Grattacielo Regione Piemonte, costi infiniti.

Un'altra vergogna tutta italiana: riscontrati vizi su 1270 vetri su un totale di 2873.

Grattacielo Regione/Manfredi (radicali): pubblicata la sesta variante al progetto originario: mezzo milione di euro in più per prove su facciate vetrate e allacciamento a fognature e acquedotto. Riscontrati vizi su 1270 vetri su un totale di 2873. Che fine ha fatto l’ “Accordo bonario” (si fa per dire) fra Regione e ditte costruttrici, che avevano contestato ulteriori costi per 65 milioni di euro?

 

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 5 aprile 2018 è stata pubblicata la D. D. 15 marzo 2018, n. 25 (vedi primo link in calce comunicato), contenente la variante n. 6 al progetto del grattacielo della Regione Piemonte. La variante comporta un maggiore importo contrattuale di euro 511.889.14 o.f.e., fra cui 298.481,69 euro per prove sulle facciate vetrate della Torre e 193.570,18 euro per opere di allacciamento alle fognature bianche e all’acquedotto.


La corposa determinazione ripercorre tutta la lunga storia dell’opera ancora incompiuta; si puo’ leggere, fra l’altro, che censimenti successivi effettuati sulle pareti vetrate hanno rilevato “n. 1270 vetri affetti da vizi su un totale di n. 2873 vetri complessivamente posati da Coopsette soc. coop. al 30.10.2015, data della messa in LCA (Liquidazione Coatta Amministrativa, ndr) della stessa” (pag. 26).

 

Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):

 

Nel pur voluminoso provvedimento non ho trovato traccia dell’iter della procedura di cosiddetto “Accordo bonario” fra la Regione Piemonte e le imprese appaltatrici, di cui alla D.D. 14 novembre 2017, n. 608 (vedi secondo link in calce comunicato).


Il 2 ottobre 2017 la Cooperativa “C.M.B.”, capogruppo dell’A.T.I: (Associazione Temporanea d’Imprese) che si è impegnata a completare la sede unica della Regione Piemonte, richiese agli uffici regionali di attivare lo strumento giuridico dell’ “Accordo bonario” (extragiudiziale), previsto dall’art. 240 del D. lgs. n. 163/2006, per valutare le 12 (dodici) riserve (contestazioni) che l’appaltatore (CMB) ha presentato al committente (Regione Piemonte), per un importo complessivo di euro 65.932.267,23 (oltre interessi e rivalutazione monetaria).

 

E’ stata istituita la Commissione per la proposta di Accordo bonario, composta da tre componenti, designati il primo dalla Regione, il secondo dall’Impresa appaltatrice che ha formulato le riserve, ed il terzo (Presidente) di comune accordo, dai componenti già designati.

 

Come rappresentante della Regione è stato individuato l’arch. Adriano Bellone, Dirigente del Settore Tecnico regionale – Area Metropolitana di Torino, che non percepirà altro compenso oltre allo stipendio. Gli altri due membri della commissione percepiranno 27.824 euro a testa.

Chiedo all’Assessore Reschigna di informare i cittadini su cosa è successo in questi sei mesi rispetto alla procedura di “Accordo bonario” (si fa per dire).


Chiedo all’Assessore Reschigna di far aggiornare la pagina web del sito regionale dedicata alla Sede Unica (terzo link in calce comunicato), inserendo tutti i provvedimenti con cui in questi sei mesi sono stati autorizzati numerosi subappalti relativi al grattacielo. Come è facile constatare, nella pagina dedicata l’elenco dei provvedimenti relativi al grattacielo è fermo all’ottobre 2017.

 

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2018/corrente/siste/00000295.htm

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2017/47/siste/00000255.htm

http://www.regione.piemonte.it/sedeunica/documenti.htm

 

 

 


 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 


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Articolo pubblicato il 09/04/2018