Torino. Nelle palazzine ex Moi, la Polizia smantella una centrale per la preparazione della droga

L’ex Villaggio Olimpico si conferma, ancora una volta, la roccaforte della delinquenza

Brillante operazione della Polizia nella serata di martedì alle palazzine grigia e arancione dell’ex Moi.

In due alloggi è stata smantellata una centrale di preparazione della droga, pronta per venire spacciata al Valentino e a San Salvario.

Sono stai recuperati 21 chili di droga e arrestati tre spacciatori Adnan Abdallahi Issa, 23 anni, somalo; Rim Eseyas, 23 anni, eritreo e Albert Destiny Ahmed, 46 anni, nigeriano, ricercato per altri guai con la giustizia, condannato a 8 anni e 10 mesi di reclusione per traffico di stupefacenti.

Oltre alla droga sono stati recuperati oltre 7600 euro in contanti oltre agli estremi della contabilità dello spaccio.

«Nessuno può dire, a fronte dei risultati della questura, che l’area dell’ex Moi sia esclusa dall’attività di repressione e prevenzione da parte della polizia. Non esiste nessuna area fuori controllo delle forze di polizia».

È il commento del questore Francesco Messina. Gli fa eco un articolato comunicato del Siap, il Sindacato delle Forze dell’ordine maggiormente rappresentativo, che pubblichiamo in calce, nel quale, oltre a ribadire la positività dell’operazione si ribadisce la necessità di” porre fine ad una situazione illegale e liberare, finalmente, un intero quartiere da questo lungo incubo”.


 

“ Tre arresti, decine di chili di droga e migliaia di euro sequestrai dimostrano l’altissima capacità investigativa dei poliziotti della Squadra Mobile torinese, a cui vanno i nostri grandissimi complimenti dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “Un grande risultato che, insieme ai recenti fermi eseguiti dalla Digos in quell’area, certifica come non ci siano zone franche per l’attività di prevenzione e contrasto dei reati eseguita dalla Polizia di Torino”.

“ E’ tuttavia anche la conferma di quanto ribadiamo da anni: di fronte all’esponenziale aumento degli occupanti e dell’illegalità diffusa all’interno di quelle palazzine c’è l’assoluta necessità di ristabilire le condizioni di sicurezza per tutto il quartiere, e per gli stessi occupanti, procedendo a quello sgombero annunciato ma mai eseguito” – continua DI LORENZO – “ Ricordando come da tempo sia pendente un provvedimento di sgombero da parte della Procura della Repubblica, la colpevole “annuncite” che si trascina di giunta in giunta stride violentemente con la miscela esplosiva del sovrappopolamento, spregio delle norme di sicurezza e attività, anche commerciali, pericolose ed illegali.”

“ L’ingente quantitativo di droga sequestrato ed i profili dei tre cittadini stranieri arrestati attestano come tra quelle palazzine si fosse insediata una centrale di spaccio di grande rilevanza. Il fatto poi che uno degli arrestati sia già colpito da un ordine di carcerazione per una condanna di oltre otto anni, per gli stesi reati, ne certifica il grado di criminalità”

“ Concordiamo con le parole del Questore quando afferma che la Polizia fa tutto ciò che deve senza sconti né franchigie ma, evidentemente, ciò non basta” – conclude DI LORENZO – “ Questa situazione, forse unica in Italia, deve essere risolta attraverso i fatti e non le parole di tutte le parti in causa. E’ ora che ci si concentri, per il bene di tutti, su cosa è necessario fare per porre fine ad una situazione illegale e liberare, finalmente, un intero quartiere da questo lungo incubo”.

 Ufficio Stampa Siap Torino

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Articolo pubblicato il 12/04/2018