Consigli per gli acquisti - Parte 3

5 film per tutti i generi a basso prezzo per rendere speciali le vostre feste

Ormai prossimi alla vigilia di Natale, cosa guardare nelle lunghe serate invernali assieme ad amici e familiari?

Per questo nostro terzo appuntamento di "Consigli per gli acquisti" continuiamo a offrirvi idee per tutti i tipi di spettatori.

Una commedia francese leggera e frizzante o un action americano caciarone ma altrettanto divertente?

Entrambe idee per un paio d'ore spassose all'insegna del puro intrattenimento.

Oppure qualcosa di più impegnativo con un poliziesco di un maestro del genere, un film di fantascienza immerso nelle profondità dello spazio o un horror claustrofobico pieno di zombie affamati di carne umana?

Abbiamo già anticipato troppo, quindi veniamo ai consigli di oggi per ampliare il catalogo della vostra videoteca personale.


IL TRUFFACUORI (2010 - Pascal Chaumeil)
Regista di cui avevamo già consigliato "Un piano perfetto", commedia sentimentale tra la bella e brava Diane Kruger e il simpatico e squinternato Dany Boon; Pascal Chaumeil aveva già fatto centro due anni prima con questo "Il truffacuori".

Altrettanto divertente che gioca sul tira e molla sentimentale tra Romain Duris (protagonista del famoso "L'appartamento spagnolo") e la bellissima Vanessa Paradis.

Lei ricca e viziata figlia di papà in procinto di sposarsi con Andrew Lincoln (famoso protagonista della serie "The Walking dead"), mentre lui è uno "spezza-coppie" di professione, facendo sgretolare dietro compenso relazioni indesiderate.

Ma ovviamente come commedia comanda i sentimenti andranno a intrecciarsi col suo obiettivo di disimpegnare la bella dal matrimonio, come desiderio del padre che paga "il truffacuori", finendo col rovinare irrimediabilmente i piani di entrambi.

Azzeccati da subito i due protagonisti, tra i quali si percepisce una buona "chimica" di romanticismo mentre il regista strizza l'occhio a tutta una serie di classici del genere, da "Pretty woman" a "Dirty dancing", rilanciando con ironia le scene iconiche di film capisaldi del genere romantico "blockbuster".

Ben costruita in maniera credibile poi la professione assurda di Duris, rubacuori d'intelletto che non fa conto su una bellezza o un fisico straordinari, quanto più su la sua ironia e le sue doti "empatiche" nel truffare le donne cui deve far mollare il partner per contratto.

Un film che riesce a intrattenere e divertire con leggerezza, senza volgarità, giocando sul lavoro quasi "di spionaggio romantico" del protagonista contro la ragazza, dando vita a una serie di ottime gag mentre cerca di compiacere e conquistare i favori della sua vittima.


MACHETE KILLS (2013 - Robert Rodriguez)
Seguito del celebratissimo "Machete" diretto dallo stesso Rodriguez e uscito nelle sale nel 2010, nonchè pubblicizzato ancora prima sotto forma di "finto trailer" nel film "Grindhouse" realizzato assieme all'amico e collega Quentin Tarantino.

Questo "Machete Kills" riprende tutti i lati positivi del primo film, rilanciando a oltranza in violenza e scene action esagerate ai limiti del non-sense, umorismo e "machismo" esasperato del solito Danny Trejo; oltre che poi porre le basi fin da subito per un eventuale sequel ancora più assurdo ambientato nello spazio.

IL film comincia infatti con un trailer del seguito, "Machete kills again... in space!", al quale questo film getta verosimilmente (si fa per dire) le basi per un ulteriore film che ne riprenda i protagonisti e antagonisti a mo' di film fantascientifico.

Mandato in missione nientemeno che dal presidente in persona (Charlie Sheen), l'eroe messicano dovrà vedersela con uno spietato dittatore schizofrenico che minaccia la guerra nucleare.

Una missione piena di ostacoli e personaggi secondari che si mettono di mezzo, come la bellissima Sofia Vergara della pluripremiata serie "Modern Family" e nientemeno che Lady Gaga in persona, nel ruolo di un killer dedito al trasformismo totale passando da un identità e da un cameo all'altro, da Cuba Gooding Jr ad Antonio Banderas o Walton Goggins.

Una missione che comunque l'agente super-speciale Machete riesce a portare a termine, salvo poi rendersi conto di fare parte di un piano più ampio di distruzione totale del mondo e ripopolamento da parte di un ristretto gruppo di pochi eletti capitanato da Mel Gibson.

Un film pieno di gioia e divertimento non solo per lo spettatore ma anche per il regista e gli attori che vi hanno preso parte, ovviamente realizzato per puro spasso personale (nonchè per tirar su quanti più soldi possibile) oltre che poi un omaggio a tutto un filone di film action di serie Z tanto amati dai più nostalgici del genere.


NEMICO PUBBLICO (2009 - Michael Mann)
Torniamo ancora a Michael Mann, dopo avervi consigliato il suo ultimo "Black Hat" del 2015.

Puntando a una delle "icone criminali" della storia statunitense, John Dillinger, il regista costruisce un ottimo poliziesco di guardie e ladri che ha il suo punto di forza, oltre che nello stile e il mestiere di Mann, nei due protagonisti, Johnny Depp e Christian Bale.

Due fantastiche prove d'attore nei corrispettivi ruoli di John Dillinger e di Melvin Purvis, il primo rapinatore idolatrato dalle folle nel duro periodo della recessione degli anni 30 e il secondo neo-agente dell'FBI assunto (e poi rinnegato) da J. Edgar Hoover in persona per colpire duramente il mondo dei criminali violenti che scorrazzano allegramente da un capo all'altro degli Stati Uniti.

Al solito impareggiabile il lavoro di ricostruzione d'epoca per il regista, non solo come scenografia e costumi (perfetti) ma anche lavorando "psicologicamente" sullo spettatore per farlo entrare nel mood di quel periodo.

Dapprima acclamati quasi come eroi popolari, i rapinatori diventano poi (grazie al lavoro di propaganda di Hoover) reietti perfino tra i membri della stessa criminalità organizzata, trattata con molta più tolleranza in quanto meno "plateale" e violenta delle piccole bande criminali.

Straordinarie tutte le scene di rapina e i vari scontri tra poliziotti e i ricercati, perfettamente inquadrati dall'ineffabile lente dello sguardo cinematografico di Mann.

Che siano sparatorie nei boschi a notte fonda o rapine nel mezzo della città in pieno giorno, si rivive e respira quell'atmosfera rude e cattiva dei vecchi film come gli "Scarface" di De Palma o "Il padrino" di Coppola, attraverso la stessa aura di "mitizzazione" popolare dei protagonisti, riportati però alla loro giusta forma umana negli squarci di vita privata che il regista decide di mostrarci.

Un poliziesco come se ne vedono pochi, ahinoi, nel cinema di oggi; assolutamente imprescindibile per gli amanti del cinema di Mann e del genere in questione più in generale.


PANDORUM - L'UNIVERSO PARALLELO (2009 - Christian Alvart)
Sotto il periodo natalizio, non poteva ovviamente mancare un "Pandorum" sotto l'albero.

Scherzi a parte, per gli amanti della fantascienza non possiamo che consigliare questa piccola chicca del 2009 diretta da Christian Alvart, già regista del notevole "Antikorper", thriller poliziesco decisamente anticonvenzionale che vantava un protagonista come il bravissimo Norman Reedus.

Un film come anticipato tutto ambientato nelle silenti oscurità dello spazio profondo, a bordo della gigantesca astronave "Elysium" (nulla a che vedere con l'ottimo film omonimo di Neill Blomkamp del 2013) in viaggio verso la "terra promessa" del pianeta Tanis.

Alla guida del gigantesco velivolo spaziale ci sono diversi gruppi di piloti, destinati ad alternare i loro turni di guida a periodi di sonno criogienico; se non che quando il protagonista Ben Foster si risveglia per prendere il suo posto, trova l'intera astronave deserta e la porta per la cabina di pilotaggio completamente inaccessibile.

Assistito dal più anziano Dennis Quaid, il giovane dovrà farsi strada nei meandri più reconditi dell'astronave per evitare il disastro, scoprendo via via sempre più inorridito il terribile destino che i membri dell'equipaggio hanno subito durante il corso degli anni.

Un ottimo film sci-fi costruito giocando sulla classica "amnesia iniziale" del protagonista, dovuta al lungo periodo di sonno sotto zero, cosicchè la trama si dipana lentamente davanti ai suoi occhi e quella degli spettatori lungo lo snodarsi delle varie sequenze, via via sempre più horror e violente, che portano all'inevitabile e ben congegnato colpo di scena finale.

Molto bravo il regista a costruire l'atmosfera di "abbandono" generale che pervade tutto il film, un pò troppo frenetiche nel montaggio forse le scene d'azione, comunque poche e non poi così rilevanti ai fini della storia.

Sicuramente un acquisto di cui non pentirsi per i feticisti della fantascienza unita all'horror, specie se con una trama molto interessante come sottofondo e due ottimi attori come Foster e Quaid come protagonisti.


THE HORDE (2009 - Yannick Dahan, Benjamin Rocher)
Ottimo horror di fattura francese tutto ambientato in un palazzo popolare della periferia di Parigi.

Partendo dalla premessa di un gruppo di poliziotti che decidono di vendicarsi di una banda con un raid illegale nel loro appartamento, il gruppo di agenti/criminali sopravvissuti dovranno poi combattere contro un improvvisa epidemia di morti viventi che dilaga inarrestabile per la città.

Un ottimo film di tensione e paura costruito sulla falsariga del celebre "La notte dei morti viventi", usando il clichè romeriano del gruppo di persone instabile per carattere che rimane bloccato in una postazione assediata dagli zombie.

Uno stile già ripreso da Carpenter per il suo celebre "Distretto 13" o più recentemente dal bravissimo regista Jaume Balaguero' per i suoi "Rec"; ormai possiamo dire un genere di film a sè che nella sua staticità di base fa risaltare maggiormente la bravura e lo stile personale dei registi che decidono di avventurarcisi.

Un epidemia che il regista non tenta assolutamente di spiegare, avviene e basta, inevitabile come "motore trainante" del film i cui aspetti più interessanti risiedono altrove.

In primis nella trasformazione del gruppo e dei singoli, dall'inevitabile astio sbirro/malvivente alla forzata collaborazione per sopravvivere; ma non da meno anche la semplice donna poliziotto (Claude Perron) che diventa una inarrestabile macina zombie disposta a tutto per salvare la pelle.

Ottimo prodotto di genere che nella sua realizzazione strizza l'occhio, ovviamente, alle cronache francesi di brutale guerriglia urbana di una polizia repressiva e violenta verso i civili, in quel "sonno della ragione" che troppo spesso genera mostri ben peggiori dei classici di Romero.

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Articolo pubblicato il 24/12/2017