Roma - Uncem: passa da 100 a 160 milioni di euro lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei Piccoli Comuni

Rafforzato con 60 milioni il fondo l'emensdamento

È stato approvato in Commissione Bilancio un emendamento che rafforza il Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei Piccoli Comuni previsto dalla legge 158/2017 per gli anni 2017-2023, portandolo complessivamente da 100 milioni a 160 milioni di euro. 

"Un passo avanti importante, anche se ci batteremo affinché ci siano in futuro ulteriori risorse aggiuntive. E soprattutto perché siano effettivamente attuate tutte le importanti misure previste dalla legge per valorizzare i Piccoli Comuni e farne una chiave per il futuro di un'Italia che scommette sulle comunità, sulla qualità, sul territorio e sulla cultura".

 Lo affermano congiuntamente i Deputati Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera e primo firmatario della legge sui Piccoli Comuni, ed Enrico Borghi, Presidente Uncem, che è stato relatore della legge 158/2017.

Un altro importante tassello come è già accaduto per lo stop alla chiusura degli uffici postali.

La rinascita del territorio vuole anche dire sicurezza, certezza per gli abitanti che ormai troppo spesso lo abbandonano in quanto non dà più la sicurezza di un'esistenza dignitosa e fondamentale per il tessuto sociale dei borghi montani dove il ricambio generazionale non decolla più da anni.

Ma anche una certezza sulla salvaguardia del territorio medesimo con attenzione particolare a boschi lasciati al degrado e quindi soggetti alle calamità che il recente passato ha messo in forte evidenza.

E ci riferiamo agli incendi che hanno messo in ginocchio le popolazioni ed in gravissima difficoltà l'intervento dei soccorritori.

Ma, come abbiamo sottolineato più volte sulle nostre pagine di Civico20News, la difesa della natura non porta voti e viene relegata al minimo indispensabile.

Ben venga, quindi, questo notevole passo avanti che ci auguriamo possa essere assunto dai destinatari come spunto per ulteriori sviluppi a breve termine che non faccia ricordare i territori montani solo in occasione di incendi ed alluvioni sempre più devastanti.



 

 

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Articolo pubblicato il 17/12/2017