Valle d’Aosta. Forte di Bard, la porta militare ed artistica della Valle

Febbraio ci presenta due mostre di sicuro interesse

Il Forte di Bard è un’imponente struttura militare realizzata nella prima metà del XIX° secolo, posta alla sommità di una rocca all’ingresso della Valle d’Aosta. In seguito ad un articolato intervento di recupero, la fortezza è oggi un polo culturale e turistico sede di musei, esposizioni di fama internazionale, eventi ed accoglienza d’avanguardia.

Tratto distintivo del Forte, nella sua veste attuale, sono le moderne strutture architettoniche capaci di fondere l’impianto militare e le tecnologie. Oltre all’attività museale permanente (Il Ferdinando, museo delle fortificazioni di frontiere, il museo delle Alpi, le Alpi dei ragazzi, le prigioni del Forte), all’interno sono fruibili per i visitatori una caffetteria, un ristorante, bookshop e boutique, oltre all’Hotel Cavour et des Officiers che propone 11 esclusive camere per un soggiorno emozionante tra le mura della fortezza.

La salita al Forte regala emozioni grazie a tre ascensori panoramici in cristallo che in pochi minuti superano il dislivello di 106 metri che separa l’accesso alla sommità della rocca.

L’offerta espositiva propone da pochi giorni due mostre:

Luci del Nord. Impressionismo in Normandia” e la nuova edizione di

Wildlife Photographer of the Year 53”, già meta di numerosi visitatori.

Luci del Nord. Impressionismo in Normandia” rimane aperta sino al 17 giugno 2018

L’impressionismo ha lasciato una traccia profonda nella storia dell’arte muovendo i suoi primi passi in Francia, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento e, proprio da questi inizi prende movimento la mostra.

A promuovere l’esposizione, curata dallo storico dell’arte Alain Tapié, è l’Associazione Forte di Bard con la collaborazione di Ponte Organisation fur kulturelles Management GmbH di Vienna.

Più di settanta importanti opere raccontano, in un progetto inedito ed originale, la fascinazione degli artisti per la Normandia, territorio che diventa microcosmo naturale generato dalla forza delle terra, del vento, del mare e della nebbia.

Un paesaggio naturale dotato di una propria fisicità vera e vibrante. I dipinti provengono dall’Association Peindre en Normandie di Caen, dal Museo del Belvedere di Vienna, dal Museo Marmottan di Parigi e dal Musée Eugène Boudin di Honfleur e recano la firma di autori come Monet, Renoir, Bonnard, Boudin, Corot, Courbet, Daubigny, ma anche e non solo Delacroix, Dufy, Gericault.

La Normandia ha esercitato una irresistibile forza di attrazione tra gli artisti del XIX° secolo, a partire dalla scoperta che ne fecero i pittori e gli acquarellisti inglesi che attraversarono la Manica per studiare il paesaggio, le rovine e i monumenti in terra francese.

La mostra racconta la nascita, a partire dai primi decenni dell’Ottocento, della pittura d’impressione, che darà vita al movimento dell’Impressionismo così come lo conosciamo e, successivamente al post impressionismo e ai principali movimenti delle avanguardie artistiche del Novecento che utilizzano il colore come strumento principale di espressione.

Anteprima italiana del” Wildlife Photographer of the Year 53”, le immagini più spettacolari del 2017,sono in mostra sino al 10 giugno 2018

E’ l’anteprima italiana della 53esima edizione del Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento al mondo dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra.

Sono esposte cento foto realizzate nell’arco del 2017 e raccontano con sorprendente maestria la natura in tutti i suoi aspetti, catturando dettagli affascinanti e paesaggi mozzafiato che i visitatori potranno scoprire come in un viaggio attraverso i luoghi più straordinari della terra.

La mostra presenta le foto vincitrici delle 16 categorie del premio che ritraggono l’incredibile biodiversità esistente sul nostro pianeta, dai comportamenti di animali quasi sconosciuti a mondi subacquei nascosti e misteriosi, selezionate fra le oltre 50mila immagini giunte da 92 diversi paesi del mondo e giudicate da esperti internazionali per la loro originalità e sulla base di criteri artistici e tecnici.

Vincitore assoluto di quest’anno è il fotografo sudafricano Brent Stirton con lo scatto “Memorial to a species” (Monumento alla specie) che ritrae con grande forza documentaria un rinoceronte appena colpito e mutilato del suo corno all’interno del Parco Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana.

Il premio per il miglior scatto della categoria giovani, Young Wildlife Photographer of the Year, è andato invece all’olandese Daniël Nelson che è riuscito a ritrarre un gorilla sdraiato e intento a mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane, all’interno della foresta del Parco Nazionale di Odzala, nella Repubblica del Congo.

Cinque gli italiani premiati: Stefano Unterthiner, che si è aggiudicato due premi come finalista nelle categorie The Wildlife Photojournalist Award e Story e Urban Willife; la giovanissima Ekaterina Bee, vincitrice nella categoria 10 years and under; Marco Urso finalista della categoria Behaviour; Hugo Wasserman, finalista nella categoria Urban Wildlife e Angiolo Manetti, finalista nella categoria Earth’s Environnements.

INFORMAZIONI

T. +390125833811, info@fortebard.it

Tariffe ingresso

Interno: 8.50 euro

Ridotto: 6,50 euro

Scuole:5 euro

Cumulativa due mostre

Interno: 13 euro

Ridotto; 11 euro

Ridotto scuole: 8 euro

ORARI

Martedì –venerdì: 10- 18

Sabato, domenica e festii; 10 -19

La biglietteria chiude 45 minuti prima della chiusura.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 20/02/2018