Ordine dei giornalisti in visita di solidarietà alla sede de “La Repubblica” di Napoli.

Giornalisti minacciati – sorto un centro di tutela dei giornalisti presso il Viminale

Sono in aumento i risultati dell'attività investigativa a tutela dei giornalisti: 73 le persone denunciate o arrestate nei primi 10 mesi del 2017, 2 in più rispetto allo stesso periodo del 2016. 

In linea di massima, si tratta di giornalisti precari, senza un contratto di lavoro regolare, quindi privi di garanzie e tutele, minacciati e/o soggetti a violenze. 

Tra i nuovi scenari, oggi vanno considerate a rischio, anche le minacce operate da gruppi di formazione neonazista e neofascista e quelle della criminalità organizzata verso quei giornalisti che cercano di svelare intrecci criminali in aree territoriali particolarmente calde. 

Il direttivo dell'Ordine nazionale dei giornalisti, quale gesto di solidarietà e vicinanza ai colleghi minacciati, ha fatto visita alla redazione napoletana di “Repubblica” per la campagna di minacce che neofascisti di Forza Nuova hanno rivolto contro il giornale.  

A riceverli i responsabili di “Repubblica” di Napoli, tra cui il presidente Ottavio Ragone e l'intera redazione. Tutto è scaturito dall'esposizione di uno striscione nella notte tra il 7 e l’8 dicembre scorso, di fronte alla redazione, con la scritta "Boicotta l'informazione di regime" e da un’incursione con fumogeni e maschere nei giorni scorsi, davanti alla redazione romana del giornale. 

Il giornalista Carlo Verna, Presidente Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ha comunicato l’imminente manifestazione davanti alla sede centrale di “Repubblica”, in segno di affettuoso sostegno all’Ordine, al Sindacato e alle Associazioni. Ha approfondito la questione delle Fake news, affermando che senza nulla togliere alla libertà di pensiero, garantita dall'articolo 21 della Costituzione, bisogna aiutare la pubblica opinione a discernere il giornalismo professionale da quello vacuo e occasionale, avvertendo le persone su come gestire le notizie che circolano.  

Ha informato, inoltre, che si è insediato il 6 dicembre scorso al Viminale, il Centro di coordinamento delle attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente d’ informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti. La prima riunione operativa si è svolta Roma e ha dato vita al primo esempio di organismo di questo tipo in ambito europeo.

 

Durante il tavolo tecnico, presieduto dal Ministro dell'Interno Marco Minniti, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, rappresentati dell’Ordine dei giornalisti e del sindacato, sono stati esaminati gli ultimi dati sugli atti intimidatori. Il Centro garantirà l’immediata operatività nei casi di minacce a giornalisti, anche grazie ad articolazioni territoriali del Ministero, disponendo adeguate misure di tutela.

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Articolo pubblicato il 18/12/2017