Nella biblioteca torinese Italo Calvino un importante evento culturale: la presentazione in anteprima del prossimo Salone del Libro 2018

 

WQERGTRRNella biblioteca Italo Calvino in lungo Dora Agrigento 94, a Torino, si è svolto uno fra i più importanti eventi relativi alla sfera culturale, tale da  travalicare i confini cittadini.E’ cominciato infatti, senza eccessivo clamore, il tour che toccherà le librerie e le biblioteche torinesi per illustrare tutte le novità del prossimo Salone Internazionale del Libro, alla presenza del direttore editoriale Nicola Lagioia, del vicedirettore Marco Pautasso, Luca Deri, presidente della circoscrizione sette, dello scrittore Giuseppe Culicchia  e del libraio Rocco Pinto. Il direttore La gioia ha esordito ricordando che il salone del libro e" il Salone " per eccellenza che, anche quest'anno, sarà collegato ai cinque giorni di reading in collaborazione con il Centro per il Libro.QWRR


“E', non solo una rassegna libraria che coinvolge la città, ma tutta l'Italia. Sarà una vera e propria “ Festa Mobile”, come vuole il nome della manifestazione collaterale al Salone  ha spiegato il direttore - che si svolgerà  a Torino e dintorni nei giorni del Salone, ma già nei prossimi giorni e settimane, partirà un tour per l'Italia. Inizierà da Palermo, e proseguirà attraverso le librerie, le biblioteche e le scuole, le rappresentanti della colonna dorsale della Cultura del nostro Paese. Proseguirà poi toccando luoghi simbolici come Scampia, Amatrice, Bologna, Firenze, per arrivare a Torino. Paolo Cognetti effettuerà un reading alle OGR, poi sempre nela stessa sede, vi sarà una lettura-spettacolo delle lettere di Aldo Moro effettuata da Fabrizio Gifuni, Saranno presenti Pistoletto, poliedrico artista tra i maggiori esponenti dell'Arte povera e, un’anteprima assoluta, vi sarà anche Roberto Saviano, che parlerà  delle serie televisive di cui si occupa, in particolare dell’ultima che sta curando, su Gheddafi.i saranno ospiti importanti come Paolo Cognetti, che  effettuerà un reading alle OGR, poi sempre nela stessa sede, vi sarà una lettura-spettacolo delle lettere di Aldo Moro effettuata da Fabrizio Gifuni, Saranno presenti Pistoletto, poliedrico artista tra i maggiori esponenti dell'Arte povera e, un’anteprima assoluta, vi sarà anche Roberto Saviano, che parlerà  delle serie televisive di cui si occupa, in particolare dell’ultima che sta curando, su Gheddafi. Questo perchè il Salone del Libro non è solo uno degli appuntamenti più J6U67importanti d'Italia, ma d'Europa”

 

 

“Dobbiamo pensare che, per cinque giorni, sotto il cielo di Torino -  ha continuato Lagioia - si riuniranno  alcune delle menti più brillanti provenienti da tutto il mondo, e  questo è un elemento molto importante, un valore aggiunto che ci deve riempire d'orgoglio. Ci siamo reinventati il Salone, sulla base di trent'anni di esperienza. L'anno scorso la sfida era quella di esserci, di vincere la paura di vedersi scippare la manifestazione, una paura comunque ingiustificata, perchè il Salone si è poi  svolto regolarmente ed ha avuto il gran successo che meritava. E' ormai un appuntamento irrinunciabile per la città”.

 

Il direttore ha fatto notare come sia ormai possibile ripetere e rinnovare la manifestazione, anche senza la necessità di avere un rivale, perchè il maggior rivale contro cui ci si deve confrontare, siamo noi stessi. Ed è questo il motivo per cui è necessario rinnovarsi di continuo, con l’intento di ottenere sempre il meglio. Un risultato positivo che sottolinea la bontà dei provvedimenti fino ad oggi adottati è stato il ritorno di tutti i gli editori, ed è questo  che rimarca la differenza con l'anno scorso, in cui l’obbiettivo principale era quello di  dimostrare di esserci.

 

Lagioia ha sottolineato come, quest'anno, sarà possibile  dimostrare che, in un paese abituato alle divisioni,ERGTER si è ricomposta la frattura editoriale verificatasi nel corso della precedente edizione. L'anno scorso avevano dato la loro disponibilità a presenziare alla manifestazione soltanto gli editori indipendenti; i grandi gruppi editoriali avevano preferito recarsi altrove. Ora invece tornano i grandi editori, fra questi il gruppo Mondadori, Adelphi, ed altri fra i maggiori presenti sul mercato. Il Salone del Libro mette dunque Torino al centro della cultura mondiale: dare centralità al Salone, significa offrire centralità a Torino, e portare le sue iniziative in tutto il mondo.

 

Marco Pautasso, vicedirettore, si è rallegrato  per il rapporto che si è riusciti a costruire con la città, perché il salone rappresenta una grande opportunità per i cittadini, grazie al lavoro della squadra, che ha permesso di costruire tutto ciò che è stato costruito fino ad ora per la  manifestazione avendo così la possibilità di scorgere e ampliare i nuovi orizzonti. Marco Pautasso è il responsabile del Salone Off, l'artefice della possibilità di trasferire perifericamente con eventi collaterali tutto quanto è contenuto all'interno del Salone, e questo è stato reso possibile dal diffondere il Salone, prima in una circoscrizione, poi in un'altra ed ora sono tutte otto le circoscrizioni coinvolte. Ancora quest'onda culturale si è andata ampliando e sono quattordici i  comuni dell'area metropolitana ed anche fra i più importanti,  che ora fanno parte della famiglia del Salone Off.

 

ERTRRRLuca Deri, presidente della Circoscrizione sette, ha ricordato come con il suo staff collabori da undici anni con il Salone del Libro. È stato instaurato un rapporto notevolmente sinergico  con Pautasso. elemento questo   che ha permesso la realizzazione di eventi realizzati sul nostro territorio,  negli ospedali, alla cremagliera di Superga, in contesti anche naif come il mercato di Porta palazzo, poi ancora  nelle scuole, fino ad arrivare nel luogo in cui si sta svolgendo la presentazione:  la biblioteca Italo Calvino. Ha ricordato come, da quattro anni sia  cominciata l'iniziativa di Angela Donna, che , con l'iniziativa  "Regalibri" ha permesso di rifornire le biblioteche scolastiche, qualche tempo fa poco fornite di testi, per cui è stata effettuata la "chiamata alla lettura dei libri" per cui, tutti i torinesi, sono stati invitati a portare un libro da destinare alle scuole del territorio.  "In tre anni - racconta Deri - abbiamo raccolto venticinquemila libri e quest'anno è stato deciso, in collaborazione con le biblioteche cittadine, di destinare i libri alla nostra Biblioteca Civica, una delle più belle che esistano sul territorio e chiediamo comunque, a  tutti i torinesi,  di continuare a donare i libri per la Civica".

 

ERTERLo scrittore, saggista e traduttore Giuseppe Culicchia ha ricordato come il Salone del Libro operi, non solo attraverso le proposte culturali, ma anche con l'ideazione di iniziative come il  Bookstok Village, pensato per i più giovani, che tutti auspicano possano diventare lettori . È un'iniziativa che rappresenta il futuro dell'Italia perché, senza la diffusione del libro, sostiene   Culicchia, si andrebbe incontro a un futuro arido. Lo scrittore  è il curatore di " Festamobile"  il cui intento è proprio quello di porgere un invito alla lettura. Gli scrittori che ha coinvolto quest'anno sono personaggi noti che, generosamente, si mettono a disposizione per leggere in pubblico libri altrui. Non si presentano dunque  per leggere il proprio libro, ma si adoperano per leggere, insieme al pubblico, classici contemporanei, ma anche i testi che ritengono siano stati importanti per la loro formazione ed a cui sono particolarmente affezionati.

 

Il libraio Rocco Pinto, forte di una notevole esperienza in prestigiose librerie,fra queste la Torre di Abele di don Ciotti, , oggi gestore della libreria " Il ponte sulla Dora",  ha coordinato il dibattito,  legando abilmente i vari interventi, consentendo un gradevole scorrimento di una riunione in cui i presenti hanno potuto cogliere quale sarà la prossima evoluzione di tutto quanto ruota attorno al libro. Un mondo in continua evoluzione che, dopo una breve fase di rallentamento, quest'anno lungi dall'essere finito, ripartirà con spirito rinnovato alla conquista delle menti dei lettori, qualunque età questi abbiano e dovunque si trovino

 

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Articolo pubblicato il 06/04/2018