Facebook: da inizio anno eliminati 583 milioni di Account FAKE.

Oltre a 837 milioni di contenuti SPAM

Dal mese di gennaio al mese di marzo 2018, ovvero nel primo trimestre dell’anno, sono stati 583 milioni gli account fake disabilitati da Facebook che ha provveduto inoltre a rimuovere oltre 837 milioni di contenuti spam.

I dati provengono dal primo Report relativo all’applicazione degli Standard di sicurezza utilizzati dalla piattaforma e illustra il lavoro svolto da Facebook nel periodo tra Ottobre 2017 e Marzo 2018.

Sei sono le aree considerate: immagini violente, immagini o post a sfondo sessuale, propaganda terroristica, hate speech, spam e profili falsi. I numeri registrati mostrano: quanti contenuti visualizzati dagli utenti violano gli standard del social network, quanti contenuti sono stati rimossi e quanti sono stati individuati prima che gli utenti stessi potessero segnalarli.

Oltre a questoFacebook sottolinea di aver provveduto a rimuovere circa 21 milioni di contenuti a sfondo sessuale, solo nel primo trimestre del 2018: il 96% di questi sono stati individuati e segnalati direttamente dalla tecnologia utilizzata dalla piattaforma. Nel complesso, si stima che 7 contenuti su 9 visualizzati su Facebook violino le norme di sicurezza adottate.

Per quanto riguarda i contenuti con immagini violente, sono stati rimossi o segnalati circa 3,5 milioni di post; mentre relativamente e cancellato due milioni e mezzo di contenuti che incitavano all’odio. Sono stati rimossi 1,9 milioni di contenuti legati alla propaganda terroristica dell’Isis.

essendo promettente, è ancora molto lontana dall’essere efficace per molti contenuti che violano i nostri Standard, come nel caso dell’identificazione dei contenuti d’odio dove il contesto è molto importante”.Come sottolineato da Alex Schultz, vice presidente Analytics di Facebook,per prevenire gli abusi, il lavoro da fare è ancora tanto.

I parametri non sono perfetti e dobbiamo migliorare i nostri processi interni e la nostra tecnologia. Il lavoro è in continua evoluzione. In parte l’intelligenza artificiale, pur essendo promettente, è ancora molto lontana dall’essere efficace per molti contenuti che violano i nostri Standard, come nel caso dell’identificazione dei contenuti d’odio dove il contesto è molto importante.

Inoltre la tecnologia ha bisogno di lunghi periodi di training per essere davvero efficace nel riconoscimento dei pattern di significato. Spesso poi, in diverse aree, come spam, porno o account fake, si deve lottare contro avversari che cambiano continuamente tattiche per aggirare i controlli, il che significa, per la piattaforma, che è necessario un continuo adattamento alle novità. “Per questo dobbiamo investire di più sui nostri tecnici e su tecnologie migliori”.

 

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Articolo pubblicato il 17/05/2018