Chi ha paura di +Europa ?

Emma Bonino, con il carisma che la caratterizza, apparendo ospite nella trasmissione di Fabio Fazio per una manciata di secondi è riuscita a spaventare parte dell’establishment politico italiano.

Rumors romani danno infatti Forza Italia ed il centro destra impegnati a fare pressione sul Governo Gentiloni minacciando di non concorrere all’approvazione della legge di bilancio al Senato  facendo così scattare la clausola di salvaguardia ed il relativo aumento dell’IVA. Una partita che si svolge nel campo del tanto peggio tanto meglio. In tale decreto è inserita la norma che prevede il dimezzamento del numero di firme necessarie per la presentazione della lista + Europa con Emma Bonino.

Se da una parte è chiaro che la lista +Europa potrebbe diventare l’incubo del polo anti europeista, che ricordiamo va da Forza Nuova al M5S passando da Lega e Forza Italia (ma anche con Liberi e Uguali che strizza l’occhio) , dall’altra si tenta di esacerbare gli animi della piazza con un aumento dell’IVA che favorirebbe il sentimento anti europeo.

Della Vedova, in conferenza stampa, ha ricordato che di fatto "gli unici a dover raccogliere le firme siamo noi. Le altre nuove formazioni, come quella nata oggi nel centrodestra", ovvero la cosiddetta quarta gamba, "grazie a Zanetti e a quel che rimane di Scelta civica - un altro solo deputato - non dovrà raccogliere le firme. Cosi' Mdp, che non ha mai avuto finora un solo voto degli elettori ma non dovrà raccogliere le firme. Idem Ncd e Insieme. Tutti hanno l'esenzione. Invece chi, come noi, vuole raccogliere legalmente le firme viene messo di fronte a un problema che rischia di essere insolubile".

Per il Rosatellum bis, approvato lo scorso ottobre, le firme sono circa 750 per collegio plurinominale. Un emendamento alla manovra prevede che siano ridotte ulteriormente, fino a circa 350 e che venga meno l'obbligo di presentarsi in tutte e 20 le circoscrizioni del Senato.

Se dovesse passare il ricatto di Berlusconi non solo si dovranno raccogliere tutte le firme previste, ma bisognerà indicare sin da subito non solo i nomi dei candidati nei listini proporzionali ma anche i candidati nei collegi uninominali, cioè quelli frutto delle intese all'interno della coalizione.

Insomma, "noi chiediamo solo di poter concorrere su base paritaria, non chiediamo favori ne' privilegi", scandiscono Della Vedova e Magi, segretario dei Radicali, che si rivolgono anche alla maggioranza: "se l'emendamento dovesse saltare per le minacce di Brunetta e Romani siano chiare le responsabilità".

Mazziotti ha messo in guardia dal rischio "di incostituzionalità di un trattamento diverso" tra forze politiche, e se la situazione dovesse restare così come è adesso, "ci sarebbe una palese discriminazione e una violazione del principio di uguaglianza".

E’ evidente che si stia cerando di estromettere dai giochi la Lista di Emma Bonino, lista che turba i sogni di molti politici.

Nonostante infatti non se ne sia ancora parlato e tranne i 120 secondi della Bonino da Fazio non vi siano state grandi occasioni per farsi conoscere al grande pubblico, i sondaggisti danno la lista intorno il 2%, percentuale molto più alta di qualsiasi altra neo formazione o micro partito che supporterà il centro destra o la lista di Grasso.

I margini di miglioramento per le prossime settimane della lista +Europa sono enormi, quasi esponenziali e questo preoccupa non poco le altre forze politiche, convinte che in questa campagna elettorale avrebbero avuto campo libero in una propaganda anti europeista fatta di fakenews e disinformazione.

L’ostruzionismo però del centro destra si potrebbe rivelare un boomerang, una debolezza che si trasforma in propellente per la lista +Europa capace di mobilitare quell’elettorato moderato da troppo tempo astensionista e i tanti giovani i quali hanno ben presente che il loro futuro passerà dall’Europa unita e non da muri e monete farlocche.

Quando un’idea è forte, è l’Europa è l’idea più forte di questa campagna elettorale, solitamente non può essere fermata dai giochi di palazzo. Se aggiungiamo poi che questa bandiera è sventolata da una persona competente e cristallina come Emma Bonino allora si comprende quanto sia la paura dei competitor.

Che piaccia o no, +Europa alle prossime elezioni ci sarà.

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Articolo pubblicato il 21/12/2017