Riflessioni attorno allo Shema Israel (Seconda parte).

Articolo di Emanuele Maffia.

[Premessa: nel testo originale ho utilizzato il quadrato ebraico, ma a causa della difficoltà d’interpretazione del carattere nella pagina, ho traslitterato tutto in soli caratteri standard (Quindi in modo non sempre preciso. Per esempio ho dovuto usare l’apostrofo sia per lo spirito dolce che per lo spirito aspro.) e scrivendo, da sinistra a destra e non da destra a sinistra come nella lingua ebraica. Inoltre, per quanto riguarda la , dovendosi leggere nel testo come “F” e non come “P”, l’ho traslitterata con la “F”. Per chi volesse vedere graficamente le lettere a cui mi riferisco può consultare la “EBRAICO — Tabella di traslitterazione” dal sito: https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1001060085].

Link della prima parte pubblicata in data 20 c.m. http://www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=27447

 

Lo Shema continua (Deuteronomio 6,5-9) :<<5 Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. 6 Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; 7 li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8 Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi 9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.>>

Deuteronomio 6,5Con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze

  • Cuore: LBB , derivante dalla radice bilittera LB. La parola LBB compare per la prima volta in Esodo:14:5: >. Si tratta dell’immagine di un cuore asservito al desiderio di possesso. Ma la radice bilittera LB si trova, tuttavia, dietro tutta la Torah. Se congiungiamo, infatti, l’ultima lettera dell’esodo (ultimo libro della Torah), che è una Làmedh, con la prima del Genesi, che è una Behth otteniamo appunto LB.

 

I Versetti di Deuteronomio da 6 a 9 ribadiscono l’importanza di tenere presente quanto enunciato nei due precedenti versetti:

<<6 Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore;

7 li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

8 Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi

9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.>>

Questi Quattro versetti ribadiscono l’importanza di vivificare i primi due versetti ne tre centri dell’uomo, Cuore ovvero Desiderio (Deuteronomio 6,6) mantenendo il continuo orientamento del desiderio di Servizio al Dio Uno, Testa ovvero Pensiero (Deuteronomio 6,7) mediante il continuo orientamento del Pensiero su tale Servizio, Bacino ovvero Volontà e Azione (Deuteronomio 6, 8-9) mediante atti concreti volti sia a mantenere vivo il ricordo nella Testa e Nel Cuore, sia a testimoniare concretamente nella vita questa profonda verità.

In Deuteronomio 11:13 si legge:<< 13 Ora, se obbedirete diligentemente ai comandi che oggi vi do, amando il Signore vostro Dio e servendolo con tutto il cuore e con tutta l'anima,>>

Deuteronomio 11:14-21: <<14 io darò al vostro paese la pioggia al suo tempo: la pioggia d'autunno e la pioggia di primavera, perché tu possa raccogliere il tuo frumento, il tuo vino e il tuo olio; 15 farò anche crescere nella tua campagna l'erba per il tuo bestiame; tu mangerai e sarai saziato. 16 State in guardia perché il vostro cuore non si lasci sedurre e voi vi allontaniate, servendo dèi stranieri o prostrandovi davanti a loro. 17 Allora si accenderebbe contro di voi l'ira del Signore ed egli chiuderebbe i cieli e non vi sarebbe più pioggia e la terra non darebbe più i prodotti e voi perireste ben presto, scomparendo dalla fertile terra che il Signore sta per darvi.

18 Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi; 19 le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; 20 le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, 21 perché i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che il Signore ha giurato ai vostri padri di dare loro, siano numerosi come i giorni dei cieli sopra la terra.>>

I versetti di Deuteronomio 14 e 15 presentano la Benedizione che il Signore stende sul suo Popolo se questi rispetta i suoi comandi, il versetto 16 dice <<State in guardia perché il vostro cuore non si lasci sedurre e voi vi allontaniate, servendo dèi stranieri o prostrandovi davanti a loro>> questo è un ammonimento a non disperdere il proprio orientamento dietro ogni teoria o metodo perché questo causerebbe un allontanamento da quello stato di grazia ottenibile solo grazie al costante orientamento di cui tutto lo Shema ci parla. Infatti in Deuteronomio 17 prospetta proprio questo con le parole: << Allora si accenderebbe contro di voi l'ira del Signore ed egli chiuderebbe i cieli e non vi sarebbe più pioggia e la terra non darebbe più i prodotti e voi perireste ben presto, scomparendo dalla fertile terra che il Signore sta per darvi.>>

I versetti da 18 a 21 ricordano quanto già detto in Deuteronomio 6:6-9, infatti leggiamo: << 18 Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi; 19 le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; 20 le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, 21 perché i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che il Signore ha giurato ai vostri padri di dare loro, siano numerosi come i giorni dei cieli sopra la terra.>>

In Numeri 15:37-41: 37 Il Signore dice a Mosè: 38 «Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano, di generazione in generazione, fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni angolo un cordone di porpora viola. 39 Avrete tali fiocchi e, quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli in pratica; non andrete vagando dietro il vostro cuore e i vostri occhi, seguendo i quali vi prostituite. 40 Così vi ricorderete di tutti i miei comandi, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio. 41 Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatti uscire dal paese di Egitto per essere il vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio».

La parola per comando MTsWT vale 1253, il medesimo valore compare per la prima volta in Genesi 1:20 facendo il computo delle parole che significano <<la terra, davanti al>> (Firmamento celeste) ma anche di Genesi 2:15 nelle parole che significano <<l'uomo e lo pose>> (nel giardino dell’Eden), oppure in Genesi 3:14 nelle parole che significano (disse) <<Il Signore Elohim al serpente a motivo di/poiché>> (hai fatto questo…). Questi esempi sembrano suggerire sempre l’immagine di leggi universali che riguardano principalmente l’uomo ma anche il mondo che abita.

Genesi 1:20 sembra suggerire che il Comando di Dio non venga esercitato in modo diretto ma attraverso le Stelle del Firmamento ed il potere che queste hanno sull’uomo ed il suo mondo, che si trova in opposizione rispetto ad esse.

Nel Sefer Yetzirah, le sette lettere doppie sono associate ai sette pianeti, mentre le dodici semplici ai segni dello zodiaco e questo libro ben definisce il potere dei pianeti e dei segni sull’uomo e sul mondo. Genesi 2:15 vuole specificare quale fosse il compito dell’uomo quando venne creato nell’immenso laboratorio della Natura, ovvero coltivarla e custodirla. In Genesi 3:14 interviene quella che gli orientali chiamano Legge del Karma, o di Causa ed Effetto. Il Serpente viene maledetto per aver traviato l’uomo. Interessante notare che quando parla del serpente e delle bestie non usa la parola NeFeSh, altrove usata per indicare esseri animati.

Potremmo osservare che questa parte dello Shema suggerisce che:

Nella Torah vi sono certo diversi precetti, tuttavia, quelli fondamentali grazie ai quali divenire “santi per il nostro Dio” sono, la comprensione della necessità e dell’essenza del Patto del Fuoco che è un orientamento sempre più costante verso Dio, che impegni tutti e tre i centri della personalità, l’Anima razionale nella Testa, il Cuore e la Volontà che ha sede nel Bacino, ovvero, Pensiero, Desiderio e Volontà, vigilando che nessuno di questi centri sia sviato dalle suggestioni del pensiero o da desideri inferiori. Infatti un pensiero sul quale ci concentriamo spesso, non può che far nascere una reazione emotiva, o un desiderio, che spingerà la volontà a far compiere alla personalità delle azioni conseguenti. Se un desiderio ci impegna emotivamente in modo costante, farà nascere pensieri in armonia con esso e spingerà la volontà all’azione. Ecco perché è necessario vegliare su quanto Pensiamo, Desideriamo e Vogliamo, tuttavia spesso non è facile farlo ed allora osservare il frutto delle nostre azioni ci può aiutare a riconoscere il pensiero ed il desiderio che si nasconde dietro queste.

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 25/01/2018