A Torino, mercatini di Natale deludenti.

Al Maglio poche bancarelle e in Piazza Solferino molte sono vuote.

Dopo i problemi dello scorso anno, il primo Natale a direzione 5 Stelle, quest’anno tutto era sembrato tornare alla normalità, a parte il Villaggio di Babbo Natale spostato a Venaria Reale.

Qualche giorno fa mi è capitato di fare due passi nelle zone centrali dei mercatini natalizi di Torino, nella fattispecie al Maglio, in Piazza Solferino e in Piazza Castello.

Se in Piazza Castello le cose sono apparse abbastanza organizzate, con molte bancarelle, anche se in verità poche in stile natalizio con articoli tipici, per Maglio e Solferino la situazione è apparsa assai più deludente.

Negli anni passati, ci eravamo abituati al bel mercatino del Cortile del Maglio, con parecchie bancarelle e lo street food nella parte esterna. Quest’anno, invece, il tutto è apparso molto ridotto, pochissimi venditori e anche la parte in zona balòn non presenta alcuna piazzola adibita a vendita di prodotti natalizi.

Passando poi a Piazza Solferino, le casette per le bancarelle mi sono apparse sicuramente in stile natalizio, senonché circa un terzo si presentavano vuote, molto probabilmente per via degli alti costi richiesti dall’Amministrazione Comunale per l’affitto.

A questo punto è d’obbligo porsi una domanda. Ammesso, e a mio parere non concesso, che la riduzione di eventi e mostre di cui si è più volte parlato in questo anno e mezzo abbia avuto come obiettivo quello di contrarre le spese del Comune e a far quadrare i conti, non si capisce invece perché laddove, come nel caso dei mercatini, non c’è da spendere ma da guadagnare dall’affitto delle casette natalizie si sia voluto evidentemente straguadagnare mettendo dei costi proibitivi che hanno disincentivato molti a presentarsi.

E’ ipotizzabile che diversi espositori abbiano preferito spostarsi su altre piazze (Govone, Viverone, …) piuttosto che sborsare cifre che si aggirano tra le cinquemila e le ottomila euro per un periodo di breve durata durante il quale è forte il rischio di non riuscire a guadagnare a sufficienza.

Tra l’altro, c’è da notare che causalmente, ma forse non del tutto, sia in Piazza Solferino che in Piazza Castello, erano diverse le bancarelle che presentavano     bretzel, strudel e altre prelibatezze tirolesi, per l’organizzatore “Mercatini di Bolzano” a cui è stato dato l’appalto di gestione dei mercatini: meno male che Appendino in campagna elettorale si era spesa per i piccoli produttori locali; ora, tra nuovi mega supermercati in giro per la città, la mancata edizione di Cioccola-TO e la vendita di prodotti tirolesi, diventa difficile comprendere la strategia pentastellata per promuovere la torinesità.




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Articolo pubblicato il 12/12/2017