Lettere al Direttore - Area periferica per le manifestazioni

La proposta di un affezionato lettore di Civico20News

Egregio Direttore,

per evitare che il centro di Torino venga violentato dalle manifestazioni, forse Comune e Prefettura dovrebbero individuare un'area periferica dove si possono fare le manifestazioni, e dove le forze di polizia possono controllare la zona con una certa facilità , e con il supporto  delle telecamere, senza essere aggrediti dai manifestanti.

Uno spazio lontano da case, banche, negozi, ecc. dove si può manifestare senza creare danni a nessuno!  Una soluzione semplice che merita di essere presa in considerazione dopo le brutte esperienze di questi giorni nel centro di Torino!

 

Mariberto

 

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Carissimo lettore, trovo che la Sua proposta, peraltro legittima, rischi di essere interpretata come una ghettizzazione del diritto di manifestare; il riscontro maggiore passa attrverso i consensi ottenuti laddove è presente un'utile cassa di risonanza.

Con ciò, onde non essere mal interpretato, ritengo che il "cuore pulsante della città" debba vivere ogni situazione precaria e non soltanto quelle che portano utili agli organizzatori: senza alcuna forma di violenza o intolleranza e quindi nel profondo rispetto delle regole democratiche.

Quelle che oggi, ieri e forse domani vengono eluse da improprie frequentazioni che inficiano il vero scopo della protesta con azioni collaterali di vera guerriglia urbana alla ricerca, ormai palese, dello scontro fisico con chi le regole deve farle rispettare.

Tutto ciò si riconduce alla mancanza di coscienza civica, da tutte le parti, e maggiormente in coloro che innescano un pericoloso circuito di violenza in quanto sedicenti tutori del welfare, della serenità cioè che deriva dalle certezze e non dalle opportunità di comodo degli altri.

Su questo territorio prolifera trovando buona alimentazione chi sfrutta la disperazione altrui come sfogatoio dei propri "pruriti intellettuali" o di quelli sapientemente indotti da chi trova nel disordine e nella violenza il proprio "Cavallo di Troia" per raggiungere il proprio scopo: il potere assoluto.

E' troppo facile agire sulla disperazione altrui, oggi assai diffusa, per far scoccare quella scintilla che si trasforma in fiamme devastanti per la propria ed altrui incolumità.

La soluzione sta nel voler estirpare alle origini le "deformazioni professionali" con la prevenzione, culturale fin dai primi anni di studio sui banchi di scuola, e quella basata sul drastico intervento per estirpare la "gramigna", l'erba  spesso infestante e non priva di cointroindicazioni. 

Il resto è fuffa e serve a mantenere in piedi lo spettacolo delle illusioni e delle rivendicazioni che in Italia hanno tempi biblici prima di trovare una soluzione valida e certa per il futuro delle famiglie.

La tutela dei lavoratori non si fa spaccando le vetrine o mandando all'ospedale i tutori dell'Ordine Pubblico, quelli stessi che devono intervenire con cautela per non passare dalla parte dei cattivi: "id quod plerumque accidit!", ciò che più frequentemente accade.

 

       

      Civico20News

     Massimo Calleri

Direttore Responsabile




    

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 25/02/2018