Appendino ha fatto 13

Contrariamente a quanto detto durante la campagna elettorale, il sindaco di Torino continua a far costruire supermercati

La coerenza in politica non paga e così, diversamente da quanto indicato in campagna elettorale, durante la quale aveva sostenuto di volersi prodigare per i piccoli commercianti, Chiara Appendino ha sino ad ora approvato ben 13 supermercati in un anno e mezzo contro i 16 fatti realizzare da Fassino ma in 5 anni.

Il trend, quindi, è a favore dell’attuale giunta che, di questo passo, cementificherà la città di ipermercati, dal momento che sono già 29.000 i mq di superfici autorizzati.

E’ questo il piano che prevede dunque più posti di lavoro, più posteggi, più cementificazione, più introiti per il Comune, per le autorizzazioni e le insegne: insomma un grande successo della Giunta pentastellata; che poi ci perda il piccolo commercio per il quale il sindaco aveva detto di volersi battere mente ora addirittura la zona ZTL diventerà più cara è solo retorica che in politica lascia il tempo che trova una volta che si è stati eletti.

Qualche mese fa, il vicesindaco Montanari aveva detto: “in un anno e mezzo abbiamo varato una mole di trasformazioni urbanistiche da far impallidire i nostri predecessori .Un milione e mezzo di metri quadri sui quattro ancora disponibili in città. Si tratta di oltre cinque volte quello che è stato fatto dalle amministrazione precedenti”.

Se buona parte di queste eufemisticamente chiamate “trasformazioni urbanistiche” sono quelle per la realizzazione di ipermercati, c’è ben poco da vantarsi.

Dopo il padiglione 5 del Lingotto, l’Esselunga di Corso Vittorio Emanuele, 3 nuovi Lidl, l’ampliamento dell’Auchan di Corso Romania e molti altri centri commerciali, è arrivata la volta di due nuovi supermercati in Corso Bramante e in Corso Grosseto, così se alla domenica avrete sempre meno mostre ed eventi di cui fruire nel centro di Torino, potete sempre farvi un giro nei nuovi centri commerciali, per la nuova Torino, quella da città industriale a quella del commercio, dove tra l’altro potrete risolvere il problema dei parcheggi, visti i 29.000 mq dati in gestione ai nuovi ipermercati.

Non temete perché la storia non finisce qui: in arrivo ci sono altri cinque supermercati, tra cui 2 coop e 1 Mercatò.

Volendo provare a vedere le cose da un’ottica diversa, è evidente che più supermercati significa più risparmio per i consumatori e più posti di lavoro.

C’è, tuttavia, da notare come, a differenza di Fassino che sì aveva concesso la realizzazione di 16 centri commerciali, (in 5 anni però, mentre qui siamo già a 13 in poco più di un anno) ma al tempo stesso aveva anche sostenuto una valorizzazione del centro storico, degli eventi, dei musei e delle mostre che attiravano turisti, se per i 5 Stelle la strategia è quella di puntare ai supermercati e svilire il comparto culturale non c’è poi tanto da stare felici, anche perché i turisti non vengono certo a Torino per i 3x2 dei supermarket.

Per il momento alcuni eventi per i piccoli commercianti come Cioccola-TO non si faranno, lo smantellamento del ponte di Corso Grosseto va a rilento a causa della presenza di amianto, Fondazione Torino Musei licenzierà 28 dipendenti (chissà magari da far assumere in qualche nuovo centro commerciale?), la linea 2 del metrò vedrà il progetto definitivo solo tra dieci mesi e, a sentire l’assessore ai trasporti, potrebbe anche poi essere solo un tram; non preoccupatevi, i centri commerciali sono il futuro di Torino, in barba a chi pensava che questa Giunta non facesse nulla per riqualificare le periferie: perché venire sino in centro alla domenica quando potrete farvi le “vasche” in un nuovo e fiammante centro commerciale?


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Articolo pubblicato il 28/12/2017