Questo mondo non è reale, ma, virtuale

Un segreto antichissimo tramandato dai Maestri di cui parlano Massimo Citro e Marco Cesati Cassin

WETERRDomenica 19 Novembre, a Torino nella sala conferenze del Sermig, si è tenuto un interessante convegno dal titolo: "Noi siamo anima", una giornata per indagare sul senso del destino, per tentare di rispondere agli eterni interrogativi: chi siamo, da dove veniamo e, soprattutto dove andremo? Un convegno alla ricerca del valore del vuoto della nostra esistenza, avvertito da chi insegue esclusivamente la sola dimensione materiale di questo mondo, non in grado di riuscire ad appare gli interrogativi che si pongono ogni giorno, man mano che l’esistenza scorre verso l’inevitabile fine che tutti ci accomuna.

Si è trattato di un seminario per chi intende iniziare, o continuare, a cercare e superare il dualismo di un corpo che possiede un'anima, oltre la nozione di un tempo lineare intrappolato nelle maglie del destino. Una giornata che, al termine ha permesso di ipotizzare e, forse confermare che la nostra esistenza può essere paragonata ad una realtà virtuale, è il riflesso di una realtà ben più ampia, che si specchia nella dimensione sottile, con cui siamo in perenne contatto. Artefici di questo interessante ed originale convegno il dottor Massimo Citro della Riva, e Marco Cesati Cassin che vantano una collaborazione pluriennale.

Massimo Citro è scrittore, storico e sceneggiatore, lavora come medico e psicoterapeuta a Torino. E’  laureato in Medicina e Chirurgia ed è anche dottore in Lettere Classiche a indirizzo storico, specialista in Psicoterapia. E’ inoltre  autore di saggi letterari e scientifici. Ricercatore scientifico e scopritore del TFF (Trasferimento Farmacologico Frequenziale), dirige l’Istituto di Ricerca “A. Sorti” (IDRAS). Marco Cesati Cassin, dapprima dedito alla gestione alberghiera, diviene un affermato manager del settore turistico con la passione per la scrittura. Si è dedicato ai viaggi, recandosi in tutto il mondo avendo così modo di  conoscere i luoghi più remoti di Africa, Asia e Sud America. Quindici anni fa, per un "caso non casuale", una serie di coincidenze significative entrano nella sua vita. Allora Cassin si convince che, come dice Jung, nulla accade per caso.

Ha così continuato a viaggiare, ma questa volta per approfondire i suoi interessi. Ricercatore e raccoglitoredi storie, si è dedicato alla ricerca ed alla  registrazione di coincidenze significative, divenendone il testimone diretto. Da questa sua esperienza è nata "Il Ricercatore di emozioni", la sua opera prima.

Incontro il dottor Citro in una breve pausa, mentre Cassin sta terminando il suo intervento di fronte ad una nutrita platea. Ne approfitto per un rapido scambio di battute:

"Come nasce questa sua passione per le tematiche filosofiche di cui si discute oggi?",  gli domando.

“Sono medico, specializzato in psicoterapia, ho una seconda laurea in lettere classiche, così  spiega anche il233223 mio amore per la filosofia, e per tutto ciò  che prende in considerazione, cercando di comprendere, quanto di misterioso e magico c'è intorno a noi. Sono sempre stato curioso; fin da giovane ero attratto dalla medicina, in particolare dall'agopuntura, in seguito ho avuto modo di accostare l' Alchimia, e ne sono rimasto affascinato.  In seguito  il destino ci  porta magari a percorrere altre strade,  ma io ho sempre cercato di approfondire, da modesto apprendista, questo lato intrigante della nostra vita, tentando  di soddisfare la mia curiosità".

"Come è nato il convegno?".

"Il convegno nasce dall'aver conosciuto Marco Cesati Cassin. L'avevo già incontrato un anno fa, le nostre strade si sono incrociate di nuovo quest'estate e, da questa occasione, è nata l'idea di unire le forze. Lui si dedicava ad  organizzare convegni sul Destino, io mi occupavo di argomenti affini così, intersecando le nostre competenze, è nato questo incontro con l'idea di mandare e diffondere questo messaggio all'umanità oggi, perché ce n'è un bisogno estremo a livello collettivo e a livello individuale. Se non ci  fermiamo a riflettere su queste tematiche, c'è il rischio di perdersi.

"Riesce ad espormi rapidamente il messaggio"?

"Il messaggio consiste nella divulgazione dell'idea che, nessuno di noi, è quello che crede realmente di essere. Ognuno di noi non è quella persona ma è un'entità di un altro mondo, di un'altra dimensione. Questo mondo non è reale, ma, virtuale. Questo è un segreto antichissimo che viene tramandato dai Maestri ed oggi è il momento di metterlo a disposizione di tutte le persone, affinché possano avvertirlo intimamente, con il cuore. Questo permette all'individuo di vivere in una maniera diversa. Offre la possibilità di rendersi conto che siamo realmente divini. Ci troviamo  in un mondo nel quale l'uomo ha un potere immenso, concetto questo che, invece, oggi non viene espresso. Siamo ancora schiavi, macchine che devono ubbidire a certi poteri. Al contrario  dobbiamo convincerci  che siamo immensi, siamo potenti, proprio nel senso letterale, siamo eterni e possiamo vivere come  divinità, umili ma potenti, in un mondo virtuale.  Una volta raggiunta e fatta propria questa consapevolezza   ci permette di non subire più il mondo ed i suoi poteri.

ERGYEREE"In che senso?"

"La morte non esiste, anche se ovviamente la vediamo; in realtà noi vediamo un individuo che fa ritorno a casa. La separazione è sempre un dolore, ma  la consapevolezza del fatto che noi torniamo a casa, che non ci siamo mai mossi, non toglie il dolore derivato da questa evento. Però  lo illumina e lo propone  sotto un'altra luce, lo fa sopportare meglio.  Quando muore qualcuno che amiamo, non dobbiamo lasciarci vincere dallo sconforto;  un conto è dire è finita, non c'è più la persona cui tenevo, un conto è riuscire ad essere capaci di sentire la sua presenza sottile, ed essere ben coscienti che quella persona è una presenza che rimane e rimarrà sempre con noi".

"Quali sono i suoi programmi per il futuro?

"Dico sempre per scherzo che, ormai, io e Marco sembriamo  due rockstar in tournée,  perché ci hanno già programmato una nutrita serie di conferenze:  saremo a Parma a Marzo poi a Bologna e ad  Ancona.  Siamo come due messaggeri che si spostano dove vengono chiamati. Marco Cesati  Cassin, è un bravissimo scrittore, ha all'attivo tre romanzi molto belli,  ha venduto  30'000 copie con un libro,  un risultato di tutto rispetto che rende l'idea di quanto sia già noto.  L'ho conosciuto per un " caso " ad  volta un convegno in cui mi ero recato come spettatore e per accompagnare mia moglie, che svolgeva il ruolo di moderatrice. Ero in vacanza, ma avevo con me la chiavetta USB che non mi abbandona mai, me la porto sempre dietro con tutto il materiale dei miei convegni. All'ultimo momento un oratore ha avuto un malore, ha dovuto essere operato d'urgenza. Gli organizzatori mi individuano e mi chiedono se riuscivo a coprire due ore. Non nego che  sono stato felice di accettare, così ho sostituito inviandogli gli auguri. Quell'oratore era Marco, l'ha saputo e mi ha ringraziato, così ci siamo conosciuti. Una mera coincidenza che ci ha permesso di iniziare questa fortunata collaborazione".  

"Oltre i convegni di cosa si occupa?"

"Lavoro nel mio studio come specialista in Medicina Naturale, eseguo test per individuare intolleranze alimentari, lavoro con l'elettroagopuntura da trent'anni. Svolgo l'attività di psicoterapeuta e ho utilizzato l'ipnosi dopo aver frequentato il corso  del professor Paolo Parra. L'ho praticata alcuni anni fa, è stata un'esperienza  meravigliosa poi non l'ho sentita come mia strada, si è trattato di uno dei numerosi corsi che mi hanno arricchito senza che, per questo, abbia sentito  la necessità di proseguire lungo quella strada. Preferisco continuare in altre direzioni, divulgando, come è stato fatto oggi il concetto che il mondo è solo un sogno oggettivato e qualsiasi cosa la vostra mente  creda intensamente,  si verifica all'istante".

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Articolo pubblicato il 30/11/2017