Giù le vendite al dettaglio, sale l’e-commerce.

L’Istat riporta che a gennaio 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le vendite al dettaglio, tanto nella grande distribuzione quanto nei piccoli negozi, sono calate dell’1,2%. Il commercio elettronico registra invece un aumento del 2,4%.

Coldiretti ha rielaborato i dati Istat e indica una spesa media sul web ha raggiunto i 595 euro a testa nel 2018, anche penalizzando il commercio tradizionale. Infatti il 67% degli italiani ha “visitato” un negozio online e più della metà il 53%, ha acquistato un prodotto o un servizio in rete.

A fronte di questi dati appare ancora valevole di per sé e al di là del solo discorso montagne, quanto dichiarava Danilo Breusa, sindaco di Pomaretto e membro del Consiglio Uncem Piemonte: “È comunque necessaria un'azione culturale, oltre che politica. Regione, Parlamento e Governo devono ascoltare il grido di chi nelle aree montane tiene aperto un'impresa o un negozio, presidio sociale oltre che economico".

Stando ai dati elaborati da Coldiretti sul podio degli acquisti italiani si trova l’abbigliamento insieme ai prodotti di bellezza (circa 4,3 miliardi di dollari all’anno); poi le vacanze (3,5 miliardi) e i viaggi e i giocattoli ed hobbies (2,7 miliardi).

L’e-commerce segna un cambiamento nel rapporto tra l’individuo e il consumo. All’orizzonte è chiaro il rischio per il commercio al dettaglio. Ci auguriamo che, pur senza penalizzare l’ambito digitale, si riesca a tutelare chi ha un negozio.

L.V.C.

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Articolo pubblicato il 20/04/2018