con una metodica già in uso, così che un organo, ad esempio il fegato, appaia di colore bianco, le arterie rosse, le vene epatiche blu, la vena porta e la massa tumorale, ben distinguibile da tutto il resto, viola. Saranno così a disposizione dei medici e dei chirurghi ulteriori e più ricche informazioni tridimensionali, capaci di fornire una maggiore quantità di informazioni nella battaglia verso la guarigione totale di malattie che, al giorno d’oggi, cominciano ad essere sempre più facilmente aggredibili, in un’ottica di una futura risoluzione totale dei quadri patologici, anche di quelli a prognosi, almeno per il momento, ancora infausta.

titolo da: http://healthiar.com/echopixels-true-3d-brings-holograms-to-virtual-diagnostics

foto da https://zdnet4.cbsistatic.com/hub/i/r/2016/12/13/94d7c4bd-058d-4883-8e0a-be3955c798cf/thumbnail/770x578/5af095767b6acc343b2d3c114f57e522/hololens-20150710-130017-067.jpg

https://radiology.ucsf.edu/blog/using-augmented-reality-applications-visualize-3d-radiology-images

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 22/11/2017