Torino. Immobili, compagni!

Il M5S invita al tavolo sull'emergenza abitativa anche gli occupanti abusivi.

Nel caso dei politici pentastellati che esercitano i loro illuminanti cogiti presso l’usbergo di Palazzo Civico, quel noto aforisma latino per cui “attraverso le difficoltà si raggiungono le stelle” (“per aspera ad astra”) andrebbe più propriamente declinato secondo l’infelice traslitterazione “per astra ad aspera”…

Ergo, con le stelle (sottinteso, al Governo) si rischia di addivenire a nuovi, turbolenti e più perigliosi travagli…

Sempre ammettendo di voler ancora permanere nella metrica dello Stato di Diritto (cosa peraltro oggigiorno non così scontata), appare alquanto nebuloso il movens (giuridico e deontologico… ma questo intendeva essere ahimè solo un altro sottinteso…) che ha da poco ispirato ai Consiglieri grillini due (si scrive luminose ma si legge insidiose) risoluzioni politiche.

Per di più in riferimento a una problematica, quella dell’emergenza abitativa, indubitabilmente calda e ribollente come il nucleo delle stelle… e per discutere la quale occorre certo una buona dose di ponderato raziocinio, non disgiunto da un’assennata disponibilità a porsi, in stile Romain Rolland e senza preconcetti neobolscevichi, au-dessus de la mêlèe (al di sopra della mischia).

All’uopo urge prima di tutto chiarificare un aspetto, centrale e assolutamente dirimente: i proprietari di immobili non risultano tali in virtù di una congiuntura astrale favorevole e fortunata... Infatti i beni di cui dispongono sono stati incamerati – o prima o dopo – con risorse già sottoposte a (oggi abnorme) tassazione e, risvolto non certo trascurabile, a fronte di anni di duro lavoro, sacrifici, dedizione e lungimiranza.

In proposito, già il prolifico statista piemontese Luigi Einaudi (eletto Presidente della Repubblica settant’anni or sono), nell’ambito di un articolo comparso sul Corriere della Sera del giorno 3 Marzo 1961, scriveva consapevolmente come “l’uomo liberale […] è particolarmente affezionato alla casa, sia pur modesta, che ha costrutto per sé ed i suoi”…

Alla luce di quanto sovra esposto, si può dunque ancora accettare il fatto che un Consigliere comunale del M5S, Antonino Iaria, abbia richiesto alla Giunta la modifica dei moduli necessari per poter partecipare ai tavoli istituzionali in materia locatizia, così da estendere il consesso anche ai comitati cosiddetti spontanei… Diversamente, si configura invece come un temerario e inaccettabile vulnus dei più basilari principi democratici quello di aver voluto ammettere, ai tavoli di concertazione della consulta per l’emergenza abitativa, le frange più estremiste e prevaricanti di centri sociali e organizzazioni di quartiere.

In pratica (per essere certi d’intenderci bene…) quei soggetti che, guidando le occupazioni abusive di immobili al grido di “la casa si prende, l’affitto non si paga”, vìolano sistematicamente la Legge, negando ai proprietari l’esercizio del diritto costituzionalmente previsto (art. 42) per cui “la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge”. Peraltro disattendendo pure la disposizione di cui all’art. 832 del Codice Civile, stante la quale “il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo”.

In merito, al cospetto di cotali urlate, aizzanti e assolutamente illegittime rivendicazioni, bisognerebbe rammentare a certuni sanguigni capipopolo come oggi sia (ahimè) possibile prendere casa con la forza solo in virtù del fatto che qualcuno, prima, si sia impegnato per fare quella casa

Se vogliamo, potremmo considerare questa una sorta di declinazione muraria e post-moderna del principio di conservazione della massa formulato nel ‘700 da Antoine-Laurent de Lavoisier, in base al quale “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”… E giustappunto ai politici (di turno e venturi) toccherebbe manifestamente trasformare la società presente, interpretando l’alto onere e onore del procacciare soluzioni, legali e legittime, ai problemi dei cittadini.

Senza surrettiziamente avallare manifestazioni lesive del Diritto… ma sostenendo la piena realizzazione di quanto contenuto nel nostro ordinamento giuridico che, in specie, promuove il risparmio finalizzato all’acquisto di beni duraturi, l’abitazione in primis. Si legge infatti nella Costituzione (art. 47) come “la Repubblica favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione”.


Chissà se anche Madamin Chiara Appendino, nei reconditi anfratti della Sua materia grigia, ha ben chiare queste sfaccettature, sempre sottilmente ignorate…

… e chissà se ne sono consapevoli anche tutti quei politici benpensanti, egualitaristi, per dirla alla Giosuè Carducci con una “faccia di ciompo da bene”… che, giustappunto in nome di un millantato contrasto alle disuguaglianze, invocano a pieni polmoni l’introduzione di un’ulteriore tassa patrimoniale, perseguendo di fatto un percorso coatto e inverso di redistribuzione della ricchezza…

Prendendola semplicemente dove (con merito) c’è – o meglio, c’era – in luogo d’impartire educativi insegnamenti sul come fare per produrne di nuova.

Facile così, comodo. Uno vale uno, perché, effettivamente, sarebbero davvero capaci tutti di legiferare in tal senso...

Il predetto provvedimento pentastellato ha suscitato una timida riprovazione anche da parte PD, nella misura in cui si trova “curiosa la convocazione di chi non rispetta la regole invece di partner storici, come le reti di rappresentanza degli inquilini e dei proprietari”.

Sonia Schellino, in Comune Assessore al Welfare del M5S, ha tuttavia subitamente ribattuto, confermando il proposito di “includere soggetti e istanze che fino a ora non sono stati coinvolti, affiancandoli a quelli che negli anni hanno sviluppato buone pratiche”.

Come dire, mettiamo tutti sulla stessa barca (ovvero, attorno allo stesso tavolo): sia coloro i quali rispettano le regole, sia quelli che consapevolmente le disattendono. Tanto, pure in questo caso, uno vale uno/l’altro

Con questi prodromici chiari di Luna (o di stelle) risulta difficile immaginare un efficace risanamento delle problematiche in essere… e il nostro tessuto sociale si profila decisamente avviato al collasso… Così come avviene per i nuclei degli astri, i quali collassano una volta terminato il bruciamento di gas al loro interno…

Eppure non si può credere di bruciare e consumare la rabbia fomentando l'illegalità e la violenza…

La Politica (seria) non può e non deve ammettere altri impattanti, morituri e palliativi provvedimenti in stile stelle cadenti…: sono già troppi i Politici decadenti che la accecano.

 

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Articolo pubblicato il 24/02/2018