A Torino, venerdì 12 gennaio, come da tradizione, la Famija Turinèisa ha organizzando l’investitura ufficiale di Giandoja e la presentazione della Giacometta 2018, con atto notarile del Notaio Francesco Piglione alla presenza della Sindaca Chiara Appendino. La cerimonia si è svolta in Comune presso la Sala delle Congregazioni.

Il 2018 è un anno particolare, come ha spiegato Daniela Piazza presidente della Famija Turinèisa, perché vede la partecipazione del Giandoja storico della Famija, Giovanni Mussotto, che ha già partecipato a San Giovanni con la Giacometta Tina Scavuzzo, Giacometta di Andrea Flamini, mancato nel mese di marzo, fondatore dell’Associassion Piemontèisa che con lui ha cessato la propria attività. Il “Gruppo Città di Torino”, insieme alla sua Giacometta, è confluito nella Famija Turinèisa, aggiungendosi così al “Gruppo Giacomette”.

Quest’anno sarà un anno pieno di sorprese - ha proseguito Daniela Piazza - che renderanno la Famija Turinèisa sempre più presente nel mondo della cultura e delle tradizioni popolari.

Il sodalizio ha infatti annunciato la sua disponibilità a partecipare a tutte le manifestazioni della Città di Torino e della Regione, con Giandoja e Giacometta e il Giandoja Storico, Giovanni Mussotto: la presenza di due Giandoja permette di poter gestire al meglio tutte le richieste, come già successo nel passato. È stato poi ringraziato Aldo Rocchietti March che per motivi personali ha lasciato il ruolo di Giandoja.

Nel 2018, il nuovo Giandoja Michele Franco sarà accompagnato da Tina Scavuzzo, che da quest’anno continuerà con la Famija Turinèisa, il “Gruppo Città di Torino” e il “Gruppo Giacomette”, il percorso di cultura popolare a salvaguardia delle nostre tradizioni, già seguito, con impegno e dedizione, a fianco di Andrea Flamini.

Il Giandoja storico della Famija Turinèisa, Giovanni Mussotto sarà accompagnato da Anna Capecci, Giacometta per due anni di Aldo Rocchietti March, che ha dimostrato con molta sensibilità e in situazioni diverse di saper raccontare le tradizioni della nostra Città e della nostra Regione agli anziani che si ricordano il passato, ai bambini e ai turisti di varie nazionalità che incuriositi vogliono conoscere la loro storia e scattare fotografie per ricordare la nostra città con i personaggi della tradizione.

Nei 92 anni di vita del sodalizio torinese, sono quindici i Giandoja che si sono passati il testimone.

Insieme a Giandoja e Giacometta vi saranno il “Gruppo Città di Torino” e il “Gruppo Giacomette”, impersonate da giovani studentesse del Liceo Coreutico Germana Erba e dei corsi professionali del Teatro Nuovo di Gian Mesturino.

«Stiamo preparando il programma di tutti gli incontri che ogni anno ci vengono richiesti - ha detto Daniela Piazza - e quest’anno, avendo due Giandoja, riusciremo ad accontentare tutti».

Hanno partecipato alla cerimonia di investitura il Generale dell’Edizione 2018 dello Storico Carnevale di Ivrea accompagnato da Maurizio Leggero, Responsabile Storico Artistico della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea e da alcuni Ufficiali dello Stato Maggiore.

Daniela Piazza ha ricordato che rappresenta un grande onore per il Giandoja della Famija Turinèisa l’essere invitato ogni anno a sfilare al Carnevale di Ivrea, il Martedì Grasso, unica maschera non eporediese che incontra la Mugnaia e il suo Generale.

Era presente il M° Nino Carriglio, che ha sottolineato col suo sassofono in modo fortemente suggestivo vari momenti della cerimonia e, come già l’anno scorso, la “Nuova Filarmonica di Lucento” diretta dal M° Massimo Sanfilippo, direttore anche della Banda della Polizia Municipale di Torino, ha suonato per Giandoja e Giacometta.

Grazie all’invito del nuovo Giandoja Michele Franco, hanno partecipato quattro componenti della Famiglia Fabrizio Medini dello Storico Circo “Peppino Medini” che hanno allietato i partecipanti con una breve esibizione acrobatica.

Daniela Piazza ha anche voluto ringraziare il dottor Antonio Fenoglio delle autolinee “Cavourese”, per la sua consueta disponibilità e collaborazione.

Nella mattina di domenica 14 gennaio si è tenuto il primo appuntamento per continuare la tradizione dell’apertura del Carnevale: la S. Messa officiata da don Carlo Franco nella Chiesa di San Tommaso, con la presenza di Giandoja e Giacometta e di vari gruppi storici e folkloristici del Piemonte.