Amazon guarda al settore bancario, sanitario e logistico

Un’azienda paradigmatica che fa riflettere

Mentre nel vecchio continente Amazon è al centro del dibattito politico ed sociale per l’ormai ‘famoso’ brevetto dei braccialetti, là dove la società di Jeff Bezos è nata fa parlare di sé per i nuovi orizzonti su cui intende investire.

Da un lato ‘Shipping with Amazon’ che punta a saltare l’intermediazione dei corrierei statunitensi per le consegne, investendo su mezzi propri (tra cui anche i droni). Il progetto per il momento non è ancora debuttato, ma quando lo farà sarà rivolto alle aziende che su Amazon si riforniscono. Poi, è da ipotizzare, se dovesse esserci risparmio e convenienza per l’azienda, si passerà anche ai clienti tradizionali.

Sempre rivolto alle imprese su Amazon è ‘Amazon Lending’, una divisione esistente dal 2011 e che già eroga denaro alle piccole aziende che operano sulla piattaforma di e-commerce. Stando a quanto scrive Il Corriere delle Comunicazioni: “secondo gli ultimi dati, tra giugno 2016 e giugno 2017, Amazon avrebbe erogato finanziamenti per un miliardo di dollari”. Al momento sembra che Bezos stai puntando ad allearsi con Bank of America, il secondo istituto di credito per numero di clienti negli Stati Uniti. Anche in questo caso c’è da pensare che se l’investimento dovesse essere sempre più convincente, la società potrebbe guardare anche ai clienti comuni, scardinando anche un altro settore economico come quello bancario.

Sotto questo aspetto, infine, Amazon, JP Morgan e Berkshire Hathaway hanno annunciato un’iniziativa volta a ridurre i costi delle prestazioni sanitarie e semplificare il sistema dell’healthcare tramite le tecnologie digitali.

Viene confermato ciò che indicavamo su queste colonne non molti articoli fa, ovvero come Amazon (e forse fin più di Google) sia un’azienda paradigmatica, che rappresenta bene il nuovo modello di business basato sull’informatica e la tecnologia.

Se davvero dovesse espandersi nel settore bancario, sanitario e della logistica (come in parte ha già fatto), viene da chiedersi quali possibilità di concorrenza vi siano ancora per le controparti meno digitali?

L.V.C.

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Articolo pubblicato il 19/02/2018