US Sassuolo vs Torino Fc 1-1

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: pareggio incolore al Mapei stadium tra granata e neroverdi

Bentornato al campionato: dopo due lunghe settimane, finalmente si torna a parlare di cose serie, e si mettono da parte argomenti secondari come la politica, l’economia, la cronaca, eccetera.

 

Bentornato al campionato e anche al calcio-mercato, che vede il Toro “Immobile” come da copione ormai consolidato; la colpa, e ci mancherebbe, quest’anno è tutta del nuovo Mister, che naturalmente deve “valutare”, “considerare”, “verificare”.

Risultato: l’acquisto di un giovane di belle speranze, il classico “acquisto sottotraccia”, che vestirà la maglia granata dalla stagione prossima, e il roster che rimane tale e quale, con i soliti pregi (pochi) e difetti (tanti).

 

Bentornato al campionato, che oggi vede il Toro di scena contro il Sassuolo.

Lo dico chiaro e forte: la squadra neroverde non mi piace, anzi mi sta proprio sugli zebedei; si scansa spesso e volentieri e contro la casa-madre, quella contro la quale si scansa più volentieri, non schiera mai il miglior giocatore.

Mi auguro che oggi gli si faccia un mazzo così.

 

Sperando di vedere il mio desiderio avverarsi, la squadra scende in campo con (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, Nkoulou, Burdisso, Molinaro; Baselli, Rincon, Obi; Falque, Niang, Berenguer.

Squadra che vince non si cambia, sia nel modulo, che negli undici in campo.

 

Primo tempo equilibrato, giocato prevelentemente a centrocampo, con il Toro che non riesce a prendere le redini del gioco, non tira mai in porta, anche se il Sassuolo non crea grossi problemi alla nostra difesa.

Al ’25, alla prima occasione, i granata passano in vantaggio: punizione dal limite di Berenguer, pasticcio difensivo dei neroverdi e palla che finisce sui piedi di Obi, che insacca dalla linea dell’area piccola.

Tiro in diagonale di Berardi al ’37, ma Sirigu c’è.

Il Sassuolo chiude in avanti la prima frazione di gioco, ma il risultato non cambia.

Toro in vantaggio col minimo sforzo, bravo a concretizzare l’unica vera occasione creata.

 

La ripresa vede partire il Sassuolo a spron battuto, entra Matri al posto di Ragusa e dopo otto minuti Berardi pareggia: gran controllo in corsa, dribbling stretto in area e tiro di destro che fulmina Sirigu.

Gran rete e grande azione, che mi auguro di rivedere contro chi so io (e anche voi).

La partita prende finalmente slancio, ma il Toro continua a non pungere.

Al ’17 entra Moretti al posto di Berenguer e la squadra si dispone col 3-5-2 tanto caro al nuovo allenatore: vediamo.

Palo di Peluso al ’25 e occasione per Matri due minuti dopo. Il Toro rema.

Alla mezz’ora entra Ansaldi in luogo di Obi, che si schiera nel centrocampo a cinque.

C’è anche il tempo per vedere Boyè al posto di un impalpabile Niang, un tiro completamentesballato di Iago, ma il risultato non cambia.

 

Insomma, la squadra di Mihajlovic, messa in campo da Mazzarri, porta a casa un punto che rispecchia esattamente quanto emerso durante i novanta minuti: molto poco.

Questa è la squadra, questi sono gli uomini, e sinceramente credo che qualunque allenatore avrebbe difficoltà a fare meglio: servono rinforzi, uomini adatti al modulo, possibilmente in fretta.

Ma credo proprio che il tesoretto, rimarrà ben custodito nella cassaforte di Masio (Al).

 

Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno, anche se per farlo devo turarmi il naso: nonostante Ansaldi a centrocampo, nonostante la filosofia del nuovo Mister sia probabilmente "primo non prenderle"; il modulo visto oggi per mezz’ora, prevede più profondità rispetto al titic-titoc di venturiana memoria e, forse, con la coppia in avanti formata da Belotti e Ljajic avremo qualche chance in più per segnare.

 

Certo che mi accontento proprio di poco.

 


 

 

 

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Articolo pubblicato il 21/01/2018