“LIGURIA UNA DOLCEZZA INQUIETA ”, è la nuova pubblicazione prodotta dalla Banca CARIGE dove vengono riportate opere di quegli artisti e intellettuali, liguri e non, che nel corso del Novecento, hanno visitato la Liguria, restandone fortemente impressionati e affascinati”.
Così è riportato nell’intervento istituzionale sul volume dal Presidente dell’istituzione bancaria genovese Giuseppe Tesauro. Il libro presentandosi in una veste grafica raffinata ed elegante, accattiva subito il lettore dalla copertina sopracoperta dove viene riportata la riproduzione del quadro eseguito dal futurista Gerardo Dottori ”Paesaggio con arcobaleno”, l’artista riporta le coste frastagliate e l’arcobaleno a ventaglio che abbraccia tutta la terra incantata della Regione Liguria.
Gli autori Pietro Boragina e Giuseppe Marcenaro, spiegano nella prefazione: questo libro è senza una logica”Affidato soltanto all’evocazione come liberamente affiora alla mente”. Questo libro si gioca tutto sulla mente di chi lo sfoglia, a sua volta libero di immaginare altri accostamenti”.Il viaggio della descrizione inizia dalle Grotte dei Balzi Rossi per finire alle Cinque Terre con un susseguirsi di foto antiche, di poesie che lodano la terra ligure, con la riproduzione di quadri, accompagna poi il lettore con scritti di Biamonti, Nico Orengo che fanno da contraltare ai quadri liguri di Monet (incantato dagli ulivi e dalle palme), le pagine evocano poi anche testi dove si descrive le ricette della cucina ligure.
Una carrellata di foto dei grandi intellettuali che sono stati attratti dal fascino della Liguria da Elio Vittorini Carlo Emilio Gadda, Gianna Manzini, Montale, Sbarbaro, Barile, Paul Valery. Dino Campana e Albert Camus descrivono poi la Genova dei suoi tempi, Mario Soldati da buon gustaio e Giovanni Comisso parlano di quella zuppa di pesce consumata tutti i giorni nella trattoria Carlotta.
Nel libro non si poteva tralasciare l’accenno al basilico, come dell’ardesia che Emilio Scanavino si ispira ed illustra i suoi quadri, il divisionista Rubaldo Merello che rimane affascinato da San Fruttuoso e dalla bellezza del Golfo del sottobosco e dell’abbazia e il genovese Domenico Guerello (vicino al simbolismo)che ritrae le Cinque Terre in un tripudio di colori , mentre Renato Birolli , essendo un artista che fa parte ad un gruppo affermato di artisti come Renato Guttuso, Giacomo Manzù e Aligi Sassu, esalta il paesaggio in modo quasi astratto.
Nelle pagine patinate della splendida pubblicazione, le bellezze della Liguria sono messe in evidenza e descritte come hanno voluto un tempo i letterati, e a secondo delle loro vedute e partecipate sensibilità”.
Pietro Boragina, Giuseppe Marcenaro – Liguria una dolcezza inquieta – Ed. Algraphy per Carige - pp.142(senza indicazioni di prezzo).
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Articolo pubblicato il 05/12/2017