Consultazioni e Governo: La fumata nera di Mattarella

Dopo il nulla di fatto, il Presidente della Repubblica richiama i partiti al Quirinale per un secondo giro di colloqui

Si è concluso ieri pomeriggio il primo round di consultazioni al Quirinale per la costituzione del Governo post elettorale, con il prevedibile nulla di fatto. Altre scadenze parlamentari sono in calendario.

La prossima settimana il presidente della Repubblica Sergio Mattarella tornerà a ricevere al Quirinale i gruppi parlamentari, probabilmente tra martedì e mercoledì, per dare tempo ai partiti di riflettere e ricevere così indicazioni maggiormente positive.

I due rami del Parlamento intanto insediano le due commissioni speciali per esaminare gli atti del governo pendenti, in attesa che, con la fiducia al nuovo governo, possano costituirsi le commissioni permanenti di merito.

L'organo composto da 27 membri è già costituito al Senato. Il Piemonte è rappresentato dai senatori Lucio Malan e Gilberto Pichetto di Forza Italia.

Alla Camera la designazione avrà luogo martedì 10 aprile, quando l'Aula è convocata per approvare una deliberazione che costituisca la commissione speciale e che ne delimiti il raggio di azione indicando i provvedimenti da esaminare.

La legge prevede che il Documento di economia e finanza sia presentato entro il 10 aprile. Va trasmesso a Bruxelles, normalmente dopo l'approvazione in Parlamento delle relative risoluzioni, entro il 30 aprile. E' presumibile che venga esaminato dalle commissioni speciali, forse entro i termini di legge, nonostante la mancanza di indicazioni sul nuovo Governo.

La prossima settimana il Parlamento inizierà i lavori in seduta congiunta per una grande occasione. Senatori e Deputati dovrebbero essere convocati a Montecitorio, per eleggere un giudice della Corte Costituzionale e due componenti laici del Csm.

Il quorum richiesto per le prime tre votazioni è dei 2/3 dei componenti dell'Assemblea. E’ prevedibile che, nelle more della formazione del governo, queste votazioni si tengano in tempi brevi per far scendere il quorum ai 3/5.

Forse l’inevitabile intesa tra i Partiti potrà fornire indicazioni fattibili di dialogo o del solito inciucio di non elevato livello?

Intanto si sprecano le previsioni sul nuovo Governo, dopo la corsa a scansare il cerino che ha caratterizzato le prime consultazioni.

E’ presumibile che Lega e Cinque Stelle non si espongano prima del voto in Molise e in Friuli Venezia Giulia, ove le consultazioni elettorali si terranno rispettivamente il 22 e il 29 aprile.

Ma la maggior preoccupazione dei partiti, prima di convolare a nozze che tradirebbero le indicazioni dell’elettore è rivolta al 2019 anno del rinnovo del Parlamento Europeo e di gran parte degli Enti Locali.

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Articolo pubblicato il 06/04/2018