A Bardonecchia (TO) per la valorizzazione dei beni culturali parole SI fatti NO.
Bardonecchia - Museo del Forte Bramafam

La strada di accesso al Museo del Forte Bramafam sta diventando una mulattiera.

Il 28 novembre scorso, abbiamo pubblicato un articolo sull’obiettivo dell’amministrazione di Bardonecchia per migliorare la valorizzazione dei beni culturali del territorio. Da una nostra intervista a Pier Giorgio Corino, Direttore del Museo Forte Bramafam, sembra che i fatti siano su strade diverse; a conferma proponiamo di seguito l’intervista. 

Abbiamo chiesto a Corino di ragguagliarci sullo stato dell’arte del Museo Forte Bramafam a 23 anni dall’affidamento alla Associazione per gli Studi di Storia e Architettura Militare da parte dell’Agenzia del Demanio, del Ministero delle Finanze. 

“Nelle ultime domeniche di ottobre le presenze di visitatori al forte hanno toccato numeri che normalmente abbiamo nel pieno della stagione, ma nonostante questo ultimo exploit, a conti fatti, abbiamo avuto, con un lieve incremento, lo stesso numero di visitatori dello scorso anno: circa 6.000, dei quali circa il 5,10% stranieri. 

Dai commenti lasciati sui questionari compilati dai visitatori, e da quelli fatti a voce da chi si è fermato in biglietteria, il problema di un mancato incremento di presenze si può far risalire a due distinte motivazioni: non siamo conosciuti e soprattutto siamo difficili da raggiungere. 

Quest’anno, oltre alla distribuzione in tutti i comuni della Valle di manifesti sulle nostre attività, con un’iniziativa decisamente nuova, abbiamo pubblicizzato il museo sui tram di Torino. D’altro canto se i settimanali locali, sia cartacei sia su web, hanno parlato delle nostre iniziative diverso è il discorso dei quotidiani torinesi. Non parliamo poi dei media televisivi, anche se sono venuti a Bardonecchia per altre motivazioni non sono stati certo indirizzati al Bramafam. 

Localmente rileviamo infatti una forma di ostracismo nei nostri confronti, sembra a volte una voluta dimenticanza, eppure siamo riconosciuti da Tripadvisor come prima attrattiva turistica di Bardonecchia. Sempre da Tripadvisor siamo attestati al diciottesimo posto tra i migliori musei del Piemonte, per cui Bardonecchia potrebbe certo vantarsi e valorizzare una simile presenza. Gli unici giudizi negativi, immeritati, che raccogliamo, con riduzione del punteggio su Tripadvisor, riguardano sostanzialmente la strada di accesso. 

E’ una situazione che si trascina da anni, sinora senza soluzione. Il tracciato che si sviluppa dalla Statale all’altezza di Rocca Tagliata è la Strada di accesso al Forte Bramafam, (ma anche degli edifici di Pian del Sole) realizzata dall’Amministrazione militare nel 1885 con sviluppo di circa 2.600 metri, una larghezza 3,5 metri, pendenza massima del 8÷9% nei risvolti del Bersac e curve con un raggio minimo di 8 metri.  

Tristemente le sue caratteristiche originali sono in parte scomparse per la carenza di manutenzione, il sedime stradale se da un lato è degradato, dall’altro si è ridotto per la crescita di piante, a volte anche d’alto fusto. Tutti gli anni esponiamo queste problematiche al Comune di Bardonecchia, che ha la competenza della strada, ma con scarsi risultati.

 

Ad inizio stagione da parte dell’Amministrazione comunale viene effettuato un sommario intervento di sistemazione, ma stante il tipo di fondo e le condizioni di degrado, nel corso della stagione estiva la viabilità progressivamente peggiora, con aspetti di particolare criticità in alcuni punti. Il possibile visitatore si trova, superato il ponte in ferro sulla Dora, su un percorso, che assomiglia in certi tratti ad una mulattiera, invasa da piante, che riducono la larghezza del tracciato, danneggiando con i rami le carrozzerie dei veicoli.

 

Colpisce che quella del Bramafam sia l’unica strada che si diparte dalla conca di Bardonecchia che non sia stata asfaltata. Contatti ed incontri di quest’anno con l’Amministrazione comunale fanno sperare in un cambio di passo, vedremo. 

Colgo l’occasione per ricordare che quanto raccogliamo dai biglietti di ingresso del museo sono, oltre ai contributi dei soci, l’unica nostra fonte di sostentamento che ci permette di tenere aperto il forte: non riceviamo al riguardo alcun contributo da ente pubblico sia comunale che regionale.

 

Gli interventi per la ricostruzione del Magazzino artiglieria, smantellato attorno al 1970 da realtà locali, che assommano a circa 300.000 € saranno realizzati grazie a contributi delle fondazioni San Paolo, Cassa di Risparmio di Torino e Magnetto. Ricordiamo che tali interventi rimarranno materialmente allo Stato, perchè il Bramafam non è nostro: noi paghiamo un affitto allo Stato per restaurare un bene dello Stato. 

Ma in ogni caso quello che continua a stimolarci a lavorare per recuperare il forte ed implementare l’area museale, sono i vivi apprezzamenti che abbiamo dai visitatori, sia a voce fermandosi all’uscita del museo sia lasciando i loro commenti sui questionari e nel registro delle presenze. Ne cito alcune:  

  • “È come fare un salto nel passato! Davvero emozionante”

  • “Bellissimo forte, ben conservato nelle sue parti. Grande lavoro che sfiora l’incredibile da parte dei volontari che ci hanno lavorato nelle migliaia di ore, riuscendo a mantenere vivo nella memoria l’onore dei nostri soldati “

  • “Molto più di quanto mi aspettassi. Museo eccezionale”

  • “Visita molto interessante. Grande appezzamento per l'attività dei volontari, speriamo che l'opera di recupero proceda. Meriterebbe maggior pubblicità.

  • “Uno dei migliori allestimenti realizzati in un forte che io abbia mai visto! Complimenti davvero”

  • “Trovo che sia stato fatto un lavoro magnifico, ho trovato tutto così ben strutturato da sembrare ancora oggi una realtà attiva. Ringrazio davvero i volontari per aver fatto queste opere, non bisogna dimenticare!”

  • “Struttura recuperata benissimo senza snaturarla. Eccezionale raccolta di materiali. Ottime ricostruzioni storiche. Da lasciare senza fiato anche i documenti scritti e sonori”

  •  “Uno dei musei di guerra più interessanti tra quelli visitati. Complimenti, ottimo lavoro!”

  • “Il museo è bellissimo, le ricostruzioni impeccabili. L'allestimento magnifico, preciso, filologico. Solo la strada fa veramente pena (ci ho rimesso un copertone, spero non succeda ad altri)”. 

  • Le provenienze dei visitatori evidenziano come il nostro museo non sia solo un fenomeno turistico di valle, ma come la maggior parte vengano a Bardonecchia appositamente per vedere il Bramafam. Alcuni anche da molto lontano, come il gruppo di allievi ufficiali del 230 battaglione ricognitori da montagna di Fussen della Bundeswehr, le Forze armate della Germania (è probabile che l’esperienza sia ripetuta il prossimo anno); un viaggio di istruzione come facevano una volta anche i nostri cadetti, ora non più, peccato. 

    Ai primi di ottobre abbiamo avuto infine una visita molto particolare, un gruppo di ufficiali della Guardia di Finanza venuti appositamente da Torino e da Roma per vedere il recupero effettuato a Forte Bramafam. La Guardia di Finanza ha in programma il recupero e trasformazione in museo del Forte Aurelia Antica, una delle opere superstiti del Campo trincerato di Roma, realizzato nell’ultimo quarto dell’Ottocento. La visita e l’incontro hanno dato vita a una richiesta di consulenza e collaborazione per la valorizzazione di questo Forte, un buon riconoscimento del nostro operato di questi anni che fa di certo piacere.” 

    Da parte nostra, visto che il Museo del Bramafam è stato dichiarato di interesse regionale, auspichiamo che anche la Regione Piemonte voglia occuparsi di questo serio problema, anche perché oggi più che mai, la parola d’ordine per il successo di qualsiasi museo è accessibilità.

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Articolo pubblicato il 08/12/2017